Lo sbarco a Kyrenia
Lo sbarco a Kyrenia Lo sbarco a Kyrenia (Segue dalla V pagina) sione). Ore drammatiche hanno vissuto 150 inglesi, ospiti dell'hotel Dome di Kyrenia. La città è stata sottoposta ad un intenso bombardamento aereonavale per oltre un'ora, poi, quando i primi contingenti turchi hanno messo piede sulla sponda, sono incominciati furiosi combattimenti. Per tutta la giornata si sono sentite esplosioni e raffiche di mitraglia per le strade di Kyrenia. Il corrispondente di un'agenzia d'informazioni ha detto di avere veduto decine di morti lungo le vie. Molti erano all'interno di veicoli attaccati dagli aerei. Un autobus distrutto dalle fiamme era « zeppo di cadaveri orribilmente straziati ». L'invasione dell'isola da parte delle forze armate turche è avvenuta a cinque giorni di distanza dal colpo di Stato che ha rovesciato il regime dell'arcivescovo Makarios. Il primo ministro Ecevit non ha voluto precisare se il suo governo si è proposto con questo gesto di forza di far tornare alla presidenza l'arcivescovo deposto. Ufficialmente il governo di Ankara ha detto che la ribellione della guardia nazionale cipriota, inquadrata da ufficiali dell'esercito greco, minacciava la sicurezza della minoranza turco-cipriota sull'isola, che ammonta a circa il 20 per cento della popolazione. Il governo turco, che secondo fonti militari d'alto rango, aveva in programma di ricorrere all'impiego di 60 miìa uomini per completare l'operazione, ha dichiarato la legge marziale in quattordici delle 67 province del Paese, fra cui la Tracia, al confine con la Grecia. Al calar della notte i combattimenti sull'isola sembrano essere diminuiti d'intensità. Le truppe dell'Orni controllano la « linea verde » che separa le zone abitate dalle due comunità a Nicosia. Le strade della capitale, martoriata dai bombardamenti, sono percorse da gruppi di uo¬ mini armati. Soldati turchi e greco-ciprioti si fronteggiano da un lato all'altro delle vie. La tregua non è assoluta: si spara ancora, specialmente nei pressi dell'aeroporto dove i contingenti della guardia nazionale sembrano aver ricevuto rinforzi da Famagosta e Larnaca ed hanno migliorato le loro posizioni. Radio Nicosia continua a trasmettere inni marziali intervallati da messaggi alla popolazione con incitamenti a resistere agli invasori. Quello che accade nel resto dell'isola è un mistero: lungo le strade dell'interno si registra un intenso movimento di veicoli militari. Dalle 6 di stamane un'emittente in lingua turca sull'isola continua a ripetere questo messaggio: « Greco- ciprioti: questa non è un'azione militare. Questa è un'a- zione di polizia. Statevene a casa ». Alla voce dello «speaker» fanno da sfondo i colpi sparati dai mortai e le raffiche delle mitragliatrici. Per gli abitanti di Cipro le parole ormai contano poco: questa è la guerra. (Ansa-Ap)
A causa delle condizioni e della qualità di conservazione delle pagine originali, il testo di questo articolo processato con OCR automatico può contenere degli errori.
© La Stampa - Tutti i diritti riservati
- «Siamo senza lavoro Regaliamo un figlio»
- OJVE (°»E)
- Tel Aviv, chiesto al governo di dimettersi Rabbia e sciopero nei territori occupati
- Il Santuario di Pompei prodigiosamente incolume
- COSTANZO
- Il processo ai dirigenti della Nova Nel frattempo 7 imputati sono morti
- sa §1
- In Corte d'Assise uno sconcertante episodio di criminalità
- tv
- IL TIEPOLO DI LONDRA E' AUTENTICO? 20 MILIARDI
- Bimbo avvolto dal fuoco è salvato dalla nonna
- Il Governo inizia la propaganda per il prestito
- Roma/A 24 ore dalla sparatoria in cui Ú morto il neofascista
- La propaganda pel Prestito Nazionale
- Ma Ciano non ascoltò il suo ambasciatore
- La centrale di Montalto sarà chiusa per due mesi
- La Juventus prova
- Stamane di scena la Juventus
- Due arresti a Roma scoperto l'arsenale Nar
- Signora accusata di truffa alla società d'assicurazioni
- 4 TERRORISTI MORTI UNO FUGGE TUTTI GLI OSTAGGI SONO VIVI ?
- La tragedia della transessuale Richards
- Ci sono 130 mila siciliani, 100 mila calabresi, 80 mila campani e abruzzesi
- Forse altri quattro ufficiali coinvolti nella "trama nera,,
- I rigori sono fatali alla Juve decimata
- Polonghera, Sommariva, Montafia e Cuneo piangono quattro giovani coppie di sposi morti nell'incendio
- Iniziato il processo per i «balletti verdi»
- Due gocce di sangue possono fare piena luce sull'omicidio
- Carabiniere tenta di disarmare una guardia: entrambi feriti
- Alberto Talegalli e due amici uccisi nell'auto che si schianta contro la spalletta d'un ponte
In collaborazione con Accessibilità | Note legali e privacy | Cookie policy