Il soldato arrestato aveva chiesto armi

Il soldato arrestato aveva chiesto armi Scoperta lettera compromettente Il soldato arrestato aveva chiesto armi (Dal nostro corrispondente) Milano, 12 agosto. (g.m.) Roberto Pedron, il militare di leva arrestato, nei giorni scorsi a Cagliari per ordine del procuratore capo della Repubblica di Milano, dottor Giuseppe Micale, che lo ha indiziato di associazione sovversiva, è stato interrogato a lungo, questa sera, nel carcere milanese di San Vittore, dal sostituto procuratore Emilio Alessandrini, il magistrato che conduce l'inchiesta su «Ordine nero» e sulla ricostituzione del partito fascista. Il nome del Pedron era stato trovato fra i documenti sequestrati nelle numerose perquisizioni seguite all'attentato sul treno Roma - Brennero. Era stata scoperta una lettera del Pedron ad un amico nella quale il militare sollecitava l'invio di armi ed esplosivo per compiere alcuni attentati in Sardegna in quanto il momento propizio era « ormai prossimo ». L'inchiesta per il momento avrebbe, comunque, permesso di escludere che vi siano collegamenti con l'attentato al Roma - Brennero anche se non è da escludere che la base dei terroristi sia proprio a Milano: sarebbero, infatti, emersi elementi utili alle indagini sulla strage di piazza della Loggia, a Brescia, e negli ambienti di estrema destra, setacciati in questi giorni, sarebbero stati trovati agganci con persone coinvolte nell'inchiesta. E' sorto cosi il sospetto — e per il momento è solo tale — che anche l'attentato sul treno possa essere stato organizzato a Milano. Pare che negli schedari sequestrati figuri il nome di qualche esponente del msi, ma tale notizia non è stata né smentita né confermata.

Persone citate: Emilio Alessandrini, Giuseppe Micale, Pedron, Roberto Pedron

Luoghi citati: Brescia, Cagliari, Milano, Roma, Sardegna