"Berrino simulò il sequestro per gravi ragioni finanziarie,,

"Berrino simulò il sequestro per gravi ragioni finanziarie,, Nuove accuse dell'avvocato dei 2 arrestati "Berrino simulò il sequestro per gravi ragioni finanziarie,, Il pittore di Alassio interrogato ieri dal giudice istruttore - "Sul bar Roma — dice il legale dei Mombelli — figurano grosse ipoteche" (Dal nostro inviato speciale) Alassio, 21 agosto. Altra giornata di fuoco nella vicenda del sequestro Berrino. Il giudice istruttore, Vincenzo Ferro, stamane, al Palazzo di Giustizia di Savona, ha ascoltato per un paio d'ore il pittore proprietario del Caffé Roma di Alassio. Nel pomeriggio, l'avvocato Isidoro Bellando, ha tenuto una conferenza-stampa nel corso della quale, per la prima volta, ha usato la parola simulazione, accusando anche apertamente Mario Berrino di aver precostituito gli indizi atti ad incolpare i fratelli Ezio e Vincenzo Mombelli. Si potrà dire tutto, di questo «giallo» dell'estate alassina, ma non che sia avaro di colpi di scena e di risvolti drammatici. La giornata è incominciata al Palazzo di Giustizia di Savona. Poco dopo le 9 Mario Berrino, sorridente come sempre, è apparso nel cortile e salutando i cronisti ha detto: «Dopo averne mangiato sette fette sì accorgeranno che è polenta», volendo far capire che, sia pure lentamente, gl'inquirenti si convinceranno che l'unica verità è la sua. Dopo un paio d'ore Mario Berrino è sceso. Ad attenderlo c'era la figlia Angela che l'ha accompagnato in un bar, dove lo aspettavano i suoi legali, gli avvocati Monteverde e Ricci di Genova. Che cosa ha chiesto il magistrato al pittore? Il colloquio è coperto dal segreto. Saltiamo al pomeriggio e cambiamo scenario, spostandoci ad Alassio. Ci attende l'avvocato Isidoro Bellando, che unitamente ad Umberto Ramella e al professor Pietro Nuvolone difende i fratelli Mombelli. Senza tante peri-1 frasi Bellando esordisce: «Senza violare il segreto istruttorio e confermando che gli atti processuali riguardanti il riconoscimento dei miei denti e la ricognizione sugli oggetti sono da ritenersi nulli, poiché non sono state rispettate le norme vigenti, affermo responsabilmente che fin dai primissimi tempi della vicenda, dal momento cioè dell'autoliberuzione di Mario Berrino, esistevano indizi gravi, precisi e concordanti per incriminare il Berrino stesso di simulazione del suo rapimento». Perché allora si è arrivati all'incriminazione dei Mombelli? Spiega Bellando: «L'arresto dei Mombelli era il mezzo tecnico per impedire l'incriminazione. Era invece l'accusatore che doveva essere incriminato anche per aver indicato i due fratelli quali responsabili del sequestro». Perché Berrino avrebbe fatto questo? «In base a quanto ho potuto ricostruire, ne deduco che l'indicazione dei Mombelli non è stata inventata quel giorno: esisteva invece una predeterminazione di indizi specie per quanto riguarda Ezio (Mombelli). Berrino ha dovuto anticipare quello che aveva in programma per qualche tempo dopo in quanto, proprio in quei giorni, stava per essere redatto un rapporto degli inquirenti, in cui lo si incriminava per simulazione». na zi a a he er napui aIl movente della simulazione? « Potrebbe essere finanziario se si tiene conto che Berrino non attraversa un buon momento economico. Mi risulta che sulle proprietà dei fratelli Berrino gravano ipoteche per 371 milioni e 87 mila lire, regolarmente iscritte all'Ufficio registro immobiliare di Finale Ligure. Si tratta anche di iscrizioni per imposte non pagate per circa 200 milioni ». Secondo quanto si dice, avreste anche identificato coloro che hanno collaborato alla simulazione « Senza dubbio », risponde Bellando, « e si tratta di gente, come hanno detto i legali della controparte, molto vicina ai Berrino ». Secondo voi, i soldi del riscatto sono stati effettivamente depositati nei pressi di Recco? La risposta del difensore dei Mombelli è secca e recisa: « Aro ». Poi Bellando continua: « Tra sabato e lunedì i fratelli Mombelli dovrebbero essere scarcerati poiché il magistrato dispone di elementi tali da escludere la loro responsabilità, essendo più gravi gli indizi verso il Berrino ». Di conseguenza, a parere di Bellando, la scarcerazione dei Mombelli dovrebbe coincidere con l'incriminazione di Mario Berrino. « Esattamente », conferma il legale. Vittorio Preve , l o o . o o l a e o i i . i i e e l i Alassio. Mario Berrino

Luoghi citati: Alassio, Finale Ligure, Genova, Roma, Savona