Monferrato: un paradiso scoperto con l'«austerità» di Franco Marchiaro

Monferrato: un paradiso scoperto con l'«austerità» Dove la vacanza costa ancora poco e l'aria è buona Monferrato: un paradiso scoperto con l'«austerità» Un itinerario fantastico tra le colline sommerse da vigneti e il profumo di buona terra - Si mangia bene e si beve meglio - A San Giorgio un appartamentino al " castello ", arredato con "pezzi" autentici del Settecento, costa sulle 10 mila lire al giorno, tutto compreso (Dai nostro inviato speciale) Casale, 16 agosto. Il Monferrato. E' la culla delle tradizioni storiche e popolari del Piemonte, per uno straniero Piemonte vuol dire Monferrato, il «paese del vino buono». E' anche la terra del ritorno rituale, chi vi è nato ed è stato costretto ad allontanarsi per cercar lavoro, ha una sola grande aspirazione: poter tornare, magari per poche ore, per qualche giorno alle sue colline, al vecchio borgo sommerso dalle vigne, alla piccola piazza del paese dove, all'osteria, incontrerà sempre qualche monferrino come lui desideroso di trovare il calore umano di questa terra. Da qualche tempo il Mon ferrato è stato «scoperto» dal turismo; piemontesi, liguri, lombardi, in particolare cer cano, tra queste verdi e basse colline, l'aria sana e la tranquillità per una vacanza diversa, tra la natura che ritempra, aiutata da una cucina che in Monferrato è arte, fat to di cultura. Quest'anno, grazie all'austerità, il fenomeno si è fatto più massiccio, già in luglio e in agosto, l'afflusso dei turisti è stato intenso, superiore alle punte massime registrate negli scorsi anni soltanto per il mese di settembre, quello della vendemmia e della vacanza in campagna. «Lungo la panoramica del Monferrato», un itinerario fantastico che scorre sulla fascia collinare in corrispondenza del Po da Coniolo a Camino a Verrua, da Cocconato a Crea, da Moncalvo a Vignale e Lu Monferrato, incontriamo frotte di turisti attratti dal magnifico panorama. Vengono in particolare dalle grandi città del triangolo industriale. Chiediamo perché hanno scelto proprio il Monferrato per le loro vacanze, abbandonando la spiaggia rinomata, la località alpina di grido o la crociera. «E' facile rispondere — ci dice Roberto Uggiani di Milano —, provi a confrontare ì prezzi praticati in queste zone con quelli delle località marine e montane. Capirà su- i bito il problema mio e quello degli altri che come me hanno scelto il Monferrato. Si aggiunga che qui le occasioni per spendere sono inferiori. Infine, col caro benzina, è da tenere in conto il notevole risparmio per il minor viaggio da affrontare». Abbiamo seguito il consiglio e abbiamo controllato i prezzi. Ad Ottiglio (264 metri sul mare) la pensione in stanza con bagno costa sulle 5 mila lire; a Murisengo (338 metri) dalle 3800 alle 4500; a Mombello (294 metri) dalle 3200 alle 3600; a Lu Monferrato (307 metri) e a Gabiano (300 metri) dalle 4000 alle 4500 lire, 5 mila se c'è il bagno. Si spende dalle 3500 alle 5 mila lire a San Salvatore Monferrato (205 metri), 4 mi la a Cereseto (294 metri), Non son° che alcuni esempi, La media è uguale ovunque, La «scoperta» del Monfer rato l'hanno fatta pure gli stranieri. A San Giorgio, un'oasi di fresco alla quale si giunge inerpicandosi sul fian co di un «bricco», è facile sen tire parlare tedesco e trance se. «Quest'anno — ci dice il messo comunale — sono mot ti gli svizzeri e ì tedeschi che sono venuti qui per le vacan se. Alloggiano al "castello" (un albergo ristorante rino i mato, ricavato nel maniero che, circondato da uno stu pendo parco, domina il paese: I n.d.r.), sono la colonia che dà j lustro al nostro Comune dove i i villeggia7iti si contano oggi ] molto più numerosi che in i passato». | Al «castello» si può allog i giare in un appartamentino 1 ammobiliato con «pezzi» del ! Settecento pagando sulle 10 mila al giorno, tutto compre¬ so. Molte sono le case private, le villette; con 300 mila lire si può affittare un alloggio per tutto l'anno. Come San Giorgio, sono decine i Comuni aifollati di turisti, spinti dall'austerità a scoprire o risco- prire questa terra monferrina, attratti dai prezzi e dalla cucina buona. «Sono qui con moglie e due figli — ci dice Tomaso Tosetti, incontrato sulla piazzetta del Municipio di Ottiglio, un punto inconsueto che nell'itinerario monferrino non va scordato —, confrontando i prezzi con quelli del mare o della montagna, risparmio almeno diecimila lire al giorno ». Austerità quindi, assieme a buona cucina e serena tranquillità: sono gli elementi che hanno portato al «boom» turistico in Monferrato. Da Ottiglio a Cereseto a Ozzano, da San Giorgio a Pontestura a Camino, da Cantavenna a Gabiano alla Val Cerrina, da Rosi gnano a Camagna a Lu a San Salvatore. Franco Marchiaro i e aumtbppoCrtl Vignale. Giovani in vacanza tra le inconfondibili colline del Monferrato (Foto "La Stampa")

Persone citate: Camagna, Cantavenna, Cerrina, Crea, Mombello, Ozzano, Roberto Uggiani, Rosi, Tomaso Tosetti, Verrua