I docili applausi del sabato estivo

I docili applausi del sabato estivo CRONACA TELEVISIVA I docili applausi del sabato estivo "Senza rete": ovazioni interminabili, a comando - Stasera "Odissea" e Claudio Villa Il pubblico di Senza rete è di un patetico che quasi sconvolge. E' stato radunato con inviti e immaginiamo quali ansie, quali lotte, quali preghiere e magari quali raccomandazioni ci siano state nei giorni precedenti per ottenere il magico cartoncino con cui, reverentemente, entrare negli studi di Napoli e prendere posto davanti ad un'immensa orchestra che pare messa là allo scopo, almeno, di eseguire Beethoven o Malher. E' un pubblico che ci riporta indietro, agli anni di « Lascia o raddoppia? » o de « Il musichiere ». Mike Bongiorno diceva, come un maestro che si rivolge alla scolaresca: « E adesso facciamo un bell'applauso al concorrente esperto in piccoli volatili che viene da Catanzaro... » e l'applauso scoppiava immediato per cessare di colpo ad un cenno del presentatore. Sono passati vent'anni — che sono molti — e al posto di Mike Bongiorno c'era ieri più modestamente il perenne fanciullone Pippo Baudo. Ma le cose non sono cambiate. Applausi puntuali, precisi, solleciti, calorosi, cordiali. A qualsiasi fatto. Il Baudo declama « Non c'è caldo senza sete - non c'è estate senza... "Rete"! » e quel pubblico educatissimo batte le mani. L'orchestra attacca un pezzo e giù applausi. Compare Modugno e sono acclamazioni. Ma basta che il presentatore accenni a riprendere il discorso (o forse, più semplicemente, c'è il segnale rosso con la scritta « Applausi » oppure «Stop»...) che gli smanacciatori s'arrestano istantaneamente. E con un'esattezza fantastica e una commovente unanimità le ovazioni cadono cronometricamente dopo ogni ritornello e subito si spengono perché devono, sì, incoraggiare il cantante, ma non devono disturbarlo. Che pubblico meraviglioso. Diremmo ideale, non c'è mai nessuno che brontoli, che disapprovi, che contesti. Mai nessuno che si alzi in piedi e dica con voce alta e sonora: « Ma quando la smetterete con questa accademia dei salamelecchi? ». Anche perché se mai ci fosse, se mai qualche elemento perturbatore si fosse infiltrato, nonostante le cautele e i controlli, tra gli invitati, essendo al solito Senza rete in registrazione e non in diretta, il brano incriminato finirebbe al galoppo sotto le forbici. Nella consueta cornice perfetta, confortata da un così docile e fervido uditorio che farebbe la felicità di qualsiasi uomo politico, s'è dunque svolta la seconda puntata che poi non differiva dalla prima se non negli ospiti diversi. La convenzionalità trionfa. E' un impegno categorico, è un punto d'onore. Guai in Senza rete avere un tratto di originalità. E' tassativamente proibito. C'è Modugno? Potrebbe, il Pippo Baudo, andargli incontro e dirgli: « Caro Mimmo, durante la campagna elettorale per il referendum tu hai composto e cantato fuori commercio una bella canzone a favore del divorzio... Ce la vuoi far sentire? Per ristabilire l'equilibrio, abbiamo tra le quinte la Gigliola Cinquetti che subito dopo intonerà "Sì!" ». Se la nostra tv non fosse la fabbrica delle paure e dei compromessi, questa dovrebbe essere una trovatina liscia e pacifica. Invece una cosa del genere è inconcepibile, provoca un terrore uguale a quello provocato da Marco Pannella nel dibattito di giovedì. Pertanto Modugno, quando si presenta, deve sempre vociare, deve strapazzare (per finta) Pippo Baudo, deve sempre da questo essere definito (con rispetto e affetto) «prepotente e invadente ». Non si esce dal cliché. E così Gabriella Ferri sarà colmata di ossequi e di elogi, ma sarà obbligata a sua volta a mormorare con voce velata dall'emozione: «Ringrazio la Rai, ringrazio Senza rete che m'ha permesso de canta' davanti a un grande pubblico... ». E il pubblico, premuroso, applaude. Alla tv svizzera c'era più da ridere, con Monsìeur Beaucaire, vecchio ma ancora sollazzevole film di Bob Hope. * * Stasera ancora canzoni, ancora un divo della musica leggera, anzi « il » divo della musica leggera: sul « secondo » esordirà lo show Una voce con Claudio Villa. Sul « nazionale » replica dell'Odissea. Alle 18 e 15 per i ragazzi un telefilm della serie Ufo. u. bz.

Luoghi citati: Catanzaro, Modugno, Napoli