Genova: stroncato un racket sui locali notturni del porto

Genova: stroncato un racket sui locali notturni del porto Genova: stroncato un racket sui locali notturni del porto Cinque arrestati per estorsione e violenza privata; altri sei ricercati Se i proprietari non pagavano la "tangente" il "night" veniva sfasciato (Dal nostro corrispondente) Genova, 8 agosto. Un tentativo da parte d'un gruppo di pregiudicati di imporre un pesante «racket» sui locali notturni di Genova, e precisamente su quelli della zona del porto, è stato stroncato dalla squadra mobile. Cinque malviventi sono finiti in carcere, su ordine del sostituto procuratore Di Mattei, per estorsione, violenza priva, ta e danneggiamenti, mentre altri sei, denunciati per i medesimi reati, sono ricercati. L'operazione, iniziata qualche mese fa, è stata condotta a termine questa notte dagli uomini del dottor Mimmo Nicoliello i quali hanno arrestato tra mezzanotte e le tre cinque degli undici presunti responsabili del «racket». «Sin dalla scorsa primavera — ha detto Nicoliello — avevamo ricevuto molte lamentele da parte di proprietari di nights del centro storico. C'era un gruppo di brutti ceffi che tutte le sere girava da un locale all'altro, non pagando oppure pagando solo metà del conto. Se i camerieri o i titolari dei "nights" accennavano a protestare venivano picchiati, oppure il locale finiva mezzo sfasciato ». Sembra che una ventina di locali, nel giro di tre o quattro mesi abbiano subito le «attenzioni» della «banda»: non ci sono state, come avviene nell'ambiente della «mala» delle denuncie ufficiali. Quando le incursioni, però, si sono infittite molti proprietari hanno cominciato a lamentar, si in questura. La nuova ban¬ da aveva imposto pesanti «balzelli» che molti titolari dei locali non volevano pagare, perché pensavano che le richieste successive sarebbero aumentate. Sono stati disposti indagini e pedinamenti: i violenti che spargevano il terrore nei locali erano, quasi tutti pregiudicati, ben conosciuti alla polizia. Questa notte il centro storico è stato setacciato da oltre sessanta agenti: Filippo La Corinna, di 40 anni, Pietro Oggianu, di 33 anni, Dante Caselli di 29, e i fratelli Antonio ed Eugenio De Murtas, di 26 e 32 anni. Altri sei pregiudicati sono riusciti a rendersi irreperibili prima di essere arrestati: i loro dati segnaletici sono stati comunicati a tutte le questure d'Italia. «Da anni — ha detto Nicoliello — non si era verificato un tentativo di "racket" su questa scala. Pensiamo di aver bloccato l'escalation della "mala" prima che si estendesse a macchia d'olio». p. 1.

Persone citate: Corinna, Dante Caselli, Di Mattei, Eugenio De Murtas, Mimmo Nicoliello, Pietro Oggianu

Luoghi citati: Genova, Italia