Fascisti bresciani rivendicano rapina di cento milioni a Pavia

Fascisti bresciani rivendicano rapina di cento milioni a Pavia Il messaggio è stato inviato a un giornale Fascisti bresciani rivendicano rapina di cento milioni a Pavia (Dal nostro corrispondente) Pavia, 12 agosto. (a. I.) Un gruppo di fascisti bresciani s'è attribuito oggi la responsabilità della rapina da 110 milioni al Policlinico di Pavia. Il « colpo », compiuto il 31 luglio, sarebbe servito a procurare fondi alla lotta armata condotta dagli estremisti. Stamattina è stato recapitato alla redazione del quotidiano Brescia oggi un volantino, firmato dal « Nucleo armato bresciano Roger Degueldre »: il documento, oltre a rivendicare la paternità della rapina al Policlinico di Pavia, afferma che l'attentato di piazza della Loggia è opera « di pseudo-fascisti del ministero dell'Interno » e preannuncia nuovi assalti per procurarsi fondi. Il volantino, scritto con un pennarello nero, è « firmato » con un triangolo nero, al cui vertice superiore sta una N con a fianco, in piccolo, una A ed una B; ai vertici inferiori una R ed una D. Non è la prima volta che questo « Nucleo armato bresciano » fa parlare di sé: già all'indomani della strage di piazza della Loggia aveva diffuso un volantino nel quale minacciava il giornale Brescia oggi. Il gruppo è noto come fiancheggiatore del Mar. Le affermazioni del « Nucleo armato bresciano » verrebbero così a confermare i sospetti avanzati all'indomani della rapina: la sicurezza dei banditi, la perfetta tecnica da guerriglia, soprattutto il fatto che i malviventi fossero in possesso di armi militari (tra cui alcune bombe Scrm) avevano indotto a pensare che il colpo fosse stato compiuto da un'organizzazione terroristica fascista.

Luoghi citati: Brescia, Pavia