Calabria: ricco possidente rapito i banditi chiedono mezzo miliardo

Calabria: ricco possidente rapito i banditi chiedono mezzo miliardo Nelle campagne di San Pietro Caridà vicino a Reggio Calabria: ricco possidente rapito i banditi chiedono mezzo miliardo Bloccato in auto e portato sulla montagna - Gli autori del sequestro hanno telefonato - La madre: "Se vendiamo tutto possiamo disporre di 50 milioni" (Nostro servizio particolare) Reggio Calabria, 29 luglio. (r. s.) I banditi hanno chiesto un riscatto di mezzo miliardo di lire per il possidente Pietro Gregorio Care, 40 anni, rapito nelle campagne di San Pietro di Caridà. La richiesta è pervenuta, per telefono, ad un fratello del sequestrato, il ragionier Giuseppe Care, che abita a Catanzaro. Il fratello del rapito, che si è subito messo in contatto con i carabinieri, ha però smentito di aver ricevuto la richiesta. Si ha però l'impressione che la famiglia del Care cerchi di tener nascoste le trattative per affrettare il rilascio. I Care che abitano una villa nel mezzo alla campagna, dove è avvenuto il rapimento, hanno tuttavia fatto sa¬ vCpdtSrzsnmlutt pere che la cifra che si dice sia stata richiesta supera ogni loro possibilità: « Se vendessimo ogni nostro avere — ha commentato la madre di Pietro Gregorio Care, Margherita Cavallaro, 81 anni — a stento potremmo mettere assieme 50 milioni ». La gente del luogo, tuttavia, valuta il patrimonio dei Care sui quattro miliardi: posseggono infatti vasti poderi a Laureana, a San Pietro di Caridà ed a Serrata. Si dice che abbiano dei terreni in provincia di Catanzaro e sono titolari di tre stabilimenti per la produzione dell'olio e di un allevamento di bestiame in località Fagitello. Pietro Gregorio Care era un uomo prudente. Raramente si allontanava dalla fattoria di San Pietro. Quando | doveva recarsi fuori rientrava sempre prima che facesse notte. Così è stato anche venerdì scorso. Quando è stato a poche centinaia di metri da casa, in una curva a gomito, ha trovato la strada sbarrata da una vettura. Quattro banditi gli sono balzati addosso. Per costringerlo a seguirli i malviventi hanno anche sparato alcuni colpi in aria. Alla scena ha assistito un ragazzino, che poi ha dato l'allarme. Il sequestro del Care è il ventottesimo avvenuto in Calabria dal 1962. Segue ad appena due mesi quello del possidente Antonio Scibilla per il quale è stato chiesto un miliardo. Scibilla, qualche settimana fa ha scritto ad un giornale una lettera in cui afferma che i congiunti non vogliono pagare.

Persone citate: Laureana, Margherita Cavallaro, Pietro Gregorio

Luoghi citati: Calabria, Catanzaro, Fagitello, Reggio Calabria, San Pietro Di Caridà