Spesso una grossa polizza sulla vita è la molla dei delitti più complicati di Giuseppe Alberti

Spesso una grossa polizza sulla vita è la molla dei delitti più complicati Spesso una grossa polizza sulla vita è la molla dei delitti più complicati Non soltanto nei "gialli" - Le compagnie assicuratrici tentano di cautelarsi: anche nell'omicidio di Salem forse hanno contribuito alle indagini Il delitto del tassista dimostra che anche nella realtà, qualche volta almeno, esistono quegli intrecci fra assicurazioni sulla vita ed omicidi che costituiscono la trovata di tanti « gialli ». Un classico del cinema americano, in originale « Doublé indemnity » (tradotto, chissà perché, nientemeno che col titolo di « La fiamma del peccato » anziché, letteralmente, in «Doppia indennità») raccontava la storia di una donna che, d'accordo con l'assicuratore diventato il suo amante, faceva uccidere il marito simulando un incidente ferroviario perché, per quel tipo di sinistro, la compagnia doveva pagare il doppio del normale. E' possibile che altri delitti del genere non siano stati scoperti anche se spesso è proprio l'esistenza di una forte, inconsueta polizza sulla vita a far scattare indagini particolarmente accurate (basti pensare al delitto FenaroliGhlani). Ma il sempre crescente diffondersi di questo genere di polizze, che in certi Paesi sono normali quanto, da noi, l'esser mutuati, elimina anche questo elemento di rischio. Le assicurazioni sulla persona hanno avuto nello scorso anno, in Italia, un incremento del 17,8 per cento e il giro di affari è stato di 386 miliardi di lire. A questo aumento, assai notevole, contribuisce anche il fatto che si diffondono, o meglio cominciano a diffondersi, delle polizze particolari, fatte per garantire il cre¬ iiiiiiinniiiiiiiii imiiiiiiiiiiiiimiii i i a e e i r o a , 8 è A , i o ¬ ditore (banca o istituto finanziario) di un prestito a lungo termine. In Germania, come nel caso del delitto di cui si occupa la cronaca, la pratica è diffusa per mutui immobiliari. Da noi invece sta prendendo piede in un'altra categoria di prestiti, quelli « personali » o garantiti con la cessione di un quinto dello stipendio. Qualcuno si chiederà se la polizza è valida in caso di omicidio. Questo rischio è sempre compreso (tranne in caso di guerra), salvo che, ovviamente, il beneficiario sia responsabile dell'assassinio. Secondo la legge italiana è valida anche in caso di suicidio, se stipulata almeno da due anni, per cui nei casi dubbi, quando cioè non è possibile stabilire con sicurezza se la morte è volontaria o dovuta a disgrazia (come in certi avvelenamenti da gas, ad esempio), la polizza è sempre operante. In materia di assicurazioni-vita potrà esser utile ricordare che anche con la riforma delle Imposte è rimasto invariato il trattamento fiscale. I « premi » pagati anno per anno alla compagnia possono esser detratti dal reddito e chi incassa il « capitale » dopo la morte non è tenuto a pagare imposte di successione. Attorno ai « grandi sinistri », come tali vanno intesi i furti, gli incendi dolosi, i naufragi di navi superassicurate e cosi via, si muovono anche organizzazioni specializzate nel prevenire questi reati e nel rintracciare le cose trafugate. In altre parole esi¬ iiuiiiiiuiiiiiiiiiiiiiiiuiiiiiiiiiuuuuuiiuiiiiiiiiii stono agenzie di investigazioni che ruotano nel mondo delle assicurazioni: basti pensare che la Pinkerton statunitense ha un movimento di affari di circa 70 milioni di dollari (49 miliardi di lire) l'anno. Il personale proviene per il più delle volte dalle file dell'FBI, polizia, ecc. E' quindi chiaro che una società assicuratrice che deve pagare un danno di parecchie centinaia di milioni di lire per una polizzavita si « preoccupi » che all'evento funesto non sia « interessato » chi dovrà beneficiare della somma assicurata. Non sono rarissimi, nella storia delle assicurazioni, casi di aerei precipitati per attentati di « eredi » che preventivamente avevano stipulato la polizza « volo » per la vittima designata; casi di automobili manomesse per provocare la morte del guidatore sulla cui incolumità era stata stipulata un'assicurazione. Per questi precedenti, spesso le compagnie si avvalgono di collaboratori che affiancano le autorità preposte alle indagini. E' prassi che vengano ricompensati anche gli Informatori occasionali, quando mettono le compagnie sulla buona traccia, per la scoperta di tali illeciti. Non è escluso che nella vicenda del tassista di Salem la polizia tedesca si sia avvalsa, all'Inizio degli accertamenti, di simili informatori, assoldati dalla compagnia assicuratrice. Giuseppe Alberti iiiiiiiiiiiiiiiiiuiiiiiuiiìiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii

Persone citate: Pinkerton

Luoghi citati: Germania, Italia, Salem