Imbattibili Nastase e Panatta

Imbattibili Nastase e Panatta Davis, Italia e Romania in parità dopo la prima giornata Imbattibili Nastase e Panatta A Mestre nessuna sorpresa - Il romeno supera Barazzutti per 9-7, 6-0, 6-1, in un incontro avvincente solo nel primo set Adriano in gran forma sconfigge il baffuto Tiriac per 6-1, 6-5, 6-2 - Oggi è in programma il doppio - Tv dalle ore 15,15 (Dal nostro inviato speciale) Mestre, 2 agosto. Barazzutti fa un primo set da campione, però lo perde, e allora — dimenticandosi che tutti lo considerano uno che non si arrende mai — comincia a vagare per 11 campo come un fantasma, ciondolando la testa e rimproverandosi da solo: e Nastase, deciso a farla finita in fretta per non arrostire al sole, nella seconda partita lo lascia a zero a nella terza gli concede soltanto un game. Ma Barazzutti, almeno, un set come si deve lo fa: Tiriac. Invece, si lascia battere da Panatta quasi senza opporre resistenza e quando gli chiedono come mai non abbia tirato fuori neppure uno dei suoi numeri da » corrida », allarga le braccia e risponde che lui è qui a Mestre per caso, e che se ne sarebbe rimasto molto volentieri a Boston, all'aria condizionata. La prima giornata, insomma, finisce in parità, secondo copione: un copione seguito in modo talmente fedele che entrambi gli incontri si concludono al terzo set, quasi tra gli sbadigli, perché a parte quella prima partita di Barazzutti non c'è stata lotta. Le ultime Immagini di questa giornata iniziale della Davis sono significative: Tiriac, un « orso » diventato improvvisamente mansueto (anche troppo, dicono i maligni), insiste perché un punto contestato venga attribuito a Panatta, poi regala palesemente al suo avversario gli ultimi due - quindici » della partita. Proprio lui, che se potesse barerebbe sul punteggio anche sul match-ball. Perché? Per calcolo, probabilmente: non crediamo che la sua amicizia con Panatta ed II suo odio per Nastase possano aver avuto un peso nell'andamento di questo strano match, anche se c'è chi afferma il contrario. Con Civici in campo, la Romania sarebbe partita da « meno due » ed una eventuale sconfitta di Nastase contro Panatta avrebbe compromesso tutto. Tiriac, invece, contro Barazzutti non ha perso in partenza, è un match tutto da giocare (ammesso che il Tiriac vero, è ovvio, non sia quello di oggi). Al « numero due » romeno nessuno chiedeva di battere Panatta e Tiriac ha considerato l'Incontro come una semplice formalità: si è impegnato, questo sì. Ma non alla morte come il solito. Perché buttar via energie che gli saranno certamente utili nel match contro Barazzutti? Sarà quella la partita, eventualmente, da trasformare in corrida. Sotto un sole così, a trentacinque anni bisogna misurare gli sforzi col bilancino del farmacista e Tiriac lo ha capito subito, ancor prima di entrare in campo. Ciò che più ha sorpreso, però, è stata la resa di Barazzutti. La colpa non può essere del caldo, che, vista l'età di Corrado e la sua struttura fisica, doveva essergli alleato, non nemico. E la colpa non è neanche tutta di Nastase, perché se è vero che II romeno è nettamente più forte di lui — ma questo già lo si sapeva —, è altrettanto vero che oggi il grande llle non era al massimo della condizione. Subito dopo l'incontro, ha detto, scuotendo la testa: - Ho vinto, e va bene. Ma se si andava avanti ancora un po', sarei morto sul campo. Ero quasi "cotto", verso la line. Meno male che Corrado non se n'è accorto. Si vede che so fingere bene ». Barazzutti invece si è giustificato così: «Se andavo all'attacco m'Infilava con I suol passanti, se stavo In difesa andava a rete lui ed erano guai. Se avessi vinto il primo set avrei cominciato II secondo con uno spirito diverso. Invece ho perso la fiducia, ho capito che non ce l'avrei più fatta. E mi sono lasciato andare ». Proprio qui sta il grave: perché se Barazzutti non poteva vincere, poteva almeno stancare Nastase, costringerlo a soffrire di più. E invece non ha fatto neppure questo. Ed ecco, in