Riunione segretissima prima del Consiglio di Giulio Accatino

Riunione segretissima prima del Consiglio Oggi il punto sul calcio azzurro Riunione segretissima prima del Consiglio Franchi, Carraro, Cestani e Grassi ieri a colloquio - Si prevede oggi un'autodifesa di Carraro - Verso la riconferma di Valcareggi? - Divergenze per Chinaglia (Dal nostro inviato speciale) Firenze, 12 luglio. Il consiglio di presidenza della Federcalcio si è riunito nel pomeriggio per preparare l'assemblea del consiglio federale convocata per domattina. Nessuno sa dove Franchi, Carraro, Cestani e Grassi ed il segretario Borgogno si siano incontrati. Il posto è rimasto segreto, e così i quattro dirigenti ed il loro collaboratore hanno potuto « lavorare In tranquillità >. Gli argomenti in discussione non erano molti ma scottanti, dal fallimento della spedizione In Germania della Nazionale azzurra, al provvedimenti necessari per rimediare la « magra » lamentata nei campionati del mondo, dalla nomina degli arbitri internazionali alla scelta dei presidenti delle varie commissioni. Il momento è un po' delicato. E per questo Franchi ha dato disposizioni alla segretaria di rispondere a chiunque che « // dottore è fuori Firenze ». Domani a Coverclano Franchi ci sarà, lo vedremo e lo sentiremo. Intanto sono cominciate a filtrare le prime notizie sulla relazione che Carrara leggerà al consiglieri in apertura di seduta. Sarà la relazione su cui si aprirà la discussione che i più ottimisti prevedono lunga almeno sei o sette ore. Che dirà Carraro al suo! colleghi del consiglio? Si tratta di un documento che potrebbe essere definito quasi un'autodifesa. Carraro inizia affermando che il programma di preparazione del viaggio a Monaco era stato concordato, rivisto e modificato dal consiglio federale con votazione unanime. Quindi nessuna colpa se si è giocato come preparazione una sola partita, contro l'Austria, se il lavoro è stato lungo oppure breve, se la scelta della località di ritiro è caduta su Appiano Gentile e su Coverclano anziché su Roma o su altri posti. Carraro dice che tutti, allora almeno, erano d'accordo. I giocatori, continua il documento, erano stati seguiti dai tecnici per lunghi mesi ed erano stati giudicati in buona forma atletica. Del resto anche i medici dopo i controlli confermarono la perfetta condizione psicofisica dei calciatori. Carraro non spiega come la - buona forma atletica » e la » perfetta condizione psicofisica » si siano poi tradotte in quel disastro tecnico che tutti conosciamo. Anzi, Carraro sposa la tesi di Valcareggi che tutto è andato bene, che se le gare con Haiti e Argentina forse avevano lasciato adito a qualche critica, l'ultima e definitiva prova con la Polonia aveva invece confermato lo slancio generoso del nostri azzurri, fermati solo dalla sfortuna. Il capo della comitiva italiana a Monaco ricorda gli incidenti che turbarono la vita degli azzurri. Non fa riferimento a Chinaglia, ma l'indirizzo è abbastanza chiaro. Chinaglia è rimasto In Germanio dopo II parere favorevole espresso dal consiglio di presidenza (così è chiamato in causa anche Franchi), e da alcuni membri del consiglio federale interpellati telefonicamente. Quindi se si può parlare d! colpa, la colpa è di tutti. Nella conclusione Carraro ricorda gli impegni presi in precedenza e comunica che si considera pertanto dimissionario dalla carica di presidente del settore tecnico, rimanendo comunque presidente della Lega e vicepresidente della federazione. Su questa relazione si aprirà un dibattito che si preannuncia « caldo ». Negli organi di comando c'è la speranza di non dover cambiare nulla al vertice azzurro. Si tratterebbe in breve di trovare soltanto un sostituto di Carraro, ma la scelta potrebbe essere addirittura rinviata di qualche mese, quando le acque si saranno calmate. Ci sarebbe però da chiarire quale sarà la posizione di Allodi, che nominato « direttore generale » ha svolto sino ad ora compiti di furiere di alloggiamento. Allodi nei giorni scorsi ha detto chiaramente che rimarrà soltanto se avrà mansioni di comando. Valcareggi non sente ragioni. Dice di essere lui il et. e di non accettare interferenze. Mettere d'accordo i due non sarà facile. Come del resto non è stato facile neppure In Germania. In contrasto alla linea delle •colombe» che pretenderebbero un * nulla di fatto », alcuni consiglieri federali vogliono chiedere a Franchi di adