Nominati entro l'anno i primi 4 "quartieri"

Nominati entro l'anno i primi 4 "quartieri" Nominati entro l'anno i primi 4 "quartieri" Il regolamento approvato ieri all'alba con 35 sì (de, psi, psdi, pri, mrd) e 29 no (pei, pli, msi) In novembre potranno nascere a Torino i primi quattro consigli di quartiere. E per la prima volta in una grande città italiana, nasceranno in seguito a elezioni dirette, con la partecipazione di elettori dal 18 anni In poi. Questo grazie all'approvazione del regolamento per l'istituzione e l'attività degli organi decentrati, avvenuta alle 3 di ieri mattina in Consiglio comunale. La votazione, 35 si e 29 no, concludeva l'animato dibattito durato due sere, con una ventina di interventi sulla relazione dell'assessore Valente, e chiusura del sindaco Picco: « Il nostro lavoro non termina qui, proseguirà con la predisposizione dell'apparato burocratico e delle strutture. Tra fine ottobre e inizio novembre mi auguro che si abbia la regolamentazione elettorale. I primi consigli di quartiere potrebbero nascere a metà novembre ». Hanno votato a favore del decentramento i partiti del centrosinistra (de, psi, psdi, pri, mrd), compatti nonostante qualche incertezza del psi e del psdi, per motivi diversi. Contrari poi, pli e msi. In prima sera si pensava che il pli avrebbe potuto votare a favore, e 11 pel astenersi, se la glnuta avesse accolto in massima parte 1 21 emendamenti complessivamente proposti dal due gruppi. Ma la maggioranza ne accettava per intero soltanto due del pel e uno del pli, più altri due parzialmente. Tutti tecnici. L'opposizione aveva insistito soprattutto sull'attribuzione di poteri deliberanti anziché consultivi ai consigli di quartiere, ma il sindaco spiegava che ciò non è consentito dall'attuale assetto costituzionale. Molte polemiche anche per il quorum, che 1 comunisti respingevano. Come è noto perché le elezioni dei quartieri siano valide occorrerà la partecipazione del 50 per cento più uno degli aventi diritto. In caso contrario il consiglio di quartiere sarà composto da candidati eletti secondo le norme e da altrettanti membri nominati dal Consiglio comunale, proporzionalmente ai risultati elettorali delle ultime amministrative. Il responsabile degli enti locali della federazione del psi, Marziano Marzano ci ha dichiarato: « Credo che dobbiamo essere soddisfatti. Finalmente la parola "partecipazione" ha un riferimento concreto e preciso nella città di Torino. Le forze politiche hanno fatto la loro parte, pur con difformità di vedute. Tocca ora al cittadini, alle forze vive dei quartieri tradurre nella realtà questo nuovo strumento, insieme a noi ». Ci sono « alcuni punti non conformi alle posizioni originarie del psi », come il quorum, ma il documento votato a maggioranza dal Consiglio costituisce pur sempre « un passo avanti per far uscire la vita amministrativa della città dal chiuso della "sala rossa" ».

Persone citate: Marziano Marzano

Luoghi citati: Torino