Calligaris solo bronzo di Cristiano Chiavegato

Calligaris solo bronzo Calligaris solo bronzo Troppo forti per lei la la Franke e la Doerr Mondiale dell'ungherese Hargitay nei 400 misti (Dal nostro inviato speciale} Vienna, 20 agosto. Il test è stato positivo sul piaj no del risultato, negativo su quello dei riflessi che lo stesso potrà avere in futuro. Novella Calligaris, sui 400 stile libero, ha preso soltanto una medaglietta di bronzo. Ma, onestamente, di più non si poteva pretendere, visto che la Germania Est ha schierato due delle sue « soldatesse » più dotate, che hanno preso in mezzo la nostra piccola campionessa e l'hanno schiacciata. Ha vinto Angela Franke, 16 anni, nata a Magdeburgo, con un tempo (4'17"83/100) superiore di soli 50 centesimi al record mondiale dell'americana Greenwood; al se' do posto la muscolosa quindicenne Cornelia Doerr. Novella, messa proprio nella corsia tra quelle delle due tedesche, sembrava una bambina: e dire che l'azzurra ha quasi vent'annl. Che la Calligaris non potesse opporsi alla supremazia delle avversarie lo si è visto subito. Angela Franke, una velocista da 57" sui 100 (l'italiana ha un limite di I'1"4) è partita come un motoscafo e l'azzurra ha praticamente dovuto vedersela soltanto con la Doerr, per il secondo posto. Inizialmente è sembrato che Novella potesse anche agguantare la giovane rivale, ma quando questa, nelle ultime due vasche, ha innestato un'altra marcia, anche l'argento è sfumato. Del resto. Novella, a parte ogni altra considerazione, perde regolarmente dalle sue avversarie un metro e mezzo nel tuffo e più di mezzo metro ogni virata. Per ogni vasca, quindi, è costretta a recuperare e lo sforzo lo paga caro. A conti fatti, con la Franke che ha sfiorato il limite mondiale ed ha stabilito II nuovo record europeo (che apparteneva proprio a Novella dai tempi di Belgrado, con 4'21"79, un altro coltello nella piaga per l'italiana), e la Doerr sotto i 4'20", la Calligaris avrebbe dovuto fare una gara velocissima, superiore alle sue forze, oggi come oggi. Intanto, domani la padovana avrà i « 400 misti », per i quali non ci sentiamo di azzardare un pronostico. Speriamo soltanto che la rabbia di oggi, i pianti trattenuti davanti al pubblico e alle telecamere, ma certamente scoppiati negli spogliatoi, non lascino traccia sulle sue energie. Ma lasciamo la Calligaris ai suoi crucci, per parlare delle altre gare della giornata, che non sono state inferiori, per interesse e valore, a quelle degli altri giorni. Il solito record mondiale c'è stato, questa volta non è arrivato dalle tedesche ma da Hargitay. che aveva già vinto domenica nei 200 a farfalla. L'ungherese, atteso a lungo sui « 400 misti », è finalmente esploso, con un formidabile 4'2B"89 che ha cancellato dall'albo dei record il nome dell'americano Gary Hall. Della 400 stile libero femminile abbiamo detto. Un altro titolo è andato, nei 100 rana, al russo Nikolai Pankin (primo successo di un sovietico nei campionati, e dire che fino a quattro anni fa dominavano, in Europa), mentre le tedesche dell'Est (Ender, Franke, Eife e Hubner) non hanno faticato molto ad aggiudicarsi la prova della 4 x 100 stile libero con il tempo di 3'52"48, a soli 3/100 dal loro primato mondiale. In questa gara è andato in finale anche il quartetto italiano, con Podestà, Gorgerino, Lanfredini e Bortolotti, ma ha ottenuto solo l'ottavo posto, facendo peggio che nelle batterie, quando, in mattinata, con 4'04"07/100, aveva stabilito il nuovo record nazionale. Sempre in batteria, Paolo Barelli ha ottenuto il nuovo limite nei 100 delfino, con 58"48 (precedente, D'Oppido, 59"6), ma non è andato in finale. Chi è andato in finale è invece il ligure Lorenzo Marugo, nei 400 misti. La storia di Marugo merita di essere raccontata nel dettaglio. Nelle batterie l'azzurro aveva ottenuto il nono tempo, con 4'43" 83/100, nuovo record italiano, ma era stato ammesso ugualmente alla finale del pomeriggio per una improvvisa malattia dello svedese Gingsjoe. Quando i partecipanti si sono presentati in piscina Marugo non c'era. E' arrivato più tardi, di corsa, fra i fischi divertiti del pubblico, poco prima del via. Si erano dimenticati di avvertirlo. E' partito, è andato forte, ha migliorato ancora II suo primato, con 4'41 "94/100. Poi, sul tabellone elettronico, non è apparso il suo nome. Il mistero è stato svelato poco dopo: Marugo è stato squalificato per nuotata irregolare nella frazione a rana. Come se non ci fosse stato. Che rabbia, forse era meglio che lo svedese non fosse rimasto a casa. Cristiano Chiavegato

Luoghi citati: Belgrado, Europa, Germania Est, Magdeburgo, Vienna