L 'attacco a Kyrenia, paracadutisti sa Nicosia

L 'attacco a Kyrenia, paracadutisti sa Nicosia L 'attacco a Kyrenia, paracadutisti sa Nicosia j '. ! ! j . 1 ! i 1 I ì 1 I nazionale i susseguiti j j ( Nostro servizio particolare ) Ankara, 20 luglio. Alle fi di stamane truppe turche hanno invaso l'isola di Cipro. Mentre i primi mezzi da sbarco raggiungevano il porto di Kyrenia, paracadutisti venivano lanciati sulla capitale Nicosia, verso i quartieri abitati dalla popolazione turca. L'annuncio dell'invasione è stato dato all'alba dal primo ministro turco Ecevit: venti minuti prima dello sbarco sull'isola, il ministro degli Esteri Turan Gunes aveva informato l'ambasciatore greco ad Ankara Dimitri Cosmadopoulus. La situazione è molto confusa: gli scontri fra gli attaccanti e la guardia cipriota si sono cruenti per tutta la giornata. Si hanno notizie di bombardamenti aerei, duelli d'artiglieria, morti e feriti fra la popolazione. Alle 17 le Nazioni Unite hanno annunciato che i grecociprioti ed i turco-ciprioti avevano sospeso le ostilità. Due ore e mezzo più tardi ir « tregua » è scattata e gli scontri sono ripresi con violenza. A Nicosia si sente ancora sparare, furiosi combattimenti divamperebbero un po' dappertutto. Sono notizie incontrollabili: Cipro da questa mattina è virtualmente isolata dal resto del mondo, le informazioni, sovente in contraddizione fra loro, filtrano con difficoltà, II primo ministro turcoEcevit dando notizia dellosbarco aveva detto che questa operazione era stata de¬ cisa perché « crediamo che tacendo così renderemo un servizio di pace all'umanità. Spero che non si sparerà conj tro le nostre forze, ciò che | provocherebbe un confronto I sanguinoso. Non ci apprestia\ mo a portare sull'isola la ! guerra ma la pace, non solo ! per i turchi ma anche per l i greci. Siamo giunti a questa ; decisione in stato di necessii tà dopo aver tentato tutte le ; vie politiche e diplomatiche ». | Ma non sembra che l'impreI sa risulti facile e pacifica coI me avrebbe dovuto essere i nelle intenzioni del governo j turco. La radio cipriota, an- nunciando che truppe turche I avevano invaso Cipro, ha j esortato tutti i greco-ciprioti i « a resistere fino all'ultima I goccia di sangue ». Nikos ! Sampson, il greco-cipriota che I si è insediato come Presidente dopo aver cacciato l'arcivescovo Makarios, in una trasmissione diretta agli esponenti della comunità turco-cipriota ha detto: « / vostri capi vi tradiscono. Per nascondere la debolezza interna vi | spingono ad una grave avven ! tura da cui uscirete perden 1 ti ». Gli scontri più violenti i della giornata hanno avuto I per vili protagonisti proprio cidelle due comunità che [ vivono, si può dire, in perenne stato di guerra e sono ! nemiche acerrime. I « commando » dei paraI cadutisti turchi sono discesi, in quattro ondate successive, j nel settore di Hamiktoy. Espo | nenti della comunità turco j cipriota li hanno accolti con delirante entusiasmo, mettendo a loro disposizione ogni sorta di mezzi (camion, ambulanze, automobili, biciclette), per permettergli di raggiungere al più presto il centro di Nicosia dove una serie di bombardamenti aerei hanno provocato diversi incendi. Molti edifici sono distrutti, specialmente nella zona vicino all'aeroporto, che i sarebbe stato gravemente danneggiato. Si sono verificate scene di panico fra la popolazione: gli abitanti hanno cercato scampo rifugiandosi nelle cantine e nei sottoscala, mentre nelle strade gruppi armati delle due comunità inco- minciavano a darsi battaglia, Gli scontri hanno raggiunto una violenta intensità lungo la « linea verde », che separa le comunità greca e turca nel la capitale. Truppe dell'Onu ! sono intervenute cercando di creare un cuscinetto fra i contendenti: quattro « caschi blu » canadesi sono rimasti feriti. Altri cinque hanno riportato gravi ferite quando la loro postazione, nei pressi dell'areoporto di Nicosia, è stata colpita da proiettili di mortaio. Un fotografo dell'Associateti Press ha riferito che tre Phantom turchi hanno colpito un ospedale psichiatrico in prossimità del quartier generale della guardia nazionale, uccidendo una ventina di persone e ferendone almeno altre 60. Uno dei cacciabombardieri è stato abbattuto dalla contraerea. Secondo radio Cipro, sarebbero almeno nove gli apparecchi nemici abbattuti, aggiungendo che l'aviazione turca avrebbe attaccato con bombe al « napalm » la base del contingente greco (950 uomini) dislocato nell'isola conformemente ai trattati per l'indipendenza. E' difficile tracciare un quadro della situazione. Le noti zie si accavallano contraddit-1 torie: secondo radio Ankara nessun aereo turco è stato colpito, in molti centri del-1 l'isola le guarnigioni greco- cipriote si sarebbero arrese, j la città di Kyrenia sarebbe | stata occupata dalle truppe turche che si sarebbero anche saldamente attestate nella parte vecchia di Nicosia, dove risiede la popolazione turco-cipriota. Diverse le notizie di fonte greco-cipriota: il contrattacco della guardia, nazionale avrebbe respinto le truppe turche sbarcate a Kyrenia, occupando il villaggio di Geunyeli, in una zona normalmente controdata dai turcociprioti. Radio Nicosia ha detto che « cadaveri dì soldatiturchi galleggiano sul mare, le forze armate greche hanno sfondato le linee difensive avversarie ed il settore turco è stato bloccato». Sarebbero | circa seimila i soldati turchi | sbarcati a Cipro, appoggiati da una quarantina di mezzi corazzati. Al largo del porto di Kyrenia incrociano due cacciatorpediniere ed un incrociatore, mentre decine di mezzi da sbarco sono sulla spiaggia. Due cannoniere greche sarebbero state affondate (radio Nicosia, naturalmen- te, smentisce questa notizia), Nella zona di Pamagosta un contrattacco della guardia I nazionale avrebbe respinto le truppe turche. I greco-ciprioti a tarda sera hanno diffuso due comunicati militari. Nel primo si dice che « le nostre forze hanno occupato le sacche di resistenza turche di Kevideran, Angoleni e Yalia (sulla costa occidentale). Si prevede che anche le sacche vicine menti capitoleranno a moGli abitanti di queste zone hanno già abbandonato i loro villaggi ». Nel secondo si afferma che « un gruppo di paracadutisti turchi che si erano lanciati nei pressi del villaggio di Namia, sono stati decimati dagli abitanti armati che hanno dato loro battaglia. Simili atti eroici da parte dei civili sono stati segnalati in altre zone ». Si calcola che almeno duemila turisti stranieri siano rimasti bloccati sull'isola (altri 1500, in massima parte inglesi, erano stati trasferiti con un ponte aereo meno di 24 ore prima dell'inva- CContinua a pagina 2 in quarta colonna) mmm Nicosia. Soldati greco-ciprioti presso ministero Difesa (Telefoto United Press)

Persone citate: Dimitri Cosmadopoulus, Ecevit, Phantom, Sampson, Turan Gunes