Si dà la caccia al terzo uomo presto risolto il caso Berrino

Si dà la caccia al terzo uomo presto risolto il caso Berrino Martedì l'interrogatorio dei presunti rapitori Si dà la caccia al terzo uomo presto risolto il caso Berrino (Dal nostro inviato speciale) Alassio, 19 luglio. Martedì prossimo dovrebbe essere una giornata decisiva nelle indagini sul caso del sequestro Berrino. Per quel giorno infatti il sostituto procuratore dottor Camillo Boccia ha ordinato il trasferimento alla caserma dei carabinieri di Alassio dei fratelli Ezio e Vincenzo Mombelli, detenuti rispettivamente nelle carceri di Savona e in quelle di Imperia, quali indiziati di reato. Il magistrato interrogherà i due presunti responsabili del sequestro del pittore che inventò il muretto di Alassio; dovrebbe anche sentire Mario Berrino e gli eventuali testi a discarico dei Mombelli. Tra quattro giorni dunque si dovrebbe avere qualche elemento in più di questa intricatissima e sconcertante vicenda. I difensori dei Mombelli ancora oggi hanno affermato: «Siamo in grado di documentare ora per ora i movimenti dei nostri clienti durante i giorni del sequestro». Dall'altra parte Mario Berrino, da noi interpellato oggi pomeriggio mentre nella galleria del caffè Roma stava sistemando alcune sue tele, ha ribadito: «Non ho dubbi, sono sicurissimo. Quando martedì mattina ho visto Ezio Mombelli a Solva l'ho riconosciuto dalla arcata sopracciliare raffaellita, dal colore degli occhi e dalla voce ». Perentori i difensori nel sostenere l'innocenza dei loro assistiti, altrettanto perentorio Berrino nel riconoscere almeno uno dei Mombelli come facente parte della banda che lo ha sequestrato. A questo punto non rimane proprio che attendere martedì per vedere gli sviluppi di questa vicenda e soprattutto per sapere se gli alibi dei fratelli Mombelli resisteranno di fronte al magistrato inquiren te. Polizia e carabinieri intanto continuano nelle loro indagini volte a rintracciare gli altri componenti della banda e i 300 milioni pagati per il ri- scatto. In commissariato e nella caserma dell'Arma continuano ad essere invitate molte persone che potrebbero fornire indicazioni utili. Nessuna indiscrezione trapela da parte degli inquirenti, ma pare che adesso la polizia stia controllando la posizione di due fratelli (evidentemente in questa storia le coppie di fratelli abbondano) titolari, sembra, di un esercizio pubblico di Alassio. Si è anche sulle tracce del «terzo uomo», colui che sarebbe comparso sul luogo dove era seduto prigioniero Mario Berrino per farsi scrivere i messaggi diretti alla famiglia. Questo terzo uomo è indicato come il «cugino», vale a dire un parente dei fratelli Mombelli. Questo «cugino» si sarebbe fatto ricoverare subito dopo la conclusione del rapimento con il pagamento del riscatto, in una casa di cura in una zona lontana da Alas¬ sio. Ma secondo alcune fonti questo terzo uomo avrebbe un alibi ancora più ferreo di quello dei Mombelli. Anche oggi, undicesimo giorno della vicenda, non è mancata la notizia, sia pure ufficiosa e non controllabile, che quasi quotidianamente spunta fuori come sospinta dalle quinte dalle mani di un perfetto regista. I soldi del riscatto sarebbero nascosti nella zona di S. Anna, sottostante a quella dove Berrino ha trascorso le 85 ore di prigionia. E, ultima pennellata di suspense, i difensori dei Mombelli hanno annunciato per domani la possibilità di poter riferire ai loro assistiti una notizia « molto importante ». Vittorio Preve Alassio. Mario Berrino

Luoghi citati: Alassio, Imperia, Roma, Savona, Solva