Mennea ha vinto alla grande

Mennea ha vinto alla grande Buone notizie dagli assoluti di atletica leggera a Roma Mennea ha vinto alla grande Ha vinto con grinta i 200 in 20"35 - Eguagliati i primati italiani femminili del giavellotto, 100 ostacoli e 200 - Del Forno e Ferrari a quota 2,17 nel salto in alto (Dal nostro inviato speciale) Roma, 31 luglio. Mennea sempre meglio. E' davvero tornato grande, in una misura ampiamente dimostrabile dalla vittoria ottenuta stasera sui 200 metri e dal tempo segnato, 20"A (per la precisione 20"35, senza l'arrotondamento che in tal caso va a danno dell'atleta). Con questa corsa vincente nei campionati assoluti all'Olimpico ' Pleretto » ha conquistato solo una maglia di campione d'Italia, ma l'obiettivo centrato vale moralmente assai di più, per lui e pure per la nostra atletica che ha ritrovato il Mennea forte e sicuro delle Universiadi di Mosca e delle Olimpiadi di Monaco. Un asso davvero prezioso da rimettere nel mazzo non troppo abbondante delle nostre carte vincenti. Una gara perfetta, cominciata con una partenza più che tempista e che a metà della curva aveva già anticipato il verdetto finale: Mennea era nettamente In testa, ben davanti al temuto Benedetti. Sul rettilineo d'arrivo Pietro insisteva con rabbia, mettendo anche qualche dose di polemica nel suo sprint, picchiava sul tartan con un'energia che dice tutto sulla sua completa guarigione fisica. E sul filo di lana pure Oliosl, anche lui dell'Alco Rieti, precedeva Benedetti mentre Mennea continuava la sua corsa per andare a raccogliere merltatisslml applausi che non sentiva da tempo, Tutto come si sperava e magari meglio. Adesso la nostra « treccia del Sud », l'Anastasi dell'atletica, può proseguire con decisione il suo lavoro assieme al trainer Vittori per mettere In costruzione una medaglia (magari d'oro) ai prossimi europei. Da notare che due ore prima della finale sui 200 metri Mennea aveva corso e vinto anche una batteria dei 100 in 10"46. Tra gli altri campioni della glor- ! nata da segnalare II sempre regolare Del Forno, primo in un'interessantissima gara di salto in alto, conclusa a pari quota con Ferrari a 2 metri e 17. Il gruppetto dei giovani talenti di questa specialità (oltre a Ferrari, Bergamo, Bianchi e Nonlno) ha dato non pochi stimoli al campione, tenendogli testa fino a 2,14, con bella autorità. Assai più agevole Invece il successo di Franco Fava sui 3 mila siepi, dove il primatista italiano non ha davvero avuto bisogno di forzare il passo per staccare abbondantemente tutto il gruppo del rivali. Un particolare piacevole e statisticamente curioso arriva dal settore femminile. Grazie alle ragazze ci sono stati infatti ben tre primati italiani eguagliati. Nel giavellotto, dove Giuliana Amici ha vinto con 53,18 pareggiando esattamente la misura-record da lei stabilita due anni fa. Nei 100 metri ad ostacoli, conclusi con due atlete sulla stessa linea, con il medesimo tempo di 13"7 (il fotofinish ha poi classificato la Ongar prima e la Battaglia secon¬ da). Nei 200 metri, infine. Laura Nappi ha preceduto Cecilia Molinari, pareggiando il suo primato nazionale con il tempo di 23"7. Questi campionati assoluti non mancano certo di particolari curiosi, che si prestano ad interpretazioni Ironiche. Per esempio, mentre da una parte ci sono gruppi di giovani in ascesa f« Non abbiamo mai avuto tanti rincalzi così in gamba », dice polemico il presidente Nebiolo), ecco dall'altra una Imprevista ricomparsa di vecchi nomi, se non proprio vecchie glo- rie. Come Abdon Pamlch, ormai quarantenne, che domani sarà al via dei 20 km di marcia. Dieci anni fa Pamich vinse la medaglia d'oro alle Olimpiadi e fra i tanti articoli che i giornalisti italiani gli dedicarono ce ne fu uno dal titolo romantico: • Un sogno regalato a Tamara »: quella Tamara è la figlia del campione allora bimbetta, che oggi fa la valletta in tribuna d'onore all'Olimpico e per la forza del confronto fa sembrare ancora più anziano il suo famoso papà. Altri atleti della linea « matusa » hanno caratterizzato ieri la gara del giavellotto, vinta dal trentaduenne Rodeghiero (e tra I battuti c'era il trentaseienne Bonaiuto). Prendendo lo spunto da questi casi di longevità atletica, qualcuno ha pensato subito di rispolverare altri ex-campioni. Uno potrebbe essere Ottoz, che qui fa il giornalista: Eddy ha appena compiuto trent'anni, è padre di tre figli, ma a detta di molti — a cominciare da sua moglie — potrebbe tornare a saltare gli ostacoli Invece di selezionare erbe alpine per produrre il suo ' genepy ». In parallelo con gli assoluti, si continua a parlare degli imminenti campionati europei. Per curare al meglio I dettagli organizzativi, la Fidai ha trasferito i suoi uffici a due passi dallo stadio Olimpico, rimodernando elegantemente I locali di un'antica accademia di musica, dove sono stati trovati anche vecchi strumenti dei tempi della nonna (Nebiolo aveva messo gli occhi su una pianola, ma poi ne ha perso le tracce). Qui è arrivata in questi giorni una notizia importante: quasi certamente gli europei segneranno l'esordio delle telecronache a colori alla tv Italiana. Antonio Tavarozzi

Luoghi citati: Bergamo, Italia, Monaco, Mosca, Rieti, Roma