La città ha ripreso a vivere con volto e ritmo di sempre

La città ha ripreso a vivere con volto e ritmo di sempre Grandi o piccole, le vacanze sono terminate La città ha ripreso a vivere con volto e ritmo di sempre Negli ultimi due giorni, 200 mila arrivi a Porta Nuova - Sulle strade traffico nettamente inferiore agli anni scorsi - Un comunicato Fiat: rispetto al '73, l'assenteismo nel settore auto è sceso dal 21 al 15 % e dal 15,1 al 13,8 nei veicoli industriali « Chiuso per ferie (ino al 18 agosto ». Ieri mattina, centinaia di cartelli con queste parole sono stati staccati, quasi alla stessa ora, da vetrine e saracinesche rimaste abbassate per 15-20 giorni. La città s'è rimboccata le maniche. In pochi giorni ritroverà il ritmo e il volto di sempre. Sono già al lavoro i dipendenti Fiat, Riv-Skf, Pininfarina, Bertone, Lancia, Westinghouse, Nebiolo e Facis; oggi riapriranno Ceat e Oreal, domani Michclin e Pirelli. Si è ridotto sensibilmente il numero dei negozi d'alimentari ancora chiusi; meno difficoltà delle scorse settimane per trovare un idraulico o un elettricista. Le strade soni nuovamente piene di traffico, i soliti problemi d'attraversamento agli incroci. Tempo: ancora cielo coperto e afa, dicono gli esperti. La ripresa è faticosa anche per colpa del termometro. Rieccocl, dunque, in città. CI siamo quasi tutti, i molti che erano rimasti e quelli che erano partiti. Mancano 1 fortunati che possono prolungare le ferie fino a tutto settembre o coloro che se ne vanno in questi giorni. Sono la minoranza. Il loro movimento non incide in modo sensibile sul traffico normale delle ferrovie o delle autostrade. Il rientro si è iniziato negli ultimi giorni della scorsa settimana. Sabato si è fatto massiccio. Affollatissimi soprattutto i treni (la benzina costa cara, per i lunghi percorsi si è rinunciato all'auto), in specie quelli provenienti dal Sud. A Porta Nuova si calcola che, in tre giorni, siano giunte complessivamente poco meno di 200 mila persone: circa 35 mila sabato con 1 treni ordinari e quattro straordinari, quasi 100 mila domenica (in tutto, 20 treni) e 45 mila ieri (30 mila con i treni ordinari e 15 mila con sei convogli straordinari). Nelle ore di punta i marciapiedi erano affollatissimi. Intere famiglie scendevano a fatica dalle carrozze. Volti abbronzati ma tesi, stanchi per il lungo trasferimento, reso più pesante dai ritardi (la media è stata di due ore circa). Ritrovavano il sorriso nell'abbraccio dei parenti. Ogni adulto portava pacchi e valigie. Nelle grosse scatole di cartone issate sulle spalle, c'erano bottiglie d'olio, patate, pomodori, altra verdura e anche sale. « A Torino costa tutto più caro. Bisogna arrangiarsi e cercare di risparmiare in qualche modo », ha spiegato un uomo caricando pacchi e figli su un taxi. Dietro di lui, centinaia di persone che cercavano un posto su un'auto pubblica. « S'è vista molta gente. Altri arrivi sono attesi per domani. Non credo, tuttavia, die il numero complessivo dei passeggeri possa raggiungere quello degli anni scorsi ». Così dice il primo aggiunto delle ferrovie, Vergano. Le sue valutazioni confermano una diffusa convinzione: le ferie quest'anno, a Torino, si sono svolte in un clima d'austerità. Molti si sono trovati nella necessità di tagliare dal bilancio famigliare la voce « vacanze ». La verifica si ha dal traffico sulle strade, nettamente inferiore rispetto alle precedenti edizioni del Ferragosto. « / rientri sono avvenuti alla spicciolata, sema problemi per gli automobilisti », afferma il col. Foti, comandante del compartimento della polizia stradale. Gli incidenti, tuttavia, sono stati numerosi. Determinati soprattutto — si afferma alla Polstrada — da imprudenza e indisciplina da parte di troppi guidatori che hanno pigiato sull'acceleratore, spinti a ciò dalle strade semivuote. Il tragico incidente di Santena insegni. Ieri c'è stato traffico superiore al solito soltanto lungo l'autostrada di Piacenza. Movimento normale sulle altre. Alcune vetture annunciavano il punto di partenza inalberando sul tettuccio lettini, gommoni e valigie. Si ritiene che in tre giorni siano rientrate in auto 150 mila persone. A questo pimto, si può calcolare quanti sono stati i torinesi che sono potuti andare in ferie? Forse uno su tre. Di questi, la maggior parte sono già rientrati dopo una vacanza durata in media circa tre settimane. Gli altri si sono accontentati di gite giornaliere, delle piscine, dei giardini, delle fontane della città, del verde della collina. Sono sempre rimasti a contatto con i problemi che chi è partito ha potuto per un momento dimenticare: costo della vita, supertasse, insufficienza dei servizi pubblici, scansie vuote nei pochi negozi rimasti, aperti. Sono i guai che ora interessano tutti. Si affacciano gravi problemi e preoccupazioni per la maggior parte dei torinesi. E' sperabile che le ferie abbiano permesso a tanta gente almeno di disintossicarsi e di tornare carica d'energia, pronta a combattere contro le difficoltà. Come di consueto, alla ripresa del lavoro si sono verificati fenomeni di assenteismo, « Inferiori tuttavia — precisa la Fiat — alle percentuali dell'anno scorso ». La direzione aziendale comunica: « A Torino c in provincia nel gruppo auto, per 11 primo turno, sì e verificata una percentuale di assenteismo pari al 15,2 per cento contro il 21,7 dello scorso anno. La pereentuulc nel gruppo veicoli industriali 6 Invece stata del 13,8 per cento. L'anno scorso era stato registrato il 15,1 per cento ».

Persone citate: Foti, Nebiolo, Pininfarina, Vergano

Luoghi citati: Piacenza, Santena, Torino