L'indagine estesa in tutto il Paese di Fabrizio Carbone

L'indagine estesa in tutto il Paese L'indagine estesa in tutto il Paese (Segue dalla 1" pagina) dei carabinieri in servizio lungo tutto l'arco dell'Appennino. L'impressione è che il servizio antiterrorismo si aspetti nuovi attentati e cerchi di prevenirli. Si vagliano — dicevamo — le posizioni degli ex ordinovisti. Si sta facendo una mappa delle nuove sezioni di «Ordine nero» che portano i nomi di noti fascisti internazionali. La sezione «Pierre Drieu La Rochelle» (quella che ha rivendicato la strage) si rifa ad un francese collaborazionista dei nazisti, morto suicida nel '45. Poi ci sono quelle intestate a Celine, De Gobineau, Yukio Mishima (il giapponese che si uccise dal terrazzo della sua casa davanti alla folla), Brasillac e Codreanu iil fascista rumeno fondatore delle «Teste di ferro»). Sei sezioni in tutto, che dovrebbero trovarsi a Torino, Genova, Milano, Verona, Bologna e Roma. Il tutto lo si deduce dalla provenienza di venticinque persone che si riunirono dall'I al 3 marzo del '74 nell'albergo «Giada» di Cattolica, sulla riviera romagnola. Un vero vertice del terrorismo nero. iniiiiiniiiiiiiMiiiiiiNiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii A quella riunione partecipò Clemente Graziani, già condannato al processo di «Ordine nuovo» (novembre '73 a Roma) e già latitante. C'era la moglie di Elio Massagrande (vice di Graziani, fuggito in Grecia perché ricercato dalla magistratura per i collegamenti con «La rosa dei venti») e la moglie del tenente colonnello Amos Spiazzi (in carcere dal 13 gennaio per «La rosa dei venti»). Ma i nomi più «grossi» di questo vertice erano quelli di Salvatore Francia (latitante per sfuggire ai mandati di cattura della magistratura di Torino e Bologna) e Carlo Fumagalli, capobanda delle Sam-Mar (ora ir, carcere). L'annuncio di prossimi attentati ha già fatto scattare i servizi di sicurezza. Bisogna dare credito al «delirio» di chi annuncia duecento morti per vendicare i due missini misteriosamente uccisi a Padova? E all'annuncio di un attentato al Milano-Bari per il 10 agosto prossimo? L'ispettorato antiterrorismo è d'accordo con magistratura e forze dell'ordine per aumentare la vigilanza e cercare di prevenire queste «profezie». II perpetrarsi di attentati ai treni preoccupa il sindacato ferrovieri della Cgil, che questa sera in una dichiarazione del segretario nazionale. Valentinuzzi, chiedono «una severissima inchiesta per accertare responsabilità di chi ha evidentemente aiutato le bande dei terroristi fascisti ad attuare i propri disegni criminosi». I ferrovieri dicono che sono troppi gli indizi per far ritenere che «mani esperte» hanno minato la strada ferrata in varie occasioni, piazzando gli ordigni — per esempio — in punti intermedi tra due zone di blocco o arrivando alle reti ferroviarie in zone im pervie. Questo il quadro di oggi, da Roma. Alle 21 una telefonata anonima è arrivata ad un giornale delia sera: «Andate alla stazione Termini, in una cabina telefonica c'è un messaggio per voi». Pochi istanti dopo sono arrivati sul posto polizia e carabinieri, ma il foglio, annunciato, non è stato trovato. Pochi minuti dopo altra telefonata anonima che annunciava una bomba al cinema Ariston. Qui i risultati hanno dato esito negativo. Fabrizio Carbone