Bologna: il compiono nero ha basi anche all'estero di Clemente Granata

Bologna: il compiono nero ha basi anche all'estero Uno degli inquirenti: "Si prevedono importanti sviluppi,, Bologna: il compiono nero ha basi anche all'estero L'ex sindacalista della Cisnal ed ex para arrestato ieri notte ha compiuto un viaggio in Germania (a Friburgo) subito dopo la strage - Con lui c'era un noto picchiatore fascista - Nella città tedesca sembra si sia rifugiato Rognoni (condannato in contumacia per l'attentato al treno Torino-Roma) - Vertice sulle indagini del nucleo antiterrorismo con Santillo - Bono e Bartoli figurano tuttora "detenuti per il reato di strage" (Dal nostro inviato speciale) Bologna, 13 agosto. Dopo dieci giorni di indagini sulla strage di San Benedetto Val di Sambro, la sensazione che si avverte è questa: l'inchiesta ha assunto maggiori dimensioni e si sviluppa anche secondo criteri più moderni e razionali. Gli inquirenti sono partiti da un nucleo piuttosto ristretto, il retroterra bolognese, che prima del 3 agosto non sembrava particolarmente interessato alla trama nera e si è rivelato invece ricco di nomi e di episodi interessanti; ora le indagini si sono estese a tutto il territorio nazionale e anche all'estero. Lo testimonia la presenza in città del capo dell'Ispettorato antiterrorismo, dottor Santillo, e dei dirigenti dello stesso ispettorato. I tentativi di collegamenti con l'estero emergono dal viaggio che l'ex sindacalista della Cisnal, Rodolfo Poli, arrestato questa notte per ricostituzione del partito fascista, ha compiuto in Germania subito dopo l'attentato. Continua, inoltre, ad essere valutata molto attentamente la posizione del Bono e del Bartoli, che nonostante i mancati riconoscimenti, figurano tuttora «detenuti per il reato di strage», come ha detto il sostituto procuratore della Repubblica, dottor Persico. Se volessimo riassumere la situazione, potremmo parlare di «cautissimo ottimismo». Ci pare significativa un'affermazione del dirigente del Nucleo antiterrorismo di Genova, dottor Catalano: «Potrebbero esserci sviluppi importanti». Il che non significa che le indagini sull'attentato e sull'eversione nera in generale sarà a tempi brevi, anzi si preannuncia difficile e laboriosa e richiederà molta pazienza e nervi saldi. Sembra però che si stiano ponendo le basi per ottenere risultati proficui. Nel quadro delle indagini dobbiamo poi collocare l'interrogatorio in procura dell'avvocato romano Aldo Basile e del garagista Francesco Sgrò. Quest'ultimo, come si ricorderà, aveva fatto strane e confuse dichiarazioni su un presunto attentato progettato da studenti dell'ultra sinistra, poi aveva cambiato pagina ribaltando le accuse sui fascisti. Ora ha ritrattato tutto e afferma di avere agito per spillare denaro al movimento sociale. E' una vicenda che può avere profonde implicazioni politiche ma anche seguiti giudiziari. Teniamo presente che il filo conduttore dell'indagine è costituito, o almeno dovrebbe essere costituito, dalle dichiarazioni ai magistrati di quell'Italo Bono, caratteriale e handicappato fin che si vuole, ma non completamente inattendibile. Così è stato, con ogni probabilità, il giovane neofascista a mettere gli inquirenti sulla traccia dell'ex para Rodolfo Poli, 23 anni, in carcere da questa notte: Poli, che ufficialmente svolge il lavoro di giuntista telefonico, è amico di Bartoli e figura tra i testimoni a discarico dello studente, la cui abitazione oggi è stata perquisita nuovamente dalla polizia. Ora, è risultato che Poli trascorse assieme al giovane alcune ore nel pomeriggio di sabato e che lo accompagnò nella villa