Chi sono i fanatici di "Ordine nero" di Fabrizio Carbone

Chi sono i fanatici di "Ordine nero" Chi sono i fanatici di "Ordine nero" (Nostro servizio particolare) Roma, 5 agosto. «Ordine nuovo» fu riconosciuto alla fine del '73 responsabile di aver riorganizzato il disciolto partito fascista. Il tribunale condannò 30 persone fra cui Clemente Graziani fuggito in Svizzera, Elio Massagrande (proprietario dì un aereo adattato al lancio di paracadutisti) e Giancarlo Cartocci, arrestato durante le nuove indagini aperte dal giudice Occorsio. Il movimento fu sciolto con decreto del Consiglio dei ministri. E' da questo momento che nasce «Ordine nero». Gli aderenti sono gli stessi e proclamano d'1 battersi fino alla vittoria della «rivoluzione nazionale». I loro proclami escono sul giornale Anno zero (che finora ha stampato tre numeri; l'ultimo porta la data del 25 maggio '74), direttore responsabile Salvatore Francia (latitante), autorizzato dal tribunale di Roma (numero 15.433 del 25 marzo '74) e sequestrato dalla magistratura. i.Ordine nero» passa alle annunciate «azioni contro la società borghese», rivendicando attentati «dimostrativi» ai treni in Abruzzo e Toscana. A marzo dì quest'anno firma un attentato contro il Corriere della Sera, contro la federazione del psi di Lecco e all'esattoria civica di Milano. In un messaggio trovato a Trieste rivendica la responsabilità della strage di Brescia. I suoi messaggi sono di solito seguiti dalla dicitura «Ordine nero - Anno zero». L'organizzazione («più forte dell'Oas francese» come scrivono sul loro foglio) si allarga e sembra oggi conglobare anche il gruppo di Giancarlo Rognoni, latitante, de «La fenice». E' il movimento fascista che aveva organizzato l'attentato al treno Torino-Roma del 7 aprile '73. Prima della strage di Brescia, Silvio Ferrari, il giovane saltato in aria con la sua moto era in possesso di una copia di Anno zero. Il 17 giugno di quest'anno arrivano all'agenzia Ansa di Milano tre messaggi scritti a macchina e firmati da «Ordine nero Sam (Squadre d'azione Mussolini) - Anno zero ■ Mar • Potere nero». Insieme si definiscono «Unione nuclei rivoluzionari armati triveneti». Il tono dei messaggi è chiaro. Nel primo vengono «condannati a morte» i magistrati Arcai (Brescia), Fais e Tamburino (Padova) e Stitz (Treviso), David Roggero, «ebreo», l'avvocato di Verona, Umberto De Luca, il medico di Ortonovo, Gianpaolo Porta Casucci (reo di aver tradito la «Rosa dei venti»), Roberto Cavallaro, «traditore e informatore», l'insegnante di Vittorio Veneto Guido Lorenzon (accusatore di Freda e Ventura). Il messaggio terminava: «Le condanne saranno eseguite appena si presenti l'occasione propizia». Il secondo messaggio dice: «Brescia è stata la prima tappa di una lotta resa ormai improrogabile per trasformare questa nazione marcia in uno Stato degno di rispetto» e afferma che in questo modo ì «camerati» Giancarlo Esposti (morto a Pian del Rascino dopo aver ferito due carabinieri) e Silvio Ferrari (saltato in aria mentre trasportava tritolo sulla sua moto, a Brescia) saranno «vendicati», e prosegue: «La rivolta degli eterni guerrieri (tutto scritto in maiuscolo) spazzerà via gli sgherri, i comunisti e i loro fiancheggiatori, le toghe rosse, i giornalisti asserviti e i traditori». Nel terzo messaggio, indirizzato alle forze armate, c'è l'invito a «ripulire l'Italia dal fetore comunista» e a riscattare l'onore in un «nuovo ordine» in cui troveranno il prestigio il rispetto e la dignità. Ora questo gruppo si attribuisce la strage sul treno Roma-Monaco come «vendetta» contro la morte dei «camerati». Dietro a questo drappello di persone deliranti c'è la mano dei mandanti, di chi protegge la loro latitanza, di chi paga perché si uccidano persone innocenti. «Ordine nero» è solo la banda dei sicari. Fabrizio Carbone