Superiamo i 55 milioni Nel Duemila "10,, in più

Superiamo i 55 milioni Nel Duemila "10,, in più La popolazione in Italia continua ad aumentare Superiamo i 55 milioni Nel Duemila "10,, in più Siamo 55 milioni 371 mila, dicono le statistiche dell'Istat e continueremo a crescere. Eravamo 26 milioni nel 1861, 29 nel 1881, 33 all'inizio del secolo, 41 nel 1931, 47 nel '51. Fra 10 anni aumenteremo di 3-4 milioni e nel duemila la popolazione italiana dovrebbe contare circa 65 milioni di unità. Siamo preparati a questo? Se ne tiene conto nei programmi della politica del nostro Paese? L'aumento della popolazione comporta un aumento delle scuole, degli ospedali, delle case degli anziani, degli spazi ricreativi per i bambini, un aumento dei bisogni di acqua, di prodotti agricoli, di energia, di metalli, un aumento della violenza e dell'urbanizzazione; ciò significa che occorre prendere diverse e nuove iniziative per lo sviluppo economico, per la lotta alla povertà e all'inquinamento, per l'aumento dei posti di lavoro e per far fronte al crescente tempo libero. Sono i problemi indicati dal censimento del 1971 (allora la popolazione italiana era di 54 milioni di abitanti) al quale si fa riferimento per avere una radiografia dell'Italia degli Anni '70. Dunque, l'Italia, continua a crescere ma in modo non uniforme, ci sono più donne (28 milioni) che uomini (27 milioni), questi ultimi vivono meno e la mortalità è più alta nelle regioni Nord Oc cidentali. Negli ultimi anni c'è stata la tendenza a spostarsi nelle grandi città o nelle vicinanze (il 29 per cento della popolazione è concentrato nei comuni con più di 100 mila abitanti), c'è una costante forte crescita dei centri con 15-20 mila persone, con spopolamento di vaste aree nelle campagne. Le grandi città industriali avevano già quasi esaurito nel 1961 la loro capacità di assorbire abitanti, e i nuovi insediamenti umani si sono realizzati nelle province con le conseguenze umane e sociali difficili, caratterizzate quasi sempre da un pendolarismo quotidiano di gigantesche proporzioni. Ora comunque anche la provincia è giunta a saturazione. Il progressivo spopolamento non ha soltanto interessato il Sud, ma anche larghe frange del Settentrione. Tutta la zona che confina con l'Austria perde abitanti, così pure quella del Delta Padano, del triangolo appenninico che sta tra Lombardia, Liguria ed Emilia. Uno sviluppo tra l'I e il 5 per cento (cioè inferiore a quello « naturale » e che quindi risente anch'esso dell'esodo) si ha nelle province a Sud e a Est di Torino. Nel Mezzogiorno il fenomeno dello spopolamento non sembra destinato a fermarsi e diventano sempre più urgenti vaste riforme di politica economica programmata per arrestare l'emorragia. Negli ultimi 20 anni (e il fenomeno continua) il Sud malgrado un incremento demografico analogo a quello del Nord ha perso abitanti: sul totale della popolazione è passato dal 37,2 nel 1951 al 36,7 nel 1961, al 34,8 nel 1971. Si è spopolato il 94 per cento dei comuni molisani il 91% di quelli in Abruzzo, 1119% in Lucania, l'86 per cento in Calabria, il 77% in Sicilia e Sardegna, il 68 per cento in Campania, il 52 in Puglia, La gente non si sposta sol- tanto dalla campagna alla città e dal Sud al Nord, ma in larga parte emigra all'estero: centomila italiani all'anno se ne vanno nei Paesi della Comunità, pronti a vivere a migliaia di chilometri dal proprio ambiente, legati all'illusione di un forse