di Rioveggio, verso le 18. Di lì, poi, Bartoli si allontanò dicendo alla madre che andava a lavorare, mentre non si presentò alla «Taverna delle scimmie». Ma gli inquirenti, a parte l'imputazione di tentata ricostituzione del partito nazionale fascista che è stata accollata al Poli dal p. m., si interessano a lui per un altro motivo. Sembra essere stato accertato, non si sa in base a quali elementi, che l'ex para è stato a Friburgo dal 9 all'll agosto, in compagnia di Graziano Bertinelli, noto picchiatore fascista, e di un certo Luca Galliani. Sorgono, a questo punto, inquietanti interrogativi. Il Poli si è incontrato con qualche elemento dell'eversione internazionale? Friburgo è terrà di confine, Svizzera e Francia sono a due passi. Inoltre, sembra che la città tedesca, rifugio a quanto pare del Rognoni, della «Fenice», fornisca ricettacolo a parecchi altri estremisti di destra. Il viaggio del Poli è tutto un capitolo da leggere ed è possibile che il magistrato, nell'interrogatorio di questa notte, abbia già sfogliato qualche pagina ricca di notizie. Si potrebbe così anche spiegare l'improvvisa vivacità che ha caratterizzato le indagini di oggi. Esse ora sono coordinate dal centro e si spera che non si verifichino più le dispersioni di energie dei primissimi giorni. Il summit in procura tra magistrati e funzionari dell'antiterrorismo è significativo. Oltre al capo dell'ispettorato, dottor Santil¬ lo, ci sono i dottori Ioele di i Firenze, Ciocia di Napoli, ] Piantoni di Milano, Viola di i Padova, Catalano di Genova,! Carlucci di Roma e Berardino I di Bologna. Con loro c'è an- ! che il dirigente della squadra politica di Roma, dottor Improta. Inoltre, nella nottata è giunto il giudice istruttore dottor Vino, che indaga sulla strage di Brescia, ed è annunciato l'arrivo del pubblico ministero fiorentino Casini, che svolge l'inchiesta sull'attentato al treno Roma-Parigi del 20 aprile scorso nei pressi di Prato. Se guardiamo con attenzio¬ ne, ci accorgiamo che sono rappresentate le città più importanti dell'eversione nera. Questo può significare qualcosa di più di un semplice confronto delle rispettive idee e dello studio di una strategia comune: può significare che i, gruppetto dei legionari di Bologna e gli altri nuclei dellf città del Nord e del Sud non erano legati solo da semplici comunioni ideologiche ma anche da piani operativi attentamente studiati e pronti per essere attuati con ricchezza di mezzi e di denaro. I, punto di partenza, o almeno uno dei punti fondamenta¬ li, dovrebbe essere costituito dalla riunione della primavera scorsa a Cattolica- E stasera circola voce che il proprietario dell'hotel dove si svolse il raduno sia stato fermato dai carabinieri. Nel quadro delle indagini ricordiamo ancora che si sta cercando il rivenditore della sveglia tedesca che è stata utilizzata come timer nell'attentato. Gli oggetti dello stes-1 so tipo venduti in Italia negli ultimi tempi sono migliaia. E veniamo all'altro capitolo della giornata: gli interrogatori dell'avvocato Aldo Basile, ex membro del comitato di controllo del msi, e del garagista Francesco Sgrò. Il primo si trovava in vacanza a Salsomaggiore ed è stato accompagnato in mattinata in procura dal dottor Romanello, dirigente della squadra politica di Parma; il secondo giunto all'alba da Roma, è rimasto nella caserma di via Bersaglieri fino alle 17. Per evitare di farlo incontrare con i giornalisti, i carabinieri l'hanno sorvegliato a vista su una «Giulia» fin quando è stato introdotto nello studio del procuratore capo dottor Locigno. Gl'interrogatori sono proseguiti fino a tarda notte. Clemente Granata