Una vittoria che vale doppio

Una vittoria che vale doppio A Baastad l'Italia in vantaggio per 2 a 1 sulla Svezia Una vittoria che vale doppio Panatta e Bertolucci hanno sconfitto Borg e Bengtson in quat tro set: 6-1, 5-7, 7-5, 6-4 - Gli azzurri hanno buone probabilità di superare il turno in Coppa Davis - Oggi gli ultimi due incontri di singolare: verrà da Bertolucci il punto decisivo? (Dal nostro Inviato speciale) Baastad, 20 luglio. Finalmente In vantaggio In un Incontro di Coppa Davis all'estero al termine della seconda giornata. Non si verificava dal tempi di Pletrangell e Slrola. Panatta e Bertolucci hanno battuto Borg e Bengtson In quattro set, uno di troppo, a dimostrazione di un carattere non proprio di ferro del nostri atleti. Ma In Davis, si sa, l'importante è vincere e questa volta finalmente il risultato ci dà ragione e ci lascia fiduciosi per l'esito conclusivo di questa semifinale di gruppo della zona europea di Coppa Davis. Domani Bertolucci dovrebbe conquistare il punto decisivo contro Johansson nel primo singolare e se per caso fallisse c'è sempre la possibilità che un Panatta ben centrato come quello visto all'opera oggi in doppio per buona parte dell'incontro riesca a fare il « miracolo » contro Borg. Borg e Bengtson sono un doppio molto affiatato. Hanno giocato insieme II circuito del W.C.T. vincendo due tornei. Borg non è un grande doppista ma un ottimo singolarista che si difende bene anche In doppio, dato che la classe dà sempre i suol frutti. Bengtson è un gigante di 27 anni, più di un metro e 90 di altezza, con barbetta da vichingo. Per diversi anni è stato campione nazionale ma il suo rendimento è sempre discontinuo. Validissimo nel servizio, risponde spesso male e si trova in evidente difficoltà sulle palle basse. Gran parte della responsabilità del successo degli azzurri ricade sulle sue spalle. Borg si è battuto con la consueta grinta ma Bergtson ha sbagliato in modo eccessivo. Panatta e Bertolucci dovevano vincere in tre set. I due, prima del match, erano tirati e nervosi. GII svedesi si erano allenati al mattino allegri e spensierati. Ai nostri non si riusciva a strappare un sorriso nemmeno con una «maschera» tipo Totò. Il presidente Neri era visibilmente preoccupato. C'era In tutti la paura che Bertolucci e Panatta attanagliati dall'emozione ripetessero le incolori prove della giornata d'apertura in cui la tensione aveva avuto una parte determinante. L'andamento Iniziale dell'incontro smentiva le pessimistiche previsioni. In 22 minuti era un rapido 6-1 per gli azzurri. Panatta giocava un tennis paradisiaco, sbagliando quasi nulla, riuscendo a mascherare le lacune dinamiche di Bertolucci negli interventi al volo. Sullo slancio gli azzurri proseguivano nel secondo set. Panatta e Bertolucci cambia vano molto spesso la posizione e gli svedesi erano in evidente difficoltà, specie Bengtson, che sba gliava a più non posso. Panatta andava a servizio sul 5 a 2 a nostro favore e sembrava già che gli azzurri fossero in vantaggio per due set e zero. Ma all'improvviso il meccanismo si inceppava. La paura allungava la sua mano sui nostri. Sul primo set-ball Panatta, sbagliata la prima palla di servizio, • caricava» anche la seconda ed era il suo primo doppio fallo. Sullo scoramento ne commetteva subito dopo un altro mentre capitan Cardini, che poco prima era volato al collo del nostro campione dopo un salvataggio quasi miracoloso, non sapeva più a che santo votarsi. Borg rispondeva da vero -vip» e Panatta perdeva il servizio. Lo «choc» per i nostri era grande. Panatta, che fino a quel momento aveva sostenuto il peso maggiore dell'incontro, subiva un leggero tracollo psichico e Bertolucci senza il suo valido sostegno si perdeva ancor di più. Gli svedesi tornavano in gara più per nostro demerito che per loro merito. Bertolucci imitava Panatta perdendo II suo servizio e nel dodicesimo gioco, con Adriano al servizio, commetteva er¬ rori tali da cedere il set agli avversari per 7 a 5 In 39 minuti. Nel terzo set gli svedesi registravano un miglioramento di Bengtson mentre I nostri risalivano faticosamente il grigio momento. VI erano le prime contestazioni. Veniva giudicata male una palla a nostro favore, poi sul 4 pari e Bengtson al servizio veniva concesso allo svedese un > ace » che ai nostri sembrava fuori. La discussione era lunga. Il giudice arbitro non riteneva di mutare la decisione del giudice di linea, Panatta applaudiva ironicamente. Temevamo che gli azzurri cedessero, preda del vittimismo che tante volte ci ha danneggiato ed invece era la svolta decisiva. Racconta Bertolucci: « Sia pure In buona fede ci avevano tolto due punti molto Importanti. Adriano si stava Innervosendo, lo Invece quando ho visto convalidato /'ace di Bengtson ho trovato la forza di reagire e di spronare Adriano'. Cosi gli azzurri strappavano il servizio a Borg ed andavano al riposo vittoriosi per 7 a 5 in 33 minuti. Nel quarto set c'è stato Il rischio di ripetere la beffa del secondo. GII azzurri vanno In vantaggio per 5 a 2. Panatta va al servizio e perde II « game » più per due gravi errori di Bertolucci (clamorosa una volée di dritto a campo scoperto gettata fuori) che non per proprio demerito. Ma gli azzurri conquistavano la vittoria con Bertolucci al servizio al secondo match-point nel decimo gioco, dopo 27 minuti. Nel clan azzurro è finalmente festa. Belardlnelli Indica nel 65 per cento le nostre possibilità di vittoria mentre per capitan Gardini la percentuale è del 60. Il commissario unico Nistri è categorico: • Vinceremo l'Incontro per 4 a 1 ». Speriamo che l'euforia non contagi troppo l'ambiente. Domani sarà ancora dura mentre da Bucarest si attende di conoscere chi sarà l'eventuale nostro avversario fra Romania e Francia. Panatta e Bertolucci battono Borg e Bengtson 6-1, 5-7, 7-5, 6-4. Borg 5 servizi persi su 10, Bengtson 3 su 10; Panatta 3 su 10; Bertolucci 2 su 9. Doppi falli: Panatta 3, Bertolucci 2, Borg 8, Bengtson 7. « Aces »: Panatta 1, Bertolucci 0, Borg 6, Bengtson 5. Rino Cacioppo Baastad. Adriano Panatta in azione durante il vittorioso incontro di doppio (Telefoto)

Luoghi citati: Baastad, Bucarest, Francia, Italia, Romania, Svezia