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Folk a tutte le ore (e chi vuole canta) La "tre giorni,, al Rignon Folk a tutte le ore (e chi vuole canta) Appuntamento con il «folk» al Parco Rignon. Per tre giorni la gente del quartiere di Santa Rita ha l'opportunità di scoprire le nostre tradizioni autentiche attuando un diretto rapporto con gli esecutori invitati. Torino del resto, con l'esperienza di Cantacronache, del Folk festival e del Folk club, è da anni aperta a manifestazioni non conformistiche. Il comitato di quartiere Santa Rita e il Teatro dell'Angolo hanno messo in cartellone, sino a stasera, spettacoli per ragazzi, interventi spontanei, dibattiti «a ruota libera». Chi ha ima chitarra per suonare, chi ha la voce per cantare non deve tirarsi indietro. Tutt'intorno nel parco sono stati creati posti rustici di ristoro, cucine all'aperto, mercatini dei dischi e delle pubblicazioni non commerciali, esposizioni dell' artigianato povero. L'atmosfera popolare, con un minimo di buona volontà, non tarda a crearsi. Naturalmente il momento culminante della manifestazione è dato dallo spettacolo serale sul palcoscenico. Gl'intervenuti, presentati da Lionello Gennero, esprimono i gusti e le esigenze più diversi. Ad esempio Cristina Pederiva e Bruno Pianta, dell'Almanacco Popolare, sono soprattutto ricercatori del folclore dell'Italia Settentrionale. Al contrario Bruno e Adolfo, del Bravòm di Prunetto nelle Langhe, hanno un brio paesano che affascina, quando accennano secondo l'uso dei cantastorie, i fatti magari affrettatamente ripresi dalla cronaca nera. Da Bagnolo, da Barge, da Bajo Dora, da Robilante, da Leinì vengono i cantori della tradizione piemontese; da Salerno il Teatrogruppo di via Calenda con la vera tarantella; da Perugia la pittoresca e trascinante Brigata Pretolana. Di sicuro richiamo infine le strofe impegnate di Fausto Amodei, un cantautore sferzante quanto più si dimostra impassibile. p. p.