A Roma il giudice delle trame nere per interrogare un amico di Francia

A Roma il giudice delle trame nere per interrogare un amico di Francia A Roma il giudice delle trame nere per interrogare un amico di Francia Si tratta di Giancarlo Cartocci - Con il "postino" di Livorno, Paolo Pecoriello, fu indiziato nel '69 per gli attentati all'Altare della Patria Nuova svolta nelle indagini sulle trame nere a Torino e in altre città italiane. Il giudice Luciano Violante che conduce l'inchiesta è improvvisamente partito per Roma. Obiettivo dichiarato ufficialmente è l'Interrogatorio di Giancarlo Cartocci, dirigente di Avanguardia Nazionale, al secondo posto subito dopo Salvatore Francia nella lista dei diciassette mandati di cattura firmati il 31 luglio scordo dal magistrato. In realtà, il ritmo incalzante con cui proseguono le indagini (gli interrogatori degli imputati si protraggono fino a notte inoltrata) fa supporre che il giudice, attraverso le ultime deposizioni, sia giunto in possesso di nuovi importanti elementi probatori. Soltanto cosi si spiega l'improvvisa decisione di partire per Roma per interrogare Cartocci, che risulta malato e pertanto non trasportabile a Torino. Assieme al postino di Livorno, Paolo Pecoriello, accusato di essere l'autore di lettere minatorie a uomini politici e direttori di giornali, Giancarlo Cartocci è personaggio di tutto rilievo nelle indagini sulle trame nere. Proprio con Paolo Pecoriello fu coinvolto nella strage di piazza Fontana. Entrambi furono sospettati di avere messo le bombe che scoppiarono sull'Altare della Patria, a Roma, ma riuscirono a convincere il giudice istruttore Ernesto Cudillo della loro innocenza. Cartocci fu accusato da un giovane tedesco, Ugo Lemke, che affermò di averlo visto fuggire dal monumento del Milite ignoto po¬ lllllllllllltlIIIIiMIII1lllllllII11l Illllllllllllllll a e a l ¬ lllltlllllllllllllllllltlllllllllllllllll lltlIIIIIlllIlKco dopo gli attentati. Ma grazie alla testimonianza di un giornalista romano, politicamente piuttosto a destra, potè sostenere di essere rimasto tutto il pomeriggio in un cabaret. Il tedesco finì per essere incriminato per calunnia. Ma il dirigente di Avanguardia Nazionale è una vecchia conoscenza per il giudice Violante. Compa¬ KIItlllllllllllIlIlllllllllllllllllllllllllllllltIMIIIIIIIt e o r . a ¬ re infatti al fianco di Salvatore Francia, l'ex leader di Ordine Nuovo tuttora latitante, in una foto scattata nell'estate del 1970 al Forte Frejus, in quello che doveva più tardi diventare più noto con il nome di forte «Sigfried». Al momento dell'arresto di Salvatore Francia, nell'estate del 1972, per la partecipazione al campo paramilitare di Pramand, era stato denunciato anche Giancarlo Cartocci. Gli interrogatori dei nove arrestati si concluderanno con tutta probabilità entro la fine di agosto. Soltanto allora il giudice Violante potrà prendere in considerazione le istanze di libertà provvisoria presentate dai vari difensori. * L'auto di un dipendente de « La Stampa », Sergio Limonta, 50 anni, piazza Vittorio Veneto 13, è stata incendiata la scorsa notte da quattro giovani. La vettura, una « 127 », era posteggiata in corso Galileo Galilei, nei pressi della sede del giornale. Alcuni passanti, verso le 2,30 hanno visto una « 1500 » bianca, a bordo della quale erano quattro ragazzi, fermarsi nei pressi dell'utilitaria. Uno dei giovani ha forzato il deflettore e ha gettato all'interno due contenitori con solvente a cui ha dato fuoco. Sono accorsi i vigili del fuoco, gli agenti dell'ufficio politico. La vettura del Limonta è stata gravemente danneggiata. Sono in corso indagini per identificare i quattro, ^spiegabili, per ora, le cause del misterioso episodio. Giancarlo Cartocci

Luoghi citati: Francia, Livorno, Roma, Torino