Un brigadiere della Finanza è ucciso in un agguato Sapeva troppo su una strage fra contrabbandieri?

Un brigadiere della Finanza è ucciso in un agguato Sapeva troppo su una strage fra contrabbandieri? Feroce esecuzione a colpi di pistola nella pineta vicino a Tirrenia Un brigadiere della Finanza è ucciso in un agguato Sapeva troppo su una strage fra contrabbandieri? p ppgLa vittima, 55 anni, era sposato e padre di due bambini - Questa mattina doveva essere interrogato dal giudice (Nostro servizio particolare) Tirrenia, 21 agosto. Un brigadiere della Guardia di Finanza è stato ucciso con 3 colpi di pistola alla nuca. E' caduto nell'agguato tesogli da un « killer » forse assoldato dalle gang di contrabbandieri che, da tempo, si contendono il dominio della costa tirrenica, dal golfo della Spezia a Grosseto. L'ucciso si chiamava Ilario Testa, 33 anni, abitante da 4 anni a Torre del Lago, presso Viareggio, con la moglie Fernanda, 28 anni, e i figli Massimo, di 7, e Alessandro di 4; apparteneva al nucleo di polizia tributaria di Pisa. Il delitto è avvenuto poco dopo le due, nella pineta di Calambrone, alle spalle di Tirrenia, non lontano dal centro Coni. Il sottufficiale svolgeva indagini sulla lotta intrapresa da tempo fra marsigliesi e ) ro a o e no, lo o 4 sie li o o a. oaro na e siciliani per il controllo della zona, ma soprattutto da un mese e mezzo indagava per chiarire il mistero della strage avvenuta la notte del 2 luglio sulla spiaggia di Rosignano. dove, a colpi di pistola, vennero ammazzati Leonello Grilli, il re riconosciuto del contrabbando in Versilia, sua moglie Giordana, il figlio Massimo e il suo guardaspalle Sergio Bacci. Che cosa provocò quel massacro non è ancora chiaro, anche se gli inquirenti ritengono che Grilli, specializzato nello spaccio all'ingrosso delle "bionde", avesse tentato di passare ad altro settore, forse la droga e si fosse così trovato in concorrenza con "commercianti" più grossi di lui. Gli affari, non andavano bene per i contrabbandieri della costa negli ultimi mesi precedenti la strage di Rosignano. Grilli era nei guai come gli altri. Ai vecchi fornitori, dei quali non godeva più la fiducia assoluta, aveva cercato di sostituire altri. Aveva concluso alcuni affari, ma senza soddisfazione. Non era stato, si dice, puntuale nei pa gamenti, chiedeva continue dilazioni. Forse aveva anche tentato il colpo gobbo: avere la merce e non pagarla. E, dicono alcuni vecchi contrabbandieri, si era così firmato la condanna a morte. Seguendo la pista Grilli si era anche certi di arrivare alla scoperta di coloro che, da qualche tempo, dettano legge sulla via del tabacco e non solo di quello. Ilario Testa, sembra, aveva piena autonomia, lo affiancavano alcuni uomini e nell'indagine, pare certo, aveva già raggiunto alcuni risultati concreti. Un rapporto del sottufficiale era già arrivato sul tavolo del dott. Pasquariallo, sostituto , a a e e e , o i e , o e i e n a l o procuratore della Repubblica di Livorno che dirige l'inchiesta sulla strage di Rosignano. Un secondo rapporto, però, il brigadiere avrebbe dovuto farlo nei prossimi giorni, forse entro questa settimana. Aveve. lavorato con cura, era riuscito a « prendere contatto » con qualche rappresentante del « giro » dei marsigliesi e, forse, con qualcuno del clan siciliano, anche in Versilia concorrente spietato. Ieri aveva fatto sapere che in nottata avrebbe dovuto incontrarsi con « qualcuno », il contatto sarebbe dovuto avvenire a sera. Domani Testa doveva riferire al magistrato. All'appuntamento Ilario Testa è andato solo. Quale fosse il suo compito non è stato precisato. Certo sapeva di risalire alla testa dell'organizzazione. Chi lo aspettava nel cuore della macchia, però, doveva sapere che si tratta¬ a . , o . a o n . e l a . o l , ¬ va di una guardia di finanza. Gli hanno teso l'agguato, sono riusciti a disarmarlo e poi c'è stata l'esecuzione, spietata e rozza. Un colpo alla nuca, sparato con la pistola stessa della vittima. Il sottufficiale si è inoltrato nella boscaglia su una 500 targata Lucca. Quando si è trovato di fronte l'uomo o gli uomini che doveva incontrare e forse ha avuto la certezza di essere scoperto, ha tentato una reazione. Lo hanno immobilizzato e ucciso. Il killer lo ha poi frugato, ha strappato e gettati al suolo i documenti. Sicuro del fatto suo se n'è andato senza neppure cancellare le tracce. Alcuni colleghi che, a distanza, seguivano il sottufficiale, uditi i colpi, sono corsi e hanno trovato l'uomo riverso a terra, rantolante. Lo hanno portato all'ospedale di Livorno dove è morto mezz'ora più tardi, v. t.

Persone citate: Ilario Testa, Leonello Grilli, Sergio Bacci, Testa

Luoghi citati: Grosseto, Livorno, Lucca, Pisa, Torre Del Lago, Viareggio