Ferrari Aggradi vuole dimettersi dalla Can di Giulio Accatino

Ferrari Aggradi vuole dimettersi dalla Can Per la "fuga,, dei rapporti sugli arbitri Ferrari Aggradi vuole dimettersi dalla Can Mentre la crisi del settore tecnico della Federcalclo sembra avviarsi a soluzione ecco un altro - caso », egualmente grave e preoccupante perché chiama In causa l'organo tecnico degli arbitri (la Can), cioè la commissione che settimanalmente designa i direttori di gara per il settore professionisti. Un giornale di Milano ha pubblicato la fotocopia di un documento segretissimo In cui Ferrari Aggradi, D'Agostino e Righetti — I tre commissari — trascrivono I loro giudizi sugli arbitri dimessi o confermati. Le copie sono pochissime. Vengono consegnate soltanto ai presidenti di Lega (Carraro per serie A e B, Cestani per la C e la D e Grassi per I dilettanti) ed al dirigenti arbitrali. Chi è il colpevole della fuga di notizie? Ferrari Aggradi ha presentato le sue dimissioni al presidente Franchi dicendo che non Intendeva assolutamente « restare in un ambiente ove non sono rispettate le più elementari norme di serietà e correttezza ». Franchi ha preso formale impegno di svolgere una Indagine per scoprire e punire II colpevole. L'Impresa non appare Impossibile dato il ristretto campo di ricerca, ma trattandosi di dirigenti regolarmente eletti In assemblee la loro sostituzione presenta aspetti complicati. Di fronte all'impegno dì Franchi, Ferrari Aggradì ha accettato di soprassedere alle dimissioni. Il capo degli arbitri attende cioè gli sviluppi del caso. Se ne riparlerà nel prossimo consiglio federale, convocato forse a Roma il 3 agosto. Sarà una seduta « calda ». SI dovrà risolvere la questione del settore tecnico e si dovrà scoprire il responsabile della fuga di documenti. Quasi un « Watergate » italiano. Dalle fotocopie di documenti si apprendono notizie segretissime e delicate. Intanto che Lo Bello non si è dimesso, ma è stato messo fuori quadro « perché le sue condizioni fisiche non offrono le garanzie del passato, tanto che più volte nella scorsa stagione è incorso in prestazioni poco lusinghiere ». Di Giunti, Ferrari Aggradi ha scritto: « Purtroppo le sue prestazioni non hanno contraccambiato la considerazione non Indifferente dalla quale era circondato dall'organo tecnico. Ha avuto una stagione sfortunata e di livello non confacente alle sue possibilità, forse anche a causa di voci sfavorevoli, che hanno depresso e turbato il suo intimo ». Evidente il riferimento al « caso Scluto-Buticchl ». Più grave il giudizio espresso su Torelli: « Ha fornito prestazioni tali da farlo considerare ormai un direttore di gara consunto e logoro. Elemento assai polemico e quindi di limitata personalità. Visionato da dieci commissari speciali, ha ricevuto cinque lettere di rilievo ». Giunti è stato considerato « dimissionario », Torelli è stato messo fuori quadro. Molto duro anche il verdetto su Toselli. L'arbitro di Cormons, anche se è rimasto In attività è stato considerato « da due stagioni in fase sfavorevole, tanto da essere impiegato con prudenza e cautela. SI è palesato un direttore di gara a volte poco coerente nel fotografare sui referti quanto accaduto sui campi. Stimato in campo internazionale, nei nostri campionati ha perso quella brillantezza e lucidità che lo portavano in primo piano ». Se la « sentenza » rimaneva segreta Toselli avrebbe ancora potuto continuare a dirigere. Dopo la divulgazione di questi giudizi Toselli ben difficilmente potrà ancora essere mandato in giro per arbitrare. Una situazione da risolvere. Occorrerà tutta l'abilità di Franchi per trovare soluzioni adeguate sia per la Nazionale sia per gli arbitri. Intanto si attendono le querele che Giunti, Torelli, Panzino e Motta hanno minacciato. Pare che I quattro arbitri intendano iniziare l'azione legale dopo la sentenza della Cai sui casi Foggia e Verona. Non esiste una relazione fra I motivi della querela e la soluzione del ' giallo » calcistico dell'estate; si tratta di questioni distinte. Comunque non c'è molto da attendere. Giovedì mattina si celebrerà II processo d'appello per II Verona e Garonzi, e per il Foggia ed i suoi dirigenti Fesce ed Affatato. Oltre alle due società nella causa è entrata anche la Sampdoria, che da una eventuale condanna delle due società potrebbe trarre vantaggio evitando la retrocessione. Giulio Accatino

Luoghi citati: Cormons, Milano, Roma, Verona