A Milano ignoravano la sua "doppia vita"
A Milano ignoravano la sua "doppia vita" L'unico arrestato in Liguria A Milano ignoravano la sua "doppia vita" (Nostro servizio particolare) Milano, 27 luglio. (o. r.) Gaetano Bongiorno, di 31 anni, nato in Libia, bloccato a bordo dell'auto usata dagli assassini di Filippo Russo e Franco Cavazzuti, non ha precedenti penali. In questura, dicono di avere « totalmente ignorato, fino a stamane, la sua esistenza »; nel palazzo dove con la famiglia abitava, al numero 2 di via Miglioretti, all'estrema periferia di Milano, ad Affori, i conoscenti, apprendendo quanto è successo in Riviera, sono rimasti di « stucco ». « Mi sembra impossibile, una persona così gentile, riservata, gran lavoratore, sia lui sia la moglie»: è il commento più frequente. In realtà, questo è un punto abbastanza misterioso: i coinquilini raccontano che vedevano il Bongiorno uscire la mattina e rientrare verso sera, e che faceva il gruista in una vicina impresa. Dalle prime indagini, invece, è risultato che l'uomo non svolgeva alcun lavoro. Dove e come trascorreva le giornate osservando scrupolosamente gli orari di un operaio? La moglie, Gina Garati, venticinque anni, fa la cameriera in una trattoria, con compiti di cuoca, lavora nel locale anche Cleres Zobbi, madre del Bongiorno. Interrogata stamane in questura, la donna, che è vedova da tempo ed abita in via Vincenzo da Seregno 19, ha affermato di ignorare totalmente qualsiasi presunta «seconda vita» del figlio; ha precisato di non vederlo da una quindicina di giorni. Da un paio di settimane, infatti, i coniugi Bongiorno, insieme con la loro bambina. Patrizia, di otto anni, si trovavano in villeggiatura in un centro vicino a Cattolica. Di solito, la Zobbi si recava a trovare il figlio ogni domenica: « Una famiglia tranquilla, trascorrevano il pomeriggio al parco, o al cinema, o andavano tutti a pranzo fuori, con l'auto ». Possiedono una vettura di media cilindrata, acquistata — pare — a rate. Durante la settimana la bambina rimaneva la mattina a scuola e di pomeriggio al doposcuola. « Stava volentieri, era abituata », dicono i vicini. Da circa sei anni i Bongiorno si erano stabiliti in via Miglioretti 2 — un complesso di quattro edifici di dieci piani ciascuno — e fin da allora la piccola era per tutta la giornata ospite di un asilo. L'appartamento in cui abitano è al primo piano della scala C: due camere e servizi moderni, puliti — i caseggiati hanno nove anni di vita — l'affitto è di 45 mila lire mensili.
Persone citate: Bongiorno, Cleres Zobbi, Filippo Russo, Franco Cavazzuti, Gaetano Bongiorno, Gina Garati
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