Trasformazione

Trasformazione Saper spendere Trasformazione E' affascinante il tentativo di "personalizzare" la casa d'affìtto, ma bisogna procedere con cautela e senza sprechi La signora Matilde ama • Impadronirsi - della sua casa. Entrata in un alloggio d'affitto, vorrebbe personalizzarlo, ovviare soprattutto a quelli che lei ritiene « Inconvenienti ». « Le porte Interne — scrive — sono laccate e con I vetri, scomode e pericolose per i bambini. Come si possono modificare del tutto? Tenete presente che il padrone di casa, al termine del contratto, mi potrebbe chiedere di ripristinare le porte come erano in origine. I servizi hanno tre pavimenti diversi. SI possono uniformare escludendo moquette e linoleum? Le piastrelle della cucina infine sono bianche. Ho letto che si possono verniciare con uno smalto. Ma si potranno poi pulire per lasciarle intatte al padrone di casa? ». ** Tutto sarebbe molto più semplice se la signora s'adattasse alla casa invece di tentare di adattare la casa alla sua personalità, cosa sempre affascinante ma non sempre altrettanto possibile, e — quasi in ogni occasione — molto dispendiosa. Procediamo con ordine. 1) Modificare completamente !e porte a vetri è Impossibile. Potrebbe tentare di coprire il vetro con uno strato sottile di compensato. Un falegname dovrebbe provvedere alla sua sistemazione. Poi coprirà la superficie con una tappezzeria in stoffa o in plastica lavabile precollata. L'operazione è facile e la potrà eseguire da sola, senza troppa spesa. 2) Se esclude moquette e linoleum non le resta che lasciare il pavimento dei tre vani cosi come si trovano. Sono le due uniche soluzioni ragionevoli. Tenga conto comunque (prima di drastiche esclusioni) che la moquette è bella, pratica, lavabile e offre garanzia di durata. Quando il contratto d'affitto scadrà, la potrà arrotolare e portare via nel nuovo alloggio. Potrà dire di non aver sprecato soldi per un capriccio. 3) Per quanto riguarda poi le piastrel'e della cucina si possono verniciare con una speciale vernice trasoarente per pavimenti. Il risultato: esteranno lucide e la pulizia sa'-' più facile. Le invleremo pri.a unente l'indirizzo presso il quau troverà il prodotto descritto (3 mila lire il chilo, sufficiente per 5-6 metri quadri di superficie). Il lavoro si fa da soli, senza difficoltà, dopo aver lavato bene il pavimento ed aver pulito con un raschietto lo smalto. Potrebbe saltar via e il risultato non sarebbe altrettanto soddisfacente. L'acqua piovana filtra attraverso il terrazzo La signora E.R. di Imperia non ha capito il motivo del nostro silenzio e ci ha riscritto proponendoci lo stesso quesito: « Abito in una casa di mia proprietà con un terrazzo abbastanza grande costruito 40 anni la con volterrane coperte da asfalto e da piastrelle di cemento. In seguito si dovette tagliare il terrazzo in due punti per applicare II vetrocemento e dar luce al vano sottostante. I proprietari di tale locale sotto il terrazzo sì sono lamentati più volte, perché Intorno ai lucernai passa l'acqua piovana. Ho fatto eseguire delle riparazioni che Inizialmente davano risultati positivi, ma in seguito si sono rivelate Inefficaci. Ora lo stillicidio si è accentuato e vorrei far cessare definitivamente ogni Infiltrazione con lavori appositi. Che consigliano I vostri esperti? Bisogna tener presente che si deve conservare il livello attuale del piano del terrazzo, perché a filo con I pavimenti delle camere dell'appartamento ». ** Talvolta il nostro silenzio ha un solo motivo: non abbiamo consigli validi per risolvere il problema sul quale il lettore ci interpel¬ la. Dice l'Ing. Gabriele Manfredi: « Se si vuole mantenere il piano del pavimento eguale, si impedisce di avere le zone Illuminanti in rilevato e quindi di sovrapporre Il vetrocemento al solalo. Le variazioni termiche agiscono sempre su materiali di tipo diverso e provocano con facilità le Infiltrazioni di acqua lamentate dalla lettrice. Ma soltanto un tecnico In loco può aiutarla. Non vediamo altra soluzione possibile ». Croccanti alle nocciole e palline al cioccolato Per gli ospiti d'estate, per bambini golosi e per la signorina Stella che voleva conservare le nocciole sotto zucchero, ecco qualche ricetta tratta dal libro segreto di Bianca delle conserve. -Sono croccanti e cioccolatini — scrive — si preparano in casa senza troppe spese in un pomeriggio libero da altre incombenze. Chiunque ne sarà soddisfatto ». Croccanti di nocciole tostate o di arachidi — Due tazze da tè colme di zucchero, mezza tazza di latte, due cucchiai di burro o margarina, due cucchiai di cacao, due tazze di nocciole sgusciate e tostate o di arachidi. Mescolare lo zucchero, il latte, il burro e il cacao in un recipiente e portare ad ebollizione. Lasciare cuocere per sei minuti a fuoco lento e senza rimescolare. Versare le nocciole nello sciroppo bollente e riempire immediatamente le scodelline di carta dei cioccolatini o delle paste dolci acquistate in pasticceria. Chi non li avesse può formare piccoli mucchietti su un foglio di carta oleata e lasciar raffreddare bene. Palline di nocciole — 140 gr. di zucchero a velo, 140 gr. di nocciole sgusciate e tostate, 40 gr. di cioccolato in polvere, quattro cucchiai di maraschino. Pestare le nocciole finissime unendo a queste due cucchiai di zucchero. Aggiungere il restante zucchero e impastare con il liquore. Spargere la cioccolata su un piatto e farvi correre sopra le palline del composto, in modo che ne restino ben coperte. Piccola posta * « Ho alcuni tappeti orientali — scrive la signora Ferrari —. Ho notato che da qualche tempo diventano ondulati. Sarà colpa del battitappeto? Si può rimediare? Inoltre vorrei sapere se posso accorciare le frange che sono lunghe e disordinate senza che il tappeto perda valore ». Il difetto del tappeto che diventa ondulato può essere dovuto a cattiva manutenzione. Se 10 si batte spesso con il battipanni, la trama si danneggia. Ma 11 battitappeto esclude proprio questi rischi. Perciò — sempre che la lettrice abbia fatto buon uso dell'elettrodomestico — Il motivo deve essere un altro: o un difetto di origine (meno evidente quando il tappeto è nuovo) o una eccessiva esposizione al raggi solari. In quanto alle frange, basta un colpo di spazzola per farle tornare in ordine. E' naturale che, se le tagliasse, il valore del tappeto risulterebbe sminuito. * « Un ricordo — scrive il signor Mario P. di Santhià — n'evoca in me piacevoli sensazioni. Si tratta di un frappé di latte allo "champagnino", uno sciroppo ambrato dal sapore inconfondibile. Pare che non si trovi più In commercio e che tutti si siano scordati la ricetta. Ma forse tra gli inesauribili lettori di Saper spendere c'è qualcuno che è a conoscenza del suo segreto ». Simonetta

Persone citate: Gabriele Manfredi, Mario P.

Luoghi citati: Imperia, Santhià