Un giallo italiano nel vecchio castello

Un giallo italiano nel vecchio castello PRIME SULLO SCHERMO Un giallo italiano nel vecchio castello L'assassino ha riservato nove poltrone di Giuseppe Bennati con Chris Avram, Rosanna Schiaffino, Eva Cemerys, Lucretia Love. Italiano a colori. Cinema Nazionale. (p. p.) Echi di titoli celebri e di trame avvincenti sono all'origine di questp giallo all'italiana: la commedia Dieci piccoli indiani di Agatha Christie, il romanzo e la pellicola sul Fantasma dell'Opera, il recente film inglese di Hitchcock L'Oscar insanguinato. Ma sono deboli tracce, destinate a perdersi nel groviglio di grossolane sorprese e di irragionevoli nudità ideate dagli sceneggiatori Biagio Proietti, Paolo Levi, Giuseppe Bennati (anche regista). Un gruppo di amici della società-bene si radunano in un antico castello dove si trova un teatro con relativi sotterranei e marchingegni. Un misterioso assassino ne trae vantaggio per colpire ad uno ad uno i componenti della bella brigata. Costoro non stanno a guardare, benché siano stati segregati all'interno. C'è chi indaga, chi accusa, chi prende estemporanee iniziative. Alla fine un enigma secolare e una follia sanguinaria dovrebbero dare al racconto un fondamento logico, l'impressione è negativa, le ultime sequenze sono forse le più sconcertanti. Nella scenografia di Mario Chiari si agitano onesti pro¬ fessionisti come Chris Avram e Rosanna Schiaffino condannati dall'assassino e dal regista a una fine che strappa la compassione.