A Grenoble l'Italia entra in semifinale di Carlo Filogamo

A Grenoble l'Italia entra in semifinale Ai "mondiali,, di sciabola A Grenoble l'Italia entra in semifinale La Collino nel fioretto si ferma ai quarti (Nostro servizio particolare) Grenoble, 22 luglio. Nella sesta giornata dei mondiali di scherma a Grenoble slamo passati dalla doccia fredda dell'eliminazione dell'ultima azzurra in lizza. Consolala Collino, nei quarti di finale del fioretto femminile, alla soddisfazione per l'autoritaria qualificazione dei nostri sciabolatori nel campionato a squadre. La dinamica torinese, 26 anni, professoressa di educazione fisica, ci aveva fatto ben sperare dopo le sue prestazioni nei tre turni eliminatori, in cui si erano invece arenate prima la tricolore Lorenzoni, indisposta, poi negli ottavi di finale la Cipriani e le giovani Carola Mangiarotti e Patrizia Cag I ioni. La Collino non aveva avuto molta fortuna nella formazione dei gironi a quattro, ma II suo debutto con la cecoslovacca Raczova, avversaria a lei ostica, battuta per 4-2, e la contemporanea affermazione della sovietica Sidorova sulla rumena Gyulai, sembrava le aprissero le porte della semifinale. Viceversa, nel successivo confronto con la rumena, la fiorettista del Club Scherma, dopo essersi portata in vantaggio per 3-1, incappava in una serie di decisioni perlomeno discutibili del presidente di giuria tedesco, il quale non riconosceva ripetutamente la sua precedenza di attacco. La Collino, innervosita, protestava, subiva una botta per essersi fermata a guardare il segnalatore elettrico, s'intestardiva in attacchi prolungati, e l'avversaria, rimontava e finiva per aggiudicarsi l'incontro per 4-3. Con il medesimo punteggio cedeva poi alla Sidorova, pur avendo tentato una disperata rimonta, annullata dall'ultima parata e netta risposta della moscovita. L'ultima probabilità sorgeva quando la Raczova dava il colpo di grazia alla Gyulai, riprendendosi poi nello spareggio, ma la torinese, ormai scoraggiata, non sapeva fermarla e rimaneva sconfitta dalla cecoslovacca Poi, nella semifinale, sovietiche e ungheresi eliminavano tutte le avversarie. Anche nella sciabola tutto è andato secondo le previsioni, cosicché dal tabellone ad eliminazione diretta, dopo l'intera giornata di lotta, queste sono le quattro semlflnallste: Ungheria e Romania, Urss e Italia. I magiari, detentori del titolo mondiale, hanno dominato la Francia, impostasi in precedenza alla Polonia, imitati dai sovietici, che hanno liquidato le ambizioni dei promettenti cubani, qualificatisi a spese di tedeschi occidentali. Altrettanto agevole il cammino di Mario Aldo Montano e degli altri olimpionici Maffei e Rigoli, al fianco dei quali si sono alternati gli esordienti Tommaso Montano e il napoletano Marco Romano. Prima Olanda e Germania si sono arrese per 12-4 e 9-2, poi la stessa sorte è toccata alla Polonia, per 9-4, nonostante due vittorie del famoso Pawlowskl su Rigoli e su Tommaso Montano, ed altrettante sconfitte (5-4) del suo distratto cugino due volte iridato, di stretta misura, ad opera di Nowara e Bierkowski, mentre Maffei rimaneva imbattuto. In mattinata viene pure varato il torneo di spada Individuale (la finale mercoledì sera) con II concorso di 132 tiratori. Carlo Filogamo