Franchi amareggiato dal "no" di Allodi Valcareggi rimane come male minore? di Giulio Accatino

Franchi amareggiato dal "no" di Allodi Valcareggi rimane come male minore? Franchi amareggiato dal "no" di Allodi Valcareggi rimane come male minore? Sempre più difficile la situazione del calcio azzurro - Il presidente è in Svizzera ma pare orientato a una conferma del vecchio "staff" tecnico • Si aspetta l'inchiesta per il "giallo" degli arbitri (e Cestani tace) (Dal nostro inviato speciale) Firenze, 20 luglio. Due gravi problemi arroventano l'estate dei dirigenti calcistici italiani. Si tratta di trovare una soluzione valida nella scelta del tecnici per le Nazionali e necessita risolvere senza traumi lo scompiglio provocato dalla fuga di documenti segreti, fuga che ha portato in pasto al pubblico giudizi su quattro fra gli arbitri più discussi d'Italia. Il • gran ril'uto » di Allodi ha sorpreso quasi tutti. Molti avevano pensato che Allodi non aspettasse altro che l'invito a « comandare » // settore delle squadre nazionali. Invece l'ex direttore generale ha detto con una lettera « Grazie, no ». Pare che sia stato un fulmine a ciel sereno anche per Franchi e per i suoi diretti collaboratori. Franchi è partito, chiamato in Svizzera dai suoi compiti di presidente dell'Uefa. E' partito senza aver potuto discutere con i suoi amici. Cosa farà? La soluzione non è facile, a meno che non si voglia tornare all'antico, cioè confermare nell'incarico il commissario tecnico Valcareggi e tutti i suoi collaboratori da Bearzot a Vicini. E' impossibile scegliere un tecnico straniero, sarebbe come violare la legge che per i clubs mette al bando i trainers di altra nazionalità: non sarebbe consigliabile trovare uno qualsiasi, cioè uno dei pochi disoccupati: e non sarebbe neppure utile propendere per la soluzione del « mezzo servizio », cioè affidare gli azzurri | a un tecnico già impegnato con Una società. Ed allora che fare? i Si è parlato di Bernardini, ma si ' è anche risposto che Bernardini è troppo vecchio: si è accennato a Radice, ma gli oppositori hanno \ ribattuto che è troppo giovane e Inesperto. Franchi è partito sen-1 za dir nulla, ma ha lasciato capire ] di voler riproporre la soluzione Valcareggi, ritenendola II male minore. S'avvicina la gara amichevole con la Jugoslavia e non ci sarebbe tempo per cambiare. Non sarebbe cioè opportuno rischiare soluzioni nuove. Ecco pertanto prendere consistenza la voce di una conferma generale. Sul tavolo delle discussioni frattanto sì presenta il secondo problema del momento: chi è responsabile della iuga di documenti segreti inerenti ai rapporti personali degli arbitri Lo Bello. Giunti, Torelli e Tose///? // rapporto di Ferrari Aggradi è stato redatto In undici copie. Sette sono andate ai dirigenti del settore arbitrale, tre ai presidenti delle Leghe (Carraro, Cestani e Grassi) una al presidente federale Franchi. Soltanto tre copie sono state corrette a mano dallo stesso Ferrari Aggradi, quelle consegnate ai presidenti delle Leghe. La voce popolare ha subito attribuito la colpa della 'fuga' al settore semlprolessionisti e Cestani oggi è stato subissato di domande dai giornalisti che avevano assistito poco prima all'assemblea delle società. Cestani si è discolpato rifiutando di parlare. Ha premesso che la «discrezione era la sua bandiera», e si è rifugiato all'ombra di questa bandiera rispondendo sempre «no». GII è stato chiesto se sapeva che Ferrari Aggradì aveva minacciato le dimissioni se non fosse uscito il nome del colpevole. Cestani ha ribadito: «Non so niente». / giornalisti hanno ricordato la promessa dì Franchi di aprire un'inchiesta, e Cestani di rimando: «Non so niente». Era chiaro che ogni insistenza sarebbe stata inutile. Cestani, circondato dai suoi collaboratori, era palesemente preoccupato per la piega degli avvenimenti. Giulio Accatino

Luoghi citati: Firenze, Italia, Jugoslavia, Svizzera