Truffavano l'armatore per finanziare la destra?

Truffavano l'armatore per finanziare la destra? Prosegue l'inchiesta a Genova Truffavano l'armatore per finanziare la destra? (Nostro servizio particolare) Genova, 22 luglio. (g. b.) Il giudice istruttore Apruzzese è in attesa dei risultati della perizia affidata al professor Chiozza dell'istituto di medicina legale dell'università, sullo stato intellettuale dell'armatore novantenne Gaetano Barbagelata, disposta nel quadro dell'inchiesta sulla vicenda, che presenta, ancora molti lati oscuri, della società armatoriale del Barbagelata stesso. Un'inchiesta che si protrae dallo scorso anno e che potrebbe risevare grosse sorprese, soprattutto a proposito di vari assegni, per l'importo di alcune centinaia di milioni, riscossi indebitamente ed il cui ricavato sarebbe servito a finanziare movimenti estremisti di destra, tra cui il disciolto «Ordine nuovo». A questo riguardo va peraltro precisato che un dettagliato rapporto è stato trasmesso dalla procura della Repubblica di Genova alla magistratura romana. Secondo i primi risultati dell'istruttoria, l'armatore Barbagelata, proprietario di una società armatoriale con sede legale a Palermo e uffici a Genova, in salita S. Caterina, avrebbe consegnato le proprie azioni (tutti titoli al portatore, avvalendosi così di una facilitazione fiscale concessa dalla Regione Sicilia) ad un .gruppo di collaboratori affinché venisse eletto un nuovo consiglio di amministrazione che reggesse la società durante la sua malattia. Da questo consiglio, però, l'armatore sarebbe stato estromesso a favore di altre persone, tra cui l'ingegner Lorenzo Grondona. Del fatto venne a conoscenza un altro collaboratore del Barbagelata, il ragionier Domenico Meli, padre di quel Mauro Meli che, recentemente, ha deposto in favore di Giancarlo Rognoni al processo per l'attentato al direttissimo Torino-Roma. Vani i tentativi dell'anziano armatore di riavere indietro i suoi titoli azionari. Ma neppure il Meli, secondo una denuncia, sarebbe indenne da responsabilità, in quanto avrebbe riscosso gli assegni mancanti. Sia il Grondona sia il Meli peraltro, respingono ogni addebito, e sostengono di non avere com messo alcun atto men che le sale.

Persone citate: Apruzzese, Barbagelata, Chiozza, Domenico Meli, Gaetano Barbagelata, Giancarlo Rognoni, Lorenzo Grondona, Mauro Meli

Luoghi citati: Genova, Palermo, Roma, Sicilia, Torino