Allarme: casse di uranio cadute da due vagoni dopo uno scontro

Allarme: casse di uranio cadute da due vagoni dopo uno scontro Isolato lo scalo ferroviario romano di Fidene al Salario Allarme: casse di uranio cadute da due vagoni dopo uno scontro I contenitori blindati non si sono aperti, ma c'è stato un sensibile aumento delle radiazioni - L'incidente è stato causato dalla motrice di un merci - Il materiale radioattivo era diretto a Latina (Dalla redazione romana) Roma, 2 agosto. Due vagoni che trasportavano uranio destinato alla centrale elettronucleare di Latina sono rimasti coinvolti, ieri, in un incidente ferroviario nei pressi della stazione di Fidene al Salario. L'incidente si è verificato durante una manovra all'interno dello scalo. I vagoni sono stati urtati dalla motrice di un merci in manovra: le porte dei carri si sono aperte e alcune cassette blindate contenenti uranio sono cadute a terra. Pochi minuti dopo una squadra di vigili del fuoco, specializzata in questi interventi era già sul posto: la zona veniva immediatamente isolata e il traffico ferroviario sospeso. I contatori «Geiger» rivelavano comunque che la radioattività era nei limiti della norma e confermavano che le cassette avevano sopportato l'urto senza danni. Una nuova perizia compita questa mattina dai vigili del fuoco e dai tecnici del Cnen e dell'Enel, accertava però che i valori di radioattività ambientale apparivano superiori a quelli di ieri. Per tale motivo è stato deciso di far partire al più presto il convoglio per Latina e di organizzare precauzionalmente un servizio di vigilanza a distanza. La commissione di tecnici che ha accertato l'aumento della radioattività era presieduta dal vicecomandante dei vigili del fuoco ing. Pastorelli e dall'ing. Rosati dell'ispettorato generale per il Lazio. Ne facevano parte anche esperti del Cnen e della centrale termonucleare di Latina. Sembra però certo che i limiti di sicurezza non sono stati ancora superati. L'uranio contenuto nei due vagoni proviene dall'Inghilterra ed è allo stato naturale, già confezionato in barre e pronto per essere immesso nel reattore. Materiali di que- sto genere emettono radiazioni in misura piuttosto modesta. Ben diversa sarebbe stata invece la situazione qualora si fosse trattato di uranio arricchito o di scorie di uranio già utilizzato. Ma in tal caso il trasporto sarebbe avvenuto con accorgimenti particolari, secondo norme di sicurezza rigorosissime e grazie alle quali fino ad oggi non è mai avvenuto alcun incidente.

Persone citate: Geiger, Pastorelli, Rosati

Luoghi citati: Inghilterra, Latina, Lazio, Roma