Rockefeller vice di Ford
Rockefeller vice di FordRockefeller vice di Ford Esponente di una delle più ricche famiglie del mondo, è stato per 15 anni governatore dello Stato di New York - I vani tentativi di dare la scalata alla presidenza ■ Amico di Kissinger, in politica estera è giudicato un "falco": sostenne la linea di Johnson per il Vietnam Washington, 20 agosto. Il presidente Ford ha nominato oggi alla vicepresidenza degli Stati Uniti l'ex governatore dello Stato di New York, il multimiliardario Nelson Aldrich Rockefeller. La scelta dovrà ora essere approvata dal Congresso, ma tale decisione viene considerata scontata. La scelta è giunta dopo undici giorni durante i quali si è assistito a una ridda di voci e di illazioni, nonostante il nome di Rockefeller fosse di gran lunga il più favorito dai pronostici. Governatore per quindici anni, tre volte aveva tentato, senza successo, di essere eletto Presidente. Sabato scorso la candidatura di Rockefeller sembrava aver perduto molte possibilità di successo. Si era infatti sparsa la voce che con fondi dell'ex governatore erano state finanziate operazioni per ostacolare l'attività della Convenzione democratica nazionale del "J2. E' stato poi chiarito che la Casa Bianca, apprese queste voci, ne aveva dato comu- nicazione al procuratore speciale per lo scandalo Watergate, Leo Jaworski, e che questi aveva risposto dì aver già fatto compiere indagini in merito; le indagini avevano dato esito negativo. La nomina è considerata d'importanza cruciale, per il momento particolarmente delicato all'interno degli Stati Uniti e nel mondo. Ford ha detto che la scelta è stata «una decisione difficile per un lavoro difficile». Il Presidente, in un breve annuncio davanti ai membri del governo e davanti ai leaders del Congresso, ha definito Rockefeller «una persona la cui lunga lista di successi nella pubblica amministrazione e al di fuori di essa è ben conosciuta». L'annuncio di Ford è stato telediffuso; dopo il Presidente, è stato lo stesso Rockefeller a rivolgersi ai telespettatori. Egli ha detto: «Se sarò confermato sarà mio grande onore servire voi e, attraverso voi, tutto il popolo di questo grande Paese». L'annuncio e il breve discorso del neoeletto sono stati dati dalla «Sala Ovale» della Casa Bianca. Se confermato, con il voto della maggioranza sia del Senato sia della Camera dei rappresentanti, il sessantaseienne Rockefeller sarà il secondo vicepresidente a entrare in carica in base al venticinquesimo emendamento della Costituzione, che precisa le norme atte a colmare i posti lasciati vacanti dai «numeri due». Il primo è stato lo stesso Ford, chiamato a sostituire Spiro T. Agnew allorché questi, nell'ottobre scorso, si dimise dopo esser stato imputato di evasione fiscale. Rockefeller, alludendo indirettamente allo scandalo del Watergate che ha costretto Richard Nixon a dare le di missioni e portato per conseguenza Ford alla presidenza ha elogiato il nuovo Presidente, «la sua abnegazione e la sua apertura, che hanno già risvegliato la fiducia e la speranza nella nazione». Rockefeller è nato l'8 luglio 1908 a Bar Harbor, nello Stato del Maine. Egli appartiene ad una ricchissima famiglia, della quale si ricorda in particolare suo nonno, John Rockefeller, grande industriale del petrolio. Laureatosi in scienze economiche all'Università Dartmouth, nel New Hampshire, nel 1930, Rockefeller lavorò nel settore bancario presso una delle imprese controllate dalla sua famiglia, la «Chase Manhattan Bank». Nel 1940 entrò nell'amministrazione federale come capo dell'ufficio di coordinamento degli affari interamericani, sotto la presi¬ denza Roosevelt; più tardi, divenne segretario di Stato aggiunto sotto la presidenza di Harry Truman e partecipò ai lavori per la fondazione dell'Onu, a San Francisco, nel 1945. Negli anni successivi ricoprì diversi altri incarichi pubblici, specializzandosi soprattutto nei settori della politica estera, degli aiuti economici, (Continua a pagina 2 in settima colonna)
Luoghi citati: Bar Harbor, Maine, New Hampshire, New York, San Francisco, Stati Uniti
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