Santillo, "superpoliziotto,, delle bombe di Lietta Tornabuoni

Santillo, "superpoliziotto,, delle bombe Chi è il nuovo capo del nucleo antiterrorismo creato recentemente Santillo, "superpoliziotto,, delle bombe (Nostro servizio particolare) Roma, 19 agosto. Sul tavolo del commendator Emilio Santillo, capo dell'Ispettorato antiterrorismo, c'è una vignetta di Chiàppori. Nel fumetto, lo stilizzato governante proclama: « Non lasceremo nulla di intentato per fare piena luce su esecutori e mandanti di questo barbaro vile attentato che ha mietuto vittime innocenti »; nel fumetto, l'agente di scorta del Sid assicura di ricordare molto bene la prima volta che la stessa frase venne pronunciata: « E' stato quattro stragi fa, eccellenza! ». Il disegno appare sottolineato da freghi di matita rossa: chissà se è una segnalazione o un memorandum. Sul tavolo, nell'ufficio al secondo piano del ministero dell'Interno, una pistola Bianchi Olster riposa accanto a un accendisigari con la sua brava marca da bollo appiccicata e ai sigari cubani comperati in Svizzera, i prediletti « Romeo y fulieta » o « Hoyo de Monlerrey » che Santillo fuma senza interruzione e che gli tingono labbra e lingua d'un curioso riflesso violaceo. Al telefono, lui protesta con un collega di Cremona: « Cosa fai, Moro, adesso mi dai del lei? Sei matto. Il tu, il tu mi devi dare ». // telefono costituisce, nella lotta contro il terrorismo, la sua arma principale: possedere le informazioni è tutto, per almeno cinque ore al giorno chia¬ ma, risponde, ascolla, controlla, scambia notizie sinistre, rapide battute, cauti ragionamenti. L'Ispettorato è in sostanza un organo di coordinamento tra i diversi uffici politici delle questure italiane: non esistono gerarchie, in caso di dissensi o conflitti d'autorità l'ultima parola dovrebbe essere di Santillo. In questa guerra anomala, le altre armi sono: uno schedario di circa trecento fotografie e biografie; un elaboratore elettronico; ZOO uomini, in gran parte già appartenenti al precedente Ufficio affari riservati; 26 funzionari in gran parte scelti da lui, suddivisi in 11 nuclei regionali o interregionali; 5 nuclei con sede a Roma. Non granché, in apparenza. Sono armi le capacità diplomatiche indispensabili per tenere i collegamenti con gli altri corpi di polizia, restii o almeno disabituati allo scambio di informazioni; le capacità politiche necessarie per valutare situazioni e per trattare con i politici; le qualità di comunicativa utili nei rapporti con i giornalisti. E' un'arma la pazienza, anche fisica: come un governante, un «manager», un burocrate o un finanziere, l'uomo che si vantava di « non restare mai seduto » passa adesso le giornate alla sua scrivania, nella poltrona che fronteggia la scrivania del ministro, intorno ai tavoli di innumerevoli riunioni. Lo chiamano « il superpoli¬ ziotto », il « poliziotto diverso ». Sembra infatti, più che un questore nato a Santa Maria Capila Vetere, un ricco californiano: i modi sono cordiali e spicciativi; l'abbronzatura, rinnova¬ ta ogni giorno a Ostia tra le due e le cinque del pomeriggio, uniformemente dorata; gli abiti del sarto Palmiero sono ben tagliati, le camicie celesti ben intonate al colore degli occhi, capelli e baffi bianchi ben curati. Questa settimana, un rotocalco gli ha dedicato la copertina. E' la prima volta che succede, un poliziotto in copertina non s'era mai visto in trent'aiuti. La notorietà personale inquieta Santillo nel ricordo di proverbi iettatori (« Chi troppo in alto sai... »J, nella certezza delle critiche («l corvi gracchiano intorno al campanile, diceva Bismarck »,); lo turba il rischio più grave del nuovo incarico: quello di far brutta figura, di deludere cittadini e politici che chiedono risultati immediati. E' stato scelto per guidare la lotta contro il terrorismo meno di tre mesi fa, alla fine di maggio. A Brescia, il sangue della strage non era ancora scolorito sul selcialo della piazza. Partiva male. Aveva alte spalle le ambiguità e le inadempienze addensatesi negli anni intorno all'originario Ufficio affari riservati, al ribattezzato Ufficio informazioni generali e sicurezza pubblica. Aveva di fronte diffidenze, sospetti: la creazione di questo nuovo Ispettorato non sarà una mossa tattica, uno svelto contentino? Può riuscire sul serio, questa superpolizia, a unificare l'azione di tutte le diverse polizie impegnate nella sicu- Lietta Tornabuoni (Continua a pagina 2 in quinta colonna) Roma. Il capo dell'Ispettorato antiterrorismo, Santillo

Persone citate: Bianchi Olster, Emilio Santillo, Moro, Palmiero, Santillo

Luoghi citati: Brescia, Cremona, Ostia, Roma, Svizzera