Boom senza precedenti di Cristiano Chiavegato

Boom senza precedenti Boom senza precedenti Il prof. Schramme ne spiega le ragioni: nuoto obbligatorio nelle scuole, centri sportivi organizzati come collegi, 65 mila praticanti (contro 15 mila in Italia) - Adesso è in programma la sfida con gli Stati Uniti (Dal nostro inviato speciale] Vienna, 21 agosto. Il prof. Rudolf Schramme è un signore dall'aspetto atletico, con capelli folti e lunghe basette grigie. Parlare con lui non è facile. Bisogna chiedere con molta umiltà un appuntamento, spiegare chi slamo e cosa vogliamo e quindi aspettare che vada a consultarsi con un altro misterioso individuo per avere una risposta. Ma ci va bene, l'appuntamento è per le tre del pomeriggio sulla tribuna della piscina. Dobbiamo — ci raccomanda — portarci l'interprete, che troviamo nella persona di Julius Piel, un tecnico di nuoto tedesco che anni fa fu allenatore dell'Andrea Doria a Genova ed ora è responsabile federale per la zona Sud della Germania Ovest. Dimenticavamo: il dott. Schramme è il grande capo del nuoto della Ddr, la Germania Orientale. Un tipo molto alla moda nell'ambiente. Ai suoi ordini, oltre a tutti gli atleti, sono almeno una decina di tecnici, allenatori e medici. Lo avevamo già Incontrato a Belgrado, ma allora, con le solite formalità, c'era stato appena il tempo per due parole. Prima di iniziare il discorso ricordiamo soltanto i risultati raggiunti dagli atleti guidati dal prof. Schramme negli ultimi due anni, un'esplosione improvvisa mai registrata nel nuoto in misura così massiccia: 2 record mondiali maschili, 10 in campo femminile e l'espansione non accenna ad arrestarsi. Tanto è vero che ora la Ddr (il 31 agosto ed il 1° settembre) andrà a sfidare gli Stati Uniti a Concord, in California, con qualche speranza di batterli. SI è parlato tanto di Cornelia Ender e compagne, dei loro exploits, della loro preparazione. Qualcuno ha anche accennato più o meno velatamente all'uso di sostanze proibite o per lo meno ritenute pericolose (i famosi steroidi anabolizzanti) per raggiungere slmili risultati in campo femminile. Ci sono state anche rivelazioni più o meno velate a proposito da parte di alcune atlete. Ma, in sostanza, non si può per ora stabilire nulla di preciso. Sono soltanto sospetti che chi è sempre vissuto nel nuoto ha in base a numerose indicazioni. Non siamo in grado di dire se queste « voci » corrispondano alla realtà. Certo è che queste sono atlete eccezionali, con una costituzione fisica sorprendente. Così come è sorprendente II loro sviluppo in pochissimo tempo. Questi sono dati di fatto: ragazze viste ai campionati europei giovanili, con un peso denunciato a 13 anni di 50 chili, si sono ripresentate l'anno successivo con 65 chilogrammi ed una muscolatura da fare invidia a qualsiasi ragazzo. Ecco la « taglia » di alcune delle atlete più famose: Cornelia Ender, 15 anni, altezza 1,78, peso 69 chili, 4 record mondiali; Ulrike Richter, 15 anni, 1,70 per 63 chili, 3 record mondiali; Ulrike Tauber, 16 anni, 1,73 per 56 chili, 1 record mondiale; Rosemarle Kother, 18 anni, 1,67 per 69 chili, 2 record mondiali; Gudrun Wegner, 19 anni, 1,74 per 75 chili, 1 record mondiale; Andrea Hubner, 17 anni, 1,78 per 72 chili, 2 record mondiali; Karla Linke, 14 anni, 1,78, 65 chili, 1 record mondiale; Andrea Eife, 18 anni, 1,73, 74 chili, 1 record mondiale. E l'elenco potrebbe continuare, ma, naturalmente, poiché non si sa nulla di preciso e nulla è ammesso ufficialmente, non si può parlare di anabolizzanti o di altre cose del genere con il dr. Schramme. E' chiaro che i risultati sono frutto in primo luogo della fantastica organizzazione sportiva della Ddr, che non solo nel nuoto ha sopravanzato tutti nel mondo. — Prof. Schramme, ci spieghi cosa fate per il nuoto nel vostro Paese. « // nuoto — risponde — è obbligatorio nelle scuole. Tutti I bambini dagli 8 anni in avanti debbono andare in piscina. Quelli che vogliono e che riteniamo possano andare avanti, proseguono. Dapprima vengono dati in cura a tecnici diplomati che se li passano di due anni in due anni. Quindi I ragazzi da 8 a 10 nuotano con un allenatore, da 10 a 12 con un altro e cosi via. Nel frattempo Lo dice un medico partecipano a gare locali e regionali. Ogni città grande o piccola ha un centro a disposizione per questo. Quando raggiungono un certo grado di preparazione e ottengono tempi considerali buoni possono passare ancora oltre ». — In che senso? « Noi non abbiamo club o società. In tutta la Germania Est ci sono, nelle principali città, dieci centri federali, sovvenzionati dallo Stato. I ragazzi, d'accordo con le famiglie e quindi senza problemi, si trasferiscono nel luogo più vicino e vengono affidati ad allenatori professionisti. Naturalmente possono proseguire gli studi, perché I centri sono organizzati come collegi : — Quanto si allenano i vostri campioni e che incentivo hanno per fare tanti sacrifici per lo sport? « Prima di tutto credo che ci sia soddisfazione a diventare campioni. In secondo luogo, nel centri si mangia bene, ci sono ottime scuole ed I ragazzi sono curati in tutti i particolari. In più arriviamo a pagare loro i viaggi quando vogliono andare a casa o comunque trasferirsi. In quanto all'allenamento non c'è una regola fissa. Varia secondo le necessità di ogni individuo. In genere si preparano per 300 giorni all'anno e nuotano un massimo di 18 chilometri al giorno in brevi periodi ». — Ma come conciliate la scuola con lo sport? • Semplice. Poiché neppure noi abbiamo piscine in soprannumero, abbiamo adattato la scuola al nuoto. In sostanza prima facciamo gli orari degli allenamenti ed in base a quelli si trova il tempo per la scuola ». — Quanti ragazzi praticano il nuoto agonisticamente? — Credo 65.000 (in Italia sono 15.000 circa, n.d.r.). ma stanno aumentando ». — Come fate a seguirli tutti? -C'è un computer con i dati aggiornati per ogni nuotatore. Basta schiacciare un bottone e sappiamo tutto di lui. Gli atleti sono seguiti costantemente sia dai tecnici che dai fisiologi e dai medici. L'ultima parola però spetta sempre all'allenatore ». — Come mai le ragazze, in proporzione, vanno più forte dei maschi? • Non so. Credo che presto arriveranno anche I ragazzi. — Fra pochi giorni andrete in America per battervi con gli statunitensi; pensate di vincere? « No, credo che perderemo, ma sarà per pochissimi punti. Però ci rivedremo poi ai campionati mondiali il prossimo anno in Colombia ». Cristiano Chiavegato