Atto di nascita dei quartieri trasmesso dalla tv, via cavo

Atto di nascita dei quartieri trasmesso dalla tv, via cavo Dalla sala rossa al cortile del Palazzo Atto di nascita dei quartieri trasmesso dalla tv, via cavo Interesse del pubblico - Stasera il voto sugli organi decentrati dell'amministrazione cittadina - Saranno eletti direttamente dai cittadini (18 anni in su) con sistema proporzionale corretto - Quali poteri avranno E' cominciato ieri sera in consiglio comunale il dibattito sul regolamento per l'istituzione e l'attività degli organi decentrati dell'amministrazione cittadina. L'atto di nascita dei « consigli di quartiere » sarà votato nella seduta di stasera. Delibera e regolamento erano già stati presentati 11 10 giugno all'assemblea, che aveva rinviato il tutto alla competente commissione. Da allora 1 testi erano stati esaminati e confrontati, tenendo conto delle opinioni dei partiti e dei comitati spontanei di quartiere. Anche se il Coordinamento aveva in un primo momento dichiarato la sua opposizione al progetto, protestando per 11 mancato « contorto dell'opinione della più larga base r~polare », nel corso di nuovi incontri sono state apportate alcune modifiche che hanno smussato gli angoli più acuti del contrasto. Ma è Inevitabile che vi siano ancora polemiche. Altri Comuni, com'è noto, hanno già adottato i Consigli di quartiere. Dice tuttavia l'assessore Valente: « Se è evidente che ogni comunità urbana ha sue caratteristiche socio-economiche, e pertanto i modelli di decentramento perseguiti non sono automaticamente riproducibili in altre sedi, riteniamo che quello che proponiamo per Torino sia il più avanzato nell'attuale quadro normativo, adattandosi al processo nato da un esteso movimento di base che ha coinvolto l'interesse delle forze politiche e dell'amministrazione ». L'elezione dei consigli di quartiere sarà diretta, da parte dei cittadini del territorio, dai 18 anni in su. Le zone urbane sono 27 e dovrebbero corrispondere ad altrettanti consigli, però i confronti sono avvenuti con oltre 35 comitati spontanei. Il sistema elettorale sarà proporzionale corretto: « Per dar spazio alle minoranze, scoraggiare gli accorpamenti, valorizzare i gruppi spontanei che non dispongono di apparati burocratici, e per non riportare nei consigli di quartiere la geografia politica del Consiglio comunale — spiega Valente — si è ritenuto opportuno limitare ad un massimo di tre quinti la presenza di maggioranza in ogni consiglio di quartiere, lasciando il resto, da suddividersi in modo proporzionale, alle minoranze ». I consigli di quartiere dovranno rappresentare le rispettive popolazioni. Tale rappresentatività mancherebbe se essi scaturissero dalla volontà di pochi: «Poiché i consigli sostituiscono, in molte funzloni, gli organi esecutivi comunali, non avrebbe senso che il Consiglio comunale, eletto a suffragio universale dalla stragrande maggioranza della popolazione, si facesse rappresentare e sostituire da organi espressioni di minoranze. Il "quorum" è stato adottato pertanto, non senza perplessità da parte dì alcuni, al fine dì incentivare la partecipazione, non di valutarne la consistenza». La perplessità è dei socialisti, mentre i comunisti sono contrari. X consigli di quartiere dureranno in carica 5 anni e si comporranno di 20, 25 o 30 membri secondo il numero degli abitanti (fino a 25 mila, fino a 30 mila e oltre), 1 quali eleggeranno a maggioranza assoluta un proprio presidente, che terrà i contatti con gli organi comunali, riferendo sui singoli problemi del quartiere. I candidati saranno elencati in una o più liste, l'elettore potrà esprimere fino a 3 preferenze in una stessa lista. L'elezione sarà valida solo se «nel quartiere abbia espresso il voto almeno il 50 per cento più uno degli aventi diritto» Se la percentuale non si raggiunge, il consiglio «sarà composto da candidati eletti secondo le norme e da altrettanti membri nominati dal Consiglio comunale proporzionalmente ai risultati elettorali delle ultime elezioni amministrative relative al quartiere». Durerà in carica 6 mesi, entro i quali si dovranno indire nuove elezioni. Al consiglio di quartiere spettane «poteri di iniziativa, funzioni consultive generali e particolari, e poteri di gestione su materie determinate». Le iniziative riguardano gli argomenti inerenti al quartiere; 11 diritto di consultazione si riferisce al bilancio annuale del Comune, ai piani pluriennali economici, alla programmazione, ai piani regolatori, ai criteri di gestione dei servizi. Il che significa che se nei quartieri c'è effettiva maturità democratica, l'amministrazione se ne avvantaggerà per il bene di tutti. E viceversa. Mentre scriviamo, la seduta è in corso. Sono iscritti a parlare Berardl, Cocozzello, Notaristefano e Vinciguerra Cdc), Carli e Secreto (psi), Ramella (psdi), Biffi Gentili (prl) e Dondona (mdr), Vindigni e Novelli (pei). La discussione si dovrebbe concludere stasera, come abbiamo detto, con le votazioni. La tribuna del pubblico è gremita, la «sala rossa» è illuminata a giorno per la trasmissione diretta della serata a circuito chiuso, via cavo, nella rubrica «settimana politica» di Teletorino. Il servizio, offerto gratuitamente, viene proiettato su uno schermo gigante installato nel cortile del Palazzo Civico. Prima del dibattito sui quartieri, 11 Consiglio ha approvato numerose delibere all'ordine del giorno. L'assessore professoressa Viziale ha replicato agli interventi della settimana scorsa su quella che è stata chiamata erroneament" «relazione sulla situazione scolastica»: in realtà, erano solo ri¬ sposte a singoli quesiti e interrogazioni. Ha detto tra l'altro: «Mi si incolpa di ripetere vecchi schemi, di non tentare dì avviare nessuna forma nuova di politica scolastica. Ma l'amministrazione comunale che tanta parte di attività e di bilancio dedica ai problemi della scuola, non può far altro che rendersi sollecltatrlce dello Stato affinché ponga fine al più presto alle sue gravi inadempienze» Determinate iniziative «esulano dai compiti istituzionali dell'ente locale: e così dopo i primi, notevoli sforzi per ottenere almeno una sperimentazione idonea, ci troviamo di fronte a ostacoli insormontabili». Nella « sala rossa » del Municipio, tecnici di Teletorino sistemano le camere di ripresa

Persone citate: Biffi Gentili, Carli, Dondona, Notaristefano, Novelli, Ramella, Secreto, Vinciguerra Cdc, Vindigni, Viziale

Luoghi citati: Torino