La Juve "aspetta,, Causio e Damiani

La Juve "aspetta,, Causio e Damiani La Juve "aspetta,, Causio e Damiani Dall'intesa dei due dipende in gran parte il funzionamento dell'attacco - A Villar quattro gol contro i giovani - La coppia Scirea-Spinosi - Altafini show • Domani i bianconeri a Bergamo [Dal nostro inviato speciale] Villar Perosa, 16 agosto. // primo applauso convinto è arrivato dopo quasi settantacinque minuti di gioco, ieri sul campo della Riv-Skf. I tifosi della Juventus si sono mostrati entusiasti ma severi sin dalla prima vera gara di collaudo della squadra, e forse è un bene. C'è voluto Altafini per sbloccare definitivamente la situazione, con un controllo volante su lancio di Anastasl e pallonetto oltre Zofl in uscita, una palla precisa e beffarda che è andata ad insaccarsi quasi all'Incrocio dei pali, a pochi metri dal punto di osservazione del dottor Giovanni Agnelli che ha ritrovato di colpo uno scampolo di quel football-spettacolo che tanto gli piace, e certamente non a torto. Dire ora che José è ancora II toccasana per la Juventus 1974-75 non sarebbe onesto, la squadra va impostata su altre basi perché gli anni di Altafini dovrebbero pesare senza dubbio in clima di campionato, un clima ben diverso da quello di una gara di allenamento con i pur bravi juniores. Il gol di Altafini (arrivato dopo quello del giovane Zanone che ha portato in vantaggio la Primavera al SI' del primo tempo, Il pareggio rabbioso di Bettega al 24', la favolosa punizione di Cuccureddu al 71', l'autorete di Miani al 73') ha chiuso sul 4 a 1 II tradizionale appuntamento di Ferragosto. La consueta festa, anche se il bilancio ufficiale della giornata (sei milioni e 700 mila lire di incasso lordo, quattromilaottocento paganti), lievemente inferiore allo scorso anno, ha provocato qualche malumore. Ma i tifosi non hanno certo abbandonato la Juve, anche il caldo feroce ha avuto la sua parte nel frenare la gente. Chi si aspettava, durante la lunga attesa sotto il sole, polche polacche e cori dei pescatori di Volendam è rimasto deluso: dagli altoparlanti sono uscite le solite canzonette da spiaggia. Sul campo invece, da certi insistiti Inserimenti dei terzini e dai tentativi di movimento globale, si è visto che i campionati del mondo hanno pur lasciato una traccia. Alméno hanno lanciato un invito che i nostri tecnici cercano di non lasciar cadere, ed è già grosso merito. Parola ha presentato nel primo tempo la formazione che al momento considera titolare. Uno a uno contro i ' primavera » che Grosso ha allenato magnificamente in attesa di lasciarli a Tino Castano. Nella ripresa, contro avversari ancora più giovani, hanno giocato Viola, Altafini, Longobucco, Cuccureddu: tre a zero, un po' di rabbia da parte di questi « rincalzi » che mal digeriscono il ruolo, ma soprattutto spunti individuali, fiammate, guizzi. Più spettacolo, ma meno gioco di squadra. E poiché a questo punto della stagione sono le indicazioni sugli schemi a contare, sono stati I primi quarantacinque minuti a contare. Nella seconda metà della gara, comunque, Altafini, Cuccureddu, Viola e Longobucco hanno dimostrato di essere già a buon punto, anche se per tutti — titolari e non — vale la considerazione del dottor La Neve: » Il grado di forma generale è al sessanta per cento. Si arriverà a cento in breve. Tutto procede secondo un logico miglioramento graduale ». // primo tempo, quindi. Il quaranta per cento di forma individuale che manca, una volta acquisito contribuirà senza dubbio a rafforzare la validità delle manovre, ma la considerazione non impedisce di sottolineare le perplessità che i bianconeri hanno destato. La manovra d'attacco è al momento troppo accentrata sulla destra. Damiani, Causio, Anastasi, si sono trovati spesso uno addosso all'altro, mentre dalla parte opposta a tratti si è visto il solo Bettega, quando non sono venuti sotto Gentile o Furino. Uno sbilanciamento accentuato dalla difficoltà che Causio evidentemente incontra a cambiare gioco. I! ■ barone » le cose più belle le ha fatte scattando sull'ala destra, ma Damiani non è parso pronto a coprire. Il nuovo arrivato è un'ala tradizionale malgrado alcuni lo abbiano presentato come un Domenghlnl: e deve fare l'ala, cercando solo di limitare I dribbling all'essenziale e migliorare I cross. E' Causio a doversi sforzare per entrare al più presto nella mentalità della vera mezz'ala. Parola ha spiegato che lo... slittamento a destra è stato voluto, nella giornata, per obbligare Damiani allo scambio, con la vicinanza di Anastasi. Ma il capitano, che ha dimostrato grinta sino a richiamare e con rabbia i compagni, deve fare il gioco di sempre, quel 'pendolo' attorno a Bettega con volate sulla sinistra che è il suo forte. Senza contare che Pietro in tal modo p'/ò giungere sui cross eventualmente troppo lunghi per Bettega senza aspettare, come vorrebbe Parola, che arrivino all'occorrenza Capello, o Gentile, o Furino. Il centrocampo ha sofferto di questo sbilanciamento, ma senza dubbio si è trattato di un malessere passeggero. Il secondo rilievo che la giornata ha suggerito riguarda la difesa centrale. Per ora Parola ha confermato Morlni, ma poiché dello stopper titolare si conoscono pregi e difetti, la Juventus non può rinunciare a cuor leggero a provare, insistendo, la coppia Scirea-Spinosi. Luciano è parso sciolto, agile, più sicuro nel palleggio, e Scirea ha dato l'Impressione di trovarsi meglio con Spinosi per quel gioco di manovra che — posto che si voglia migliorare qualcosa — deve partire sin dalla dilesa. Scirea è un acquisto felice, lo sì è visto pur fra le comprensibili titubanze dell'ex atalantino. Fatto il passo coraggioso di affidarsi ad un • battitore » giovane, sarebbe un peccato non tentare anche un secondo passo in avanti, posto che sul rendimento di Morini si può sempre contare. E chi terzino? Gentile, Cuccureddu e Longobucco (senza contare Furino) sono pronti. Gentile ha detto: « Il ruolo mi piace, se c'è da andare avanti credo di saperlo fare, ma non mi tiro indietro di certo se devo stare novanta minuti appiccicato ad un avversario ». Domenica a Bergamo si conosceranno meglio gli orientamenti di Parola. Ieri a Villar la squadra titolare ha cercato come logico più l'intesa che II gol, l'uno a uno non deve quindi allarmare. Gentile, Anastasi e Spinosi sono parsi I più avanti nella preparazione, Il lavoro di Parola comincia a dare i suoi frutti. Boniperti sostiene che con il tempo ogni sfasatura scomparirà, il dottor Giovanni Agnelli ha dimostrato fiducia in Damiani. « E' un giocatore che rischia — ha detto —, o il suo gioco spumeggiante sfonda nelle prime giornate di campionato, o affoga fra le critiche ». Proprio Damiani è una delle » chiavi » della Juventus che inizia la rincorsa allo scudetto. Bruno Perucca Illli Villar Perosa. Bettega in azione durante la partita di Ferragosto

Luoghi citati: Bergamo, Ferragosto, Villar Perosa