Portofino: uno scalo per l'estate galante

Portofino: uno scalo per l'estate galante Vacanze e divertimenti in Liguria Portofino: uno scalo per l'estate galante L'imparziale ospitalità di un villaggio che ha amici in tutto il mondo - Un piccolo porto con un traffico di duemila battelli a e e o o I spettatore è plagiato dal panorama: il gran verde del monte, le casette attorno al porto, ognuna con il suo colore, il mare lucido, uno smeraldo. In mezzo gli yachls, i panfili, i motoscafi: vanno a cavalluccio delle onde, ciondolando, composti e ubbidienti. L'estate è una camera ottica e il turismo persuade la pupilla. Applausi e banconote. Nel '73 il paese ha avuto 29.287 ospiti. Oltre 10 mila gli italiani, più folto il gruppo degli stranieri (18 mila). Il turista contempla la ricca allegoria: i battelli in girotondo, i legni, gli ottoni, i cristalli, gli splendori immacolati, le delizie inaccessibili. Guarda, fa congetture grandi come favole, sogni superlativi. L'estate è tagliata a metà, messa a confronto, faccia a faccia: chi naviga, chi resta sul molo. La Riviera di fiori e cemento, e la Riviera fatta di mare. La costa: segna il confine e separa le platee, è una linea dispettosa, un colpo di rasoio, una frontiera ostinata — la realtà, l'immaginazione —, che non consente sconfinamenti. Ma i sogni hanno coraggio, s'imbarcano di soppiatto, sono viaggiatori clandestini. Non faranno più ritorno. Guizzi, sfrigolìi. Niente. C'è un gran viavai nel porto, duemila battelli all'anno, chi forestiero, e chi indigeno. Una conchiglia d'acqua mai deserta, barche grandi e piccole, posti fino a duecento. Un panfilo parte, va in Francia. Il turista che non è padrone di vele sguinzaglia i sogni. Il panfilo è un enigma vietato: la rotta, la vita a bordo, le feste: quali riti, leggi, trionfi? Il battello va a Ovest, frugherà la costa. Sarà un soggiorno beato: una passeggiata esclusiva: i paesaggi inediti, le vedute negate a chi non ha né barca né equipaggio. « La Riviera vista dal mare ». Immagini irrequiete, pallori, segni, nebbie, fuochi, ghiribizzi, spazi violati, vapori che s'ammucchiano. La spiaggia, un (Dal nostro inviato speciale) Portofino, luglio. Delitti di stagione. E' l'estate, che fa vendemmia di sogni: sogni adescati e traditi, fuggiti da casa e mai più ritrovati, sogni assassinati, naufraghi senza colpa. L'estate è rea. Spaccia siognns infingardi, provoca febbri dissennate, vende passatempi avariati. I villeggianti sono le sue vittime. Li colpisce con le parole e le immagini, li contagia con fantasticherie imprudenti, voglie sconsiderate e invaghimenti rovinosi. Chi ha statura usuale e nome oscuro è più esposto: ha insolazioni e vertigini. Molti sogni muoiono in Riviera. Stelle filanti, che l'estate abbatte con le sue beffe. E' un tiro al bersaglio lungo e cocciuto: rimescola gli oracoli c i sortilegi, accoppia miraggi e impazzamenti. Anche Portofino è un affresco che cattura. Lo spazio è stretto (900 abitanti), ma denso dei richiami: alberghi convincenti (cinque), ristoranti con gran scelta di pentole sul fuoco (ventuno), e bar, caffè, ritrovi affettuosi come vecchi salotti (quattordici). Il paese è gentile e ammirato, ha molte amicizie e conoscenze, sa il galateo del mondo e usa imparziale ospitalità: è cortese con chi ha prestigio e censo e arriva dal mare, portato da un prezioso battello; ed è ugualmente garbato con il turista di poche ore, che ha bagaglio leggero e parsimonioso. Inventario Portofino spolvera le quinte, ruota la coda, intona romanze. Abbaglia. 11 visitatore che ha ordinario curriculum non lesina gli elogi, guarda tutto, fa l'inventario delle attrazioni, ha cura di non scordarne neppure una. Il paese è un'incantevole cartolina, un apologo illustrato da spedire agli amici, doverosamente. « Saluti carissimi ». Lo I graffio lungo. La Riviera è una parabola, cartoncino mistico, immagini a fisarmonica. Souvenir plissé. La crociera è un'opinione, varia secondo la progenitura. Teresa Zanetti, 38 anni, casalinga di Bergamo, è in vacanza a Portofino. Ha visto il panfilo partire: « Piacerebbe anche a me: nessuno che disturba, restare sulla sedia a sdraio, abbronzarsi al sole. Il marinaio che serve l'aperitivo, la colazione sul ponte, aragoste fresche, grandi insalate. Il venticello fresco, che fa dormire bene. ì ricevimenti della sera, quando si arriva nel porto e gli amici vengono a far visita ». Un intrigo La Riviera cambia abito, s'arricchisce di sorprese, è l'estate, che raccoglie avventure marinare, che è intrigo: realtà romanzesca. « Chi ha uno yacht si diverte, gli incontri sono sempre interessanti, genie che viene dai Tropici, contrabbandieri, magnati del petrolio, attrici famose, miliardarie alla ricerca d'emozioni ». L'ipotesi, epicurea e vagabonda, è di Remo Nardi, 23 anni, un barbiere di Foggia. Anch'egli ha salutato il panfilo, a Portofino si ferma per poco, solo il tempo di bere una bibita. E' diretto a Genova, va a trovare i parenti. « Una pacchia, proprio così. Se hai uno yacht, non devi penare: le donne sono felici d'accettare gl'inviti. Una crociera è una crociera, non è un giretto al luna park ». Il mare è anche perfetto cavaliere: ha dolce irruenza, premure, pensieri gentili; è distinto, riservato, sa raccontare bellamente, ha occhi sinceri. Mostra onesti propositi, rispetti i giuramenti, ha profumo di lavanda. Lo yacht dunque è un sortilegio: «Basta poco, un equipaggio discreto, qualche buon libro, vecchi dischi, serenità, tanto silenzio». Ines Ferri, 52 anni, abita a Milano, fa la modista, ha un piccolo negozio. Trascorre le vacanze in Liguria, a Portofino s'è fermata perché è un paese tranquillo. « Alle mie clienti, quando si sposano, consiglio la luna di miele in mare. E' un sogno che s'avvera: i primi giorni insieme, soli su un panfdo. ore da ricordare sempre. Un sogno da suggerire agli altri, a me non serve più ». Nel porto di Portofino c'è quiete. Vibrazioni, sonnolenze — gli alberi, le vele. Yachts, panfili, motoscafi. Sono gli aristocratici viaggiatori di un mare illusorio, che l'estate ha conge gnato con magie e incanti: che ha precluso ai più, che ha cintato di dubbi: il mare che ha posti numerati, che è proiezione, apartheid arbitraria del turismo. La favola si sfalda, la crociera è solo un viaggio: cronaca. Rilevamenti, fóndali, maree, venti. Un notiziario gremito: numeri e tabelle, fotografie e disegni. La costa tale e quale. Morbidezze e rughe, esattamente. La Riviera. Giuseppe Brunetto

Persone citate: Giuseppe Brunetto, Remo Nardi, Teresa Zanetti