Campi paramilitari Un arrestato a Rieti

Campi paramilitari Un arrestato a Rieti Ricostituzione del fascismo Campi paramilitari Un arrestato a Rieti (Nostro servizio particolare) Pescara, 20 agosto. (r.s.) I carabinieri di Rieti, in esecuzione di un ordine di cattura emesso dal procuratore della Repubblica, hanno arrestato questa mattina a San Vito Chietino il farmacista Amedeo Tosti, di 36 anni. Il professionista, appartenente ad una agiata famiglia del luogo, nelle scorse settimane era stato già interrogato dal giudice istruttore del tribunale di Rieti, Verini, per le indagini sulla trama eversiva scoperta sulla piana di Rascino, dove fu ucciso in un conflitto a fuoco con i carabinieri il neofascista Giancarlo Esposti. Il nome di Amedeo Tosti venne fuori nello scorso giugno quando cercò di cambiare un assegno di 600 mila lire che gli era stato consegnato dal « sanbabilino » Luciano Benardelli, un estremista di destra riuscito a fuggire all'estero qualche giorno prima che il sostituto procuratore di Lanciano emettesse nei suoi confronti un mandato di cattura per associazione sovversiva, attentato contro la Costituzione dello Stato, istigazione alla guerra civile e ricostruzione del partito fascista. Su questo assegno stanno attivamente indagando gli inquirenti per accertare se sia 10 stesso che il « bombardiere nero » Giancarlo Esposti consegnò ad un altro estremista prima di essere ucciso. L'assegno in questione della Banca Popolare di Intra (agenzia di Cannobio) era intestato ad Enrico Colombo. Benardelli fu qualche settimana fa al centro di un misterioso episodio nei pressi di Notaresco (Teramo) quando, secondo la deposizione di alcuni agricoltori del luogo, esplose diversi colpi d'arma da fuoco; era in compagnia di Guido Ciccone, nativo di Frisa (Lanciano), il quale avrebbe ospitato Giovanni Colombo, braccio destro di Fumagalli. Sia il Benardelli che il Ciccone sono stati visti nella zona di Roiano di Campii in provincia di Teramo, quando Esposti, Danieletti e D'Intino affittarono 11 casolare isolato, ultima base prima di trasferirsi al campo paramilitare di Rascino. Lo stesso Amedeo Tosti, nel corso di precedenti interrogatori svoltisi a Lanciano, aveva dichiarato al giudice istruttore Verini di avere accompagnato con la sua automobile il 16 giugno a Pescara il neofascista Luciano Benardelli, ma di non conoscerne l'attività politica. Negli ultimi giorni fatti nuovi hanno indotto il magistrato a spiccare il mandato di cattura che, onde evitare fughe come quella di Benardelli, è stato eseguito dai carabinieri del nucleo di polizia giudiziaria di Rieti. Con l'arresto del Tosti prende definitivamente corpo la tesi secondo cui nelle zone di Lanciano e di Ortona operano diversi nuclei di neofascisti; proprio due settimane fa per l'ennesima volta a Lanciano il monumento ai partigiani è stato semidistrutto da una bomba.