sintesi, la crona- ca dei due incontri. Barazzutti è teso, nervoso: inizia subito con un doppio fallo e si fa togliere il servizio per due volte consecutive. Tre a zero per Nastase, che forse comincia a pensare che se la sbrigherà in fretta. Ma lo pensa troppo presto e comincia a cercare il punto « difficile »: non gli basta vincere, vuole a tutti i costi anche lo spettacolo, però non è molto in vena, mentre Barazzutti si toglie la paura di dosso e correndo come un matto recupera palle impossibili. Purtroppo il suo servizio lascia molto a desiderare ed il romeno incamera punti con risposte imprendibili. Nastase, chissà perché, insiste però sulla smorzata ed è un errore, perché Corrado non si fa mai sorprendere. L'azzurro agguanta il romeno sul 5 pari, poi fa il sesto punto ma Nastase lo raggiunge. Ancora Corrado in vantaggio (7 a 6), ma a questo punto il grande llie decide di concentrarsi di più e per Barazzutti è finita. Nove a sette in un'ora e sei minuti. L'azzurro scuote la testa ed impreca, Gardini cerca di rincuorarlo ma non vi riesce, perché Corrado ripete che è tutto inutile, che l'Incontro è perso, che insistere non serve. Il secondo set finisce 6 a 0 in soli 23 minuti, il terzo 6 a 1 in 26. Nastase fa ciò che vuole, davanti a lui ormai c'è soltanto l'ombra di Barazzutti. E Bertolucci, non molto soddisfatto di avergli dovuto lasciare il posto, commenta: « Nastase ha giocato troppo corto, segno che non è molto in forma: domenica Panatta lo fa fuori In tre set, credete a me. Non capisco proprio perché Corrado, dopo una prima partita così bella, si sia fermato di colpo ». Era successa la stessa cosa a Bertolucci contro Borg, ma Paolo forse se n'è dimenticato. Poi tocca a Panatta e Tiriac. Il romeno (un cespuglio al posto dei capelli, basette Incredibili e baffoni alla tartara) sembra subito vecchio e stanco: Panatta gioca bene, Tiriac subisce e va sotto 5 a 1. Poi protesta per un suo « ace » dato fuori ed ottiene due palle. Sarebbe stato il 5 a 2 ed invece è il 6-1, ma per Tiriac forse è la stessa cosa, perché ogni tanto fa una smorfia come per dire: -Speriamo che finisca presto». Panatta azzecca un mucchio di passanti, eppure Tiriac va spesso a rete, dando l'impressione che il suo maggior desiderio sia proprio quello di non trascinarla troppo per le lunghe. Nel secondo set conquista tre games, più per gli errori di Panatta che per meriti suoi, il terzo si conclude sul 6 a 2 senza che l'italiano debba sforzare al massimo. Insomma, una mezza delusione, anche se l'azzurro — che oggi si è allenato in partita, più che giocare — ha dimostrato di essere in un grado di forma più che dignitoso. Le sue quotazioni, per II match con Nastase, sono in salita. Domani, il doppio. Nastase e Tiriac non si parlano ed evitano persino di guardarsi in faccia, però quando giocano fianco a fianco sono difficilmente battiblli: forse perché cercano di superarsi I'un l'altro, facendo una gara nella gara. Panatta e Bertolucci hanno fatto grossi progressi e non sono battuti in partenza, anche perché hanno raggiunto un ottimo affiatamento. Però le loro probabilità di vittoria sono al massimo il 35 per cento, è inutile illudersi. Comunque vada, il doppio non sarà decisivo: perché Barazzutti potrebbe battere Tiriac, ma potrebbe anche essere sconfitto, In quanto il romeno riserva tutti i suoi numeri da ■ clown » proprio per domenica; e Panatta, contro un Nastase all'80 per cento, potrebbe anche farcela. Insomma, a Mestre si è cominciato In sordina, ma si aspetta un finale di acuti. E Panatta ha una gran voglia di fare l'acuto più forte. Maurizio Caravella Risultati di ieri: Nastase b. Barazzutti 9-7, 6-0, 6-1; Panatta b. Tiriac 6-1, 6-3, 6-2. Programma di oggi: ore 15,15 Panatta-Bertolucci contro NastaseTiriac. Il match sarà trasmesso in diretta per televisione sul secondo canale. Mestre. Vittorie senza molti affanni per Panatta e Nastase nella prima giornata di Italia-Romania (Telefoto Cameraphoto)

Luoghi citati: Boston, Italia, Mestre, Romania