Deciso ricupero della quota: 3% di Renato Cantoni

Deciso ricupero della quota: 3% Deciso ricupero della quota: 3% L'indice è salito da 61,16 a 62,96 - Le scadenze tecniche hanno favorito il mercato La situazione dei valori del Gruppo Sindona 66,79 66,53 Le Borse in Italia (Indice azionario 1938 = 1) J'64 62,96Giugno Luglio (Nostro servìzio particolare) Milano, 20 luglio. Per una volta le scadenze tecniche hanno favorito il mercato. La risposta premi di mercoledì, a dire il vero, si è risolta con il quasi totale abbandono delle partite prenotate, ma alcuni ben organizzati interventi a sostegno dei principali valori hanno permesso alla quota di perdere solo frazionalmente. Giovedì la stipulazione dei riporti a fine agosto ha messo in luce un carico speculativo abbastanza modesto e un'offerta di finanziamenti più che sufficiente alle necessità, a cui si sono aggiunte alcune affrettate ricoperture di ribassisti. Se si completa questo qua- dro con il consueto sostegno di alcuni titoli di grosse società finanziarie, non può far meraviglia la ripresa quasi generale dei corsi. Il mese di luglio si è così concluso con perdite modeste (—4,66°'o). Scorrendo però le singole variazioni salta subito all'occhio la delicata situazione dei valori del gruppo Sindona. Immobiliare Roma, Venchi Unica, Smeriglio, Ciga hanno perso un quinto circa del loro valore. Depressi anche i titoli della costellazione Bonomi-Bolchini, che hanno reagito negativamente alla crisi che ha colpito il noto finanziere messinese. Alterni ma sostanzialmente calmi i valori facenti capo al Banco Ambrosiano-La Centrale, soprattutto quelli che più avevano progredito in precedenza. Decisamente cedente la Pacchetti, il controllo della quale è tuttora ignoto, ma volteggia attorno ai tre gruppi indicati. Assai ben tenuti per contro i valori vicini alla Montedison e alla Piat-Ifi, che maggiormente hanno beneficiato degli interventi stabilizzatori. La Rinascente, ad esempio, colmata una parte delle perdite dei primi giorni dell'aumento del capitale, sembra ora meglio controllata. Trascurati e in qualche caso pesanti i titoli Iri. Venerdì è cominciato il nuovo ciclo operativo. Le iniziative sono state assai modeste, ma alcuni acquisti di finanziarie e soprattutto un buon rastrellamento di Assicurazioni Generali hanno permesso un diffuso miglioramento dei corsi. Occorre però tener presente che al rialzo del 2,15% va sottratto il costo del riporto, che può essere calcolato poco meno dell'I ,5%. Da un'ottava all'altra l'indice è passato da 61,16 a 62,96, con un progresso del 3%. L'Immobiliare Roma ha quasi sempre rappresentato il 30-40% del totale dei titoli scambiati. Evidentemente, nonostante l'entrata in forza del Banco di Roma in questo gruppo, vi sono ancora delle situazioni che vanno chiarite e soprattutto delle posizioni speculative che devono essere ridimensionate. Nel pomeriggio di martedì, sotto la pressione di grosse vendite, il corso dell'Immobiliare Roma è sceso al di sotto di quota 400 e il giorno dopo ha toccato addirittura un minimo di 375. Il recupero successivo è stato assai modesto. Occorre tener presente che oltre ai 220 milioni circa di azioni date in pegno da Michele Sindona al Banco di Roma, ve ne sono ben altre 380 milioni circa in circolazione e non tutte in mani robuste. Al mercatino le vicende del gruppo Sindona hanno influenzato negativamente gli operatori. La Banca Unione ha perduto in un sol colpo un terzo del suo valore scendendo poco al di sopra di tremila lire: è un grosso salasso se si pensa che solo alcuni mesi or sono aveva toccato un massimo di 13 mila. Deboli anche diversi altri bancari con un'attività dimezzata rispetto alle settimane precedenti. Situazione ben controllata nel comparto del reddito fisso. Renato Cantoni

Persone citate: Bonomi-bolchini, Michele Sindona, Smeriglio, Venchi Unica

Luoghi citati: Italia, Milano, Roma