Preso a Milano un altro bandito della "notte di sangue" in Liguria

Preso a Milano un altro bandito della "notte di sangue" in Liguria Da una pattuglia di vigili durante un controllo Preso a Milano un altro bandito della "notte di sangue" in Liguria E' Gaetano Buongiorno, il presunto assassino - In serata è stato trasferito a Savona a disposizione del magistrato - Ricercato un terzo complice: un salernitano di 36 anni - La banda era legata a elementi della malavita marsigliese capeggiati da un certo "Francois"? (Dal nostro inviato speciale) Savona, 1 agosto. Gaetano Buongiorno, 25 anni, nato ad Agrigento e residente a Cesano Maderno, presunto assassino di Filippo Russo e Franco Cavazzuti, è stato arrestato. Una pattuglia di vigili urbani l'ha fermato per caso durante un controllo a Milano in via Bagarotti, nel quartiere degli Olmi. Questa sera il dottor G. B. Bianchi, dirigente la squadra mobile di Savona, si è recato a Milano, l'ha prelevato e portato nel carcere savonese di Sant'Agostino. Domani il Buongiorno sarà interrogato dal magistrato. Nella stessa casa di pena si trova già, sin dalla notte di sabato scorso, un quasi omonimo del killer, Gaetano Bongiorno, 31 anni, bloccato subi. to dopo l'uccisione di Franco Cavazzuti, a Finale Ligure. Oltre a questi due, si conosce il nome di un terzo componente la «squadra della morte»: Vittorio Santaniello, 36 anni, nato in provincia di Salerno e residente a Milano. Questi tre nomi sono contenuti nel rapporto che il capitano Martis, dei carabinieri di Albenga, aveva inoltrato, ieri, al sostituto procuratore generale. Il magistrato si apprestava a formalizzare l'inchiesta trasmettendola al giudice istruttore, dottor Vincenzo Ferro, emettendo nella giornata di domani i tre ordini di cattura. L'improvvisa svolta di Milano ha però determinato un acceleramento della pratica e, come s'è detto, l'ordine di cattura relativo al Buongiorno è stato firmato questa sera. Contrariamente a quanto si era creduto in un primo tempo, il presunto killer di Filippo Russo e Franco Cavazzuti non sarebbe dunque il Santaniello, ma il Buongiorno catturato a Milano. Questa, almeno, è l'ipotesi avanzata nel rapporto dei carabinieri. Il Buongiorno (che pare legato da parentela con l'omonimo già in carcere) sarebbe stato identificato quale autore del duplice omicidio di Ceriale e Finale Ligure dai testimoni ai due episodi, in base alle foto segnaletiche. Di questi tre (che verranno incriminati per concorso in omicidio volontario, associazione per delinquere, danneggiamento e porto abusivo d'armi da fuoco) il Bongiorno bloccato a Finale risulterebbe incensurato, ma il suo omonimo sarebbe già noto per rapine, estorsioni e sfruttamento della prostituzione. Vittorio Santaniello, infine, nel dicembre 1973 era stato condannato per furto a un grossista di maglierie di Asti, Aldo Maccagno, ed evidentemente deve aver fruito di qualche riduzione di pena, visto che poteva circolare liberamente anziché trovarsi ancora in qualche penitenziario. Adesso, per chiudere la vicenda della notte di sangue, manca il nome del quarto componente il gruppetto di assassini e l'identità del mandante. E' su queste piste che lavorano polizia e carabinieri. Per ciò che concerne l'ultimo bandito, la sua identità sarebbe ormai stata accertata dagli inquirenti che la mantengono però segreta. Sarebbe comunque un pregiudicato giunto in Riviera, come i complici, dalla zona milanese dove è accentrata l'organizzazione di italo-francesi che taglieggia i gestori di locali notturni dominando, al tempo stesso, il mondo della prostituzione. La «notte di sangue», in sostanza, non è stata organizzata dalla malavita rivierasca, ma da quella milanese e torinese; la conferma è data dal fatto che da un paio di giorni i servizi Criminalpol di Genova, Torino e Milano starebbero effettuando un massiccio controllo dei pregiudicati attualmente in Riviera ed in particolar modo dei locali notturni. Mentre si dà la caccia al Santaniello e al quarto bandito, non si trascura la pista per arrivare al mandante del delitto di sabato notte. Ormai è certo che si tratta di un «pezzo da novanta» del «racket» dei locali notturni, e in qualche ambiente comincia a circolare un nome di battesimo, «Francois», il che, se ce ne fosse ancora bisogna, consolida l'ipotesi che la chiave per risolvere completamente questo feroce episodio è da ricercarsi negli ambienti della malavita marsigliese, composta anche da italo-francesi, che da qualche tempo si è trasferita in Italia. Vittorio Preve Gaetano Bongiorno, italolibico, il primo bandito arrestato qualche giorno fa