Trame nere: si cercano i 2 luogotenenti del capo della "maggioranza silenziosa"

Trame nere: si cercano i 2 luogotenenti del capo della "maggioranza silenziosa" L'inchiesta sull'eversione fascista punta ora su noti personaggi Trame nere: si cercano i 2 luogotenenti del capo della "maggioranza silenziosa" Uno dei due ricercati è fra i personaggi più tipici del neofascismo: fu "spedito" da Almirante da Napoli a Milano per riorganizzare i quadri giovanili del partito - L'altro colpito da ordine di cattura, protagonista della Resistenza nell'Ossola, avrebbe negli ultimi anni radicalmente mutato le idee politiche fino ad abbracciare le tesi dell'estrema destra - Accusati degli stessi reati di Fumagalli e Degli Occhi Brescia, 20 luglio. Il giudice istruttore di Brescia, Arcai, che conduce l'inchiesta sulle « trame nere », ha emesso altri due mandati di cattura contro il dirigente del « Comitato cittadino anticomunista della maggioranza silenziosa », Luciano Bonocore, 28 anni, di Napoli, e contro l'avv. Giuseppe Piccone Chiodo di 60, di Roma ma residente a Domodossola (Novara) e con recapito anche a Milano. I reati dei quali li si accusa sono gli stessi contestati prima a Carlo Fumagalli e quindi all'avv. Adamo Degli Occhi. Bonocore e Piccone Chiodo, entrambi irreperibili, sono ricercati in tutta Italia. I mandati di cattura si riferiscono ai reati previsti dal codice penale negli articoli 305 (« Cospirazione politica mediante associazione»); 283 («Attentato contro la Costituzione dello Stato »); 285 (che riguarda « chiunque allo scopo di attentare alla sicurezza dello Stato, commette un fatto diretto a portare devastazione, il saccheggio o la strage nel territorio dello Sta¬ to») e 286 (che punisce « chiunque commette un fatto diretto a suscitare la guerra civile nel territorio dello Stato »). (Ansa) Nelle file del msi (Nostro servizio particolare) Milano, 20 luglio. Luciano Buonocore, 28 anni, sposato e padre di due figli, è uno dei personaggi più tipici del neofascismo di questi ultimi anni. Distintosi nelle file del msi della sua città d'origine, Napoli, quando il partito ha sentito la necessità di organizzare le proprie file al Nord è stato spedito a Milano con una lettera di presentazione del federale partenopeo per i dirigenti milanesi. Buonocore al Nord ha trovato subito un buon stipendio e la carica di segretario provinciale della « Giovane Italia», l'organizzazione che inquadrava i raggruppamenti giovanili del partito, prima che tutto il settore venisse riorganizzato. Quando per decisione di Almirante nacque il Fronte della gioventù, Buonocore passò di grado diven- tando responsabile regionale della nuova organizzazione. Contemporaneamente Buonocore si interessava, insieme all'avvocato Degli Occhi, del « Comitato permanente anticomunista » e diventò di rettore del periodico di questo movimento denominato « Lotta europea ». Al giornale Buonocore riuscì a procurare collaboratori come Pino Romualdì, vicesegretario del msi. Successivamente Buonocore si allontanò dal partito, pur continuando a collabora re sia con Degli Occhi sia con « Lotta europea ». Attraverso il giornale, anzi, cercò di accreditare di sé un'immagine di intellettuale di destra, raggiungendo però scarsi risultati. La sua matrice di picchiatore venne spesso a galla. Una volta fu fermato dalla polizia e trovato in possesso di un tirapugni; partecipò ad un assalto squadristico contro l'ex albergo Commercio trasformato dai giovani di sinistra in una « Casa dello studente e del lavoratore »; fu rinviato a giudizio per avere devastato la sede dell'Associazione Italia-Cina in compagnia di Vittorio Loi, accusato di strage per la bomba che in via Bellotti uccise l'agente Marino, e Dario Panzironi, detto Himmler, intimo amico di Giancarlo Esposti, il terrorista ucciso dai carabinieri a Pian del Ra scino. Nel giugno scorso, quando l'avvocato Degli Occhi per ben due volte venne convocato a Brescia dal giudice Arcai, Buonocore ne assunse davanti ai giornalisti la difesa d'ufficio. m. f,