II"boss,, Frank Coppola è in una clinica di lusso

II"boss,, Frank Coppola è in una clinica di lusso Sorvegliato da venti carabinieri II"boss,, Frank Coppola è in una clinica di lusso Doveva essere trasferito nel carcere di Firenze, ma ottenne il permesso del ricovero soltanto per il periodo strettamente necessario agli accertamenti radiologici - Già passati ormai 40 giorni (Dalla redazione romana) Roma, 20 agosto. Frank Coppola, il "boss" della mafia implicato in oscure vicende fra cui il tentato omicidio del questore Mangano, è ricoverato da un mese e dieci giorni in una stanza a pagamento dell'ospedale « Nuovo Regina Margherita » di Roma. Vi è stato trasferito ni luglio dal carcere di « Regina Coeli » « per il tempo strettamente necessario agli accertamenti » su disposizione urgente del direttore in contrasto con l'ordine del ministero di tradurre Coppola nel centro clinico delle carceri di Pisa. Il « boss » è a disposizione del giudice istruttore di Firenze, dott. Lombardo sin dal febbraio scorso. Doveva essere trasferito nelle carceri del capoluogo toscano, ma ottenne un certificato medico nel quale si richiedeva particolare assistenza per il detenuto affetto da gastrite conseguente a ulcera perforata e resezione gastrica. Da quel momento, il giudice istruttore di Firenze e il ministero della Giustizia sono stati assediati da istanze del Coppo1' per ottenere il ricovero in una clinica privata. Il 4 maggio, su richiesta del medico di « Regina Coeli », fu disposto il trasferimento di Coppola nell'ospedale « Nuovo Regina Margherita » di Roma, per « accertamenti radiologici ». Il ministero dispose, invece, che il detenuto fosse trasportato nel centro clinico delle carceri di Pisa e il giudice Lombardo diede il necessario nulla osta (25 giugno). Sennonché la vigilia della traduzione a Pisa, Frank Coppola che non gradiva questo trasferimento, ha ottenuto dal direttore di « Regina Coeli » un'ordinanza di ricovero urgente, in base all'art. 107 del regolamento carcerario, nel più gradito ospedale romano. L'ordinanza, però, stabiliva che il ricovero si limitasse al periodo strettamente necessario agli accertamenti radiologici. E' trascorso quasi un mese e mezzo e Frank Coppola continua ad essere un degente di lusso in una stanza dove la retta costa sulle trentamila lire al giorno: somma, che, a quanto pare, il « boss » paga da sé. La degenza di Coppola, però, impone allo Stato le forti spese per il suo piantonamento affidato, nell'arco delle ventiquattro ore, a ben venti carabinieri o a venti finanzieri, secondo la rotazione quindicinale. Per contrasto, il ministero della Giustizia, invece, dispone normalmente di un carabiniere per la vigilanza. Sembra che il «boss» abbia rifiutato la sorveglianza della pubblica sicurezza e che goda di notevole libertà sia pur vigilata, tanto da poter lasciare la propria camera quando lo desidera per raggiungere una poltrona nel salone antistante (dove è stato fotografato da « Paese Sera » mentre legge tranquillamente un giornale, con accanto un carabiniere).

Persone citate: Coppola, Frank Coppola, Mangano

Luoghi citati: Firenze, Pisa, Roma