L'Italia brucia dalle Alpi alla Sicilia e mancano mezzi adatti per intervenire

L'Italia brucia dalle Alpi alla Sicilia e mancano mezzi adatti per intervenire E ripreso anche quest'anno il pauroso fenomeno degli incendi boschivi L'Italia brucia dalle Alpi alla Sicilia e mancano mezzi adatti per intervenire Ogni anno si perdono 40 mila ettari di patrimonio forestale - In questi giorni i focolai scoppiano ovunque Pochissimi sono dovuti a cause naturali : i più provocati per dolo o negligenza (la magistratura fiorentina ha aperto un'inchiesta) - Manca una legge adeguata: un progetto è rimasto dimenticato in Parlamento (Nostro servizio particolare) Roma, 20 agosto. Ci stiamo giocando il patrimonio forestale ad un ritmo di 40 mila ettari di boschi distrutti in media ogni anno da incendi. Le statistiche del '73 parlano chiaro: su 3 mila 555 incendi di «rilevante interesse» solo 9 sono stati attribuiti a cause naturali. Per tutti gli altri si parla di dolo, di colpa, di negligenza e di «cause dubbie». Il danno subito sfiora i 9 miliardi di lire. Quest' anno — continuando di questo passo — dovrebbe essere battuto ogni record, negativo s'intende. In luglio sono andati in fumo 10 mila e 520 ettari e i primi 15 giorni di agosto sono stati terribili. Al ministero Agricoltura e foreste diramano un bollettino della «situazione fuoco», aggiornato ogni 24 ore. Le 3 mila e trecento guardie forestali dello Stato (con 700 ispettori e 1900 sottufficiali) sono mobilitate in continuazione. «Ma siamo troppo pochi — dicono — anche per poter controllare i 402 mila ettari di proprietà demaniale e lavoriamo con mezzi antidiluviani». E' in atto un assalto distruttivo al verde da parte di spregiudicati attentatori, delegati da chi continua a giocare la carta della speculazione edilizia e crede di scavalcare il divieto di fabbricazione facendo scomparire querce, faggi, lecci e castagni. Il 30 per cento degli incendi sono sicuramente di origine dolosa e colpiscono soprattutto le zone di interesse turistico (come l'isola d'Elba e il Monte di Portofino). In misura minore i colpevoli sono da ricercare tra coloro che bruciano boschi per avere pascoli. Poi ci sono fuochi causati da negligenza. «Ma in questa categoria — si fa osservare al ministero — possono facilmente essere conglobati quelli per colpa ». Le statistiche dicono che in dieci anni la forestale è riuscita a rimboschire meno della metà di quanto gli incendi hanno distrutto. «Il nostro compito — dicono al comando della guardia forestale — è quello di riportare a zone I verdi quattro milioni e mezzo di territorio (una zona grande come la Svizzera). Abbiamo calcolato 180 anni di tempo. Ma, intanto, mentre mettiamo a dimora gli arbusti, il fuoco si mangia intere montagne. I danni non riguardano solo il quantitativo di legna- me arso, calcolato al prezzo di costo: l'equilibrio naturale viene compromesso mortalmente con gravi danni alla fauna». I responsabili della direzione foreste hanno compiuto in elicottero numerosi sopralluoghi per rendersi conto della situazione. «Dall'alto — dice un ufficiale appena rientrato — l'Italia brucia e fuma, dalle Alpi alla Sicilia. Abbiamo visto oggi un fronte nuovo esplodere sopra Positano. ! Domenica notte era in fiamme Monte Cassino, fino ai I piedi dell'abbazia. Siamo in I contatto coi vigili del fuoco I che ci segnalano operazioni I dolose intorno a Roma, in Abruzzo. A Firenze è stata ordinata un'inchiesta giudiziaria». tdcpevA mezzogiorno di martedì , | rinviare 1 apertura della cac da La Spezia a Salerno (lungo la dorsale tirrenica) erano in corso 12 operazioni di spegnimento. Nel primo pomeriggio nuovi focolai sono ripresi in più parti. In Umbria, dove gli incendi più gravi continuano ad avanzare nelle zone di Cascia e Norcia, probabilmente verrà deciso di . | Benaco eia, prevista per domenica prossima. Di fronte ad una tale situazione di emergenza dal primo agosto l'opera di controllo e di spegnimento degli incendi vede in azione reparti mobili dell'esercito. Il ministero della Difesa ha reso noto che un migliaio di uomini, tra ufficiali, sottufficiali e militari di truppa, hanno operato e stanno operando in stretta collaborazione con i vigili del fuoco, carabinieri e polizia, per | bloccare il fronte del fuoco. L'esercito è intervenuto ad Amelia (Terni), a Monteserra (Pisa), a Peschici e San Giovanni Rotondo (Foggia) e a Roccarainola (Napoli). Nei giorni 16, 17 e 18 agosto la mobilitazione più intensa si è avuta a Portofino, Torri del (Verona), nell'isola d'Elba, a Borgo a Mazzano (Lucca), a Greve in Chianti (Firenze), a Bracciano (Roma), a Peschici (Foggia), Pisciotta (Avellino), a Maratea (Potenza), a Castel San Vincenzo (Isernia), a Positano e Vico Equense. Per completare il quadro statistico va rilevato che l'Italia con i suoi sei milioni di ettari a bosco è il sesto paese d'Europa. L'Istat rileva anche che gli incendi non si sviluppano solamente nel periodo estivo ma anche in pieno inverno. Nel primo trimestre di quest'anno ce ne sono stati 603 con la distruzione di 3500 ettari. Una nota della Confindustria esprime preoccupazione per quanto avviene ogni anno: si chiede un richiamo alla responsabilità dei cittadini e anche un rafforzamento di uomini e mezzi per i servizi di vigilanza e antincendio. Su questi temi fu presentato all'inizio del '73 un disegno di legge che, finora, non è stato preso in esame da alcun ramo del Parlamento. Sono 15 articoli che racchiudono tutta la materia, affidando precisi compiti di prevenzione e di spegnimento, promuovendo corsi di specializzazione, predisponendo piani di operazione ed elencando i mezzi moderni da usare (tra cui gli aerei). Il disegno di legge (articolo 13) prevede le sanzioni e indica una spesa di 7 miliardi all'anno per dieci anni, e autorizza una ulteriore spesa di 5 miliardi in cinque anni per la elaborazione della carta forestale d'Italia, prevista dall'articolo 9 della legge, redatta per regioni e indicante il valore ecologico del bosco e tutti gli elementi utili per interventi difensivi, preventivi e di ricostituzione del patrimonio boschivo. f. c. Il vasto incendio che ha colpito nei giorni scorsi' i boscRi- intorno a Montecassino (Foto Team)

Persone citate: Pisciotta