Anche la Dreherforte lascia Molti i corridori disoccupati di Maurizio Caravella

Anche la Dreherforte lascia Molti i corridori disoccupati Difficile situazione nel ciclismo italiano Anche la Dreherforte lascia Molti i corridori disoccupati Di Molteni, Sammontana e Filcas gli altri "forfaits" - Oggi gli azzurri in gara a Cuvio nella Tre Valli Varesine - Assente Francesco Moser (Dal nostro inviato speciale) Cuvio, 9 agosto. La « nazionale - è fatta, ma non funziona ancora. Gli azzurri, amici per la pelle per un giorno (Defilippls ha parlato chiaro in proposito, annunciando sei mesi di sospensione a chi cercherà di fare il furbo), adesso sono ancora rivali, e forse più di prima. Domani si disputa la Tre Valli Varesine ed I convocati per Montreal, anche se ormai sono sicuri del posto, non potranno sonnecchiare in mezzo al gruppo: innanzitutto perché I * bocciati » cercheranno una rivincita, e tarsi battere da loro sarebbe un grosso smacco: e In secondo luogo perché ciascuno dei "capitani" vuol convincere Defilippis a puntare soprattutto su di lui. Meglio un gregario in più, insomma, che uno in meno. « Gimond/ — spiega Defilippis — oltre a Santambrogio voleva un altro corridore di sua fiducia, Cavalcanti; Bitossi ha insistito per avere Laghi. Non ho potuto accontentarli, perché c'erano corri dori che andavano più forte. E poi, non volevo portarmi a Montreal dei gruppi separati, dei « clan ». Qualcuno sostiene ch5 io la squadra l'avevo già in mente da parecchio tempo, ma sono co se dette in malafede: è stato il Giro dell'Umbria a convincermi di dare le ultime due maglie disponibili a Panizza ed a Bergamo. Ho cercato di agire con giustizia, è umano che qualcuno non sia contento non c'era posto oer tutti. Voglio una squadra fatta d! gente disposta a sacrificarsi per i compagni. Se Bitossi entrerà nella fuga buona, ad esempio, chiederò a tutti, anche a Gimondi che è campione del mondo, di aiutarlo: e sono certo che nessuno rifiuterà. E se si arriverà in volata, la squadra si metterà al servizio di Basso ». Ha idee chiare, Defilippis. Ma è logico che la « nazionale », almeno in partenza, abbia delle « punte » e dei gregari. E le « punte » saranno quattro: Gimondi, che ha la maglia iridata e può difenderla con onore: Bitossi, un « jolly » che se azzecca la giornata giusta può battere tutti, anche il signor Merckx; Moser, il più forte dei nostri giovani per le corse in linea (e in Umbria lo ha confermato); e Paollni, campione d'Italia e campione di serietà (adesso è diventato anche uno sprinter di valore e può vincere qualsiasi corsa, tanto che lo stesso Merckx lo ha indicato fra i favoriti per II mondiale). Se la corsa sarà particolarmente dura, un uomo chiave potrebbe essere Battaglin; se invece ci sarà un arrivo allo sprint la carta giusta potrebbe essere Basso. Defilippis, insomma, ha preparato una squadra valida per ogni soluzione. « Per fare i plani tattici — spiega il et. — aspetto però di vedere di persona il percorso ». L'unico errore della Federazione è stato proprio quello di non mandare Defilippis a Montreal perché si rendesse conto esattamente del tracciato. Ha avuto delle informazioni, questo sì, e le tiene nella giusta considerazione. Però sarebbe stato logico inviarlo in « Wcognizlone » sul posto. Perché non è stato fatto? A questa domanda Nino non risponde. Visto che per motivi di economia II nostro ciclismo femminile a Montreal non sarà rappresentato e che per gli stessi motivi se Defilippis avrà bisogno di una riserva dovrà pescarla tra gli inseguitori, vien facile pensare che il et. sia stato tenuto in sede proprio per evitare una spesa « superflua ». E Invece superflua non lo era affatto. L'unico assente di rilievo, domani, dovrebbe essere Francesco Moser, che preferisce riposare (e Defilippis lo ha autorizzato a farlo). Gli altri — salvo defezioni dell'ultima ora — ci saranno proprio tutti: Gimondi cercherà di convincere il et. ad Impostare ancora la squadra su di lui, Bitossi — un p/ amareggiato per l'esclusione di laghi — lotterà per guadagnarsi > meno un gregario « personale » ' ao//n/, Battaglin e Basso correranno con lo stesso obbiettivo. Una corsa da seguire, e Defilippis — che già aveva annun ciato il suo forfait agli organizzatori — ha cambiato idea e domattina ci sarà. La partenza per Montreal è vicina, gli azzurri sono circondati da molto entusiasmo, eppure alla punzonatura della • Tre Valli » si sono visti parecchi musi lunghi. Proprio oggi la Dreherforte ha annunciato ufficialmente la sua decisione, dopo cinque anni di cicli¬ smo professionistico, di sospendere l'attività. Un comunicato ufficiale informa che ciò è dovuto a * mutate prospettive aziendali ». Oltre alla Dreherforte, altri tre gruppi sportivi hanno lasciato, o sono in procinto di lasciare: la Molteni, la Sammontana e la Filcas. Una trentina di corridori italiani, insomma, sono a spasso: e se per alcuni (Zilioll, Polldorl, Riecomi, Fabbri e Fontanelli, tanto per citare i nomi più noti) non sarà difficile trovare una nuova sistemazione, per molti altri sì preannunciano giorni difficili. « Il passaggio al professionismo — dice Defilippis — dovrebbe essere vagliato da una commissione tecnica, perché il ciclismo non deve essere una fabbrica di " spostati ". Molti giovani non hanno le doti per emergere e sarebbe meglio per loro che cambiassero mestiere, per II loro bene. E Invece trovano una sistemazione, vanno avanti per un po' con stipendi spesso irrisori, poi si trovano con un pugno di mosche in mano, e si accorgono di aver sprecato degli anni. E' un sistema da rivedere, per il bene stesso di questi ragazzi ». E' vero, ma il fatto che le Industrie comincino a lasciare II cillsmo è grave. Non basta, purtroppo, vincere del titoli mondiali per mascherare la crisi. Maurizio Caravella Il et. Defilippis

Luoghi citati: Bergamo, Cuvio, Italia, Montreal, Umbria