impossibile ritorno, in Paesi dei quali spesso ignorano la lingua e le abitudini. Quasi sempre sacrificati, sottopagati o emarginati, rischiano di trasformarsi in sottoclasse permanente, o In massa di manovra. Al problema della ridistribuzione degli abitanti su tut¬ tqntlaCitnTgpaaMrl to il territorio si aggiunge quello della sovrappopolazione che non interessa soltanto il nostro Paese, ma tutta l'umanità. Qual è il numero ideale di abitanti di un Paese o di un Continente? E' difficile dare ima risposta in assoluto, dato che dipende da una infinità di condizioni diverse. Tuttavia il « disarmo demografico » sta affacciandosi sia pure timidamente e ancora avvolto da terrori metafisici alla coscienza dell'umanità. Molti Paesi affrontano seriamente il problema della limitazione delle nascite (ogni cnse secondo sulla Terra nascono 4 persone e due muoiono, alla fine della giornata è stata generata una città di oltre 100 mila abitanti). Finora i demografi hanno sempre parlato di una crisi causata dal. la fame; ora invece si tratta di sapere se più che dalla fa me di cibo essa non sarà provocata dalla fame di spazio che l'umanità avvertirà prepotentemente allorché avrà superato i limiti di tolleranza fissati da un'evoluzione che ha richiesto milioni di anni e che non possono esse re modificati in poche generazioni senza provocare seri turbamenti nell'equilibrio interno della specie. Gli animali ce lo insegnano, in loro è ben presente da miliardi di anni nell'informazione genetica della specie: i formicai non superano certi massimi di popolazione: gli alveari mantengono rigidamente il loro equilibrio con periodiche str&gi dei maschi, con la sciamatura, cioè con la cacciata dall'arnia di intere generazioni. Gli scienziati più pessimisti parlano di autodistruzione dell'umanità e portano come esempio i lemming, roditori dei paesi scandinavi: quando prendono coscienza della loro situazione demografica in eccedenza vengono posseduti da una frenesia di morte, si radunano a branchi di migliaia di giovani, abbandonano ogni senso di vigilanza e del pericolo e corrono per giorni e giorni finché raggiungono il mare dove si gettano in un suicidio collettivo. r s Popolazione metropolitana ed extra-metropolitana delle regioni italiane al censimento 1971 popolazionc popolazionc extra metropolitans % metropolitans c0 1971 1971 1 Picmontc c Lombardia 7.976.18b 61.5 4.985.554 38,5 2 Vcnclo 1.458.761 53.7 2.820.227 66,3 3 Friuli 424.444 55.0 785.366 65.0 4 Liguria 1.508.170 81.5 540.369 18.5 5 Toscana 1.283.585 57.0 2.187.550 63.0 6 Emilia 1.368.425 35.6 2.472.680 64.6 7 Mnrche 145.965 10.7 1.215.098 89.5 S Lazio 2.998.S02 65,8 1.703.291 36,2 9 Abruzzi 208.951 17,9 954.583 S2.1 10 Campania 5.595.414 71,0 1.461.408 29.0 11 Puglia 602.761 16.9 2.959.616 S3.1 12 Calabria 176.921 9,0 1.7S5.978 91,0 15 Sicilia 1.476.505 51.6 3.191.013 68,4 14 Sardegna 224.449 14,2 1.352.927 85.8 I Paesi piu popolosi del mondo Cina 770 milioni India 545 « Urss 250 » Slati Uniti 210 » Pakistan 140 » Indonesia 120 » Giappone 105 » Brasile 95 » Nigeria 70 » Gcrmania Ovest 60 » Gran Bretagna 57 » Italia 55 » ge Le 15 citta piu popolate Tokyo 9.012.000 New York 7.771.000 Londra 7.765.800 Mosca 6.942.000 Shanghai 6.900.000 San Paolo 5.684.000 Bombay 5.534.000 II Cairo 4.225.700 Rio de Janeiro 4.207.000 Pechino 4.010.000 Seul 3.794.000 Nuova Delhi 3.621.000 Buenos Aires 3.549.000 Leningrado 3.513.000 Citta del Messico 3.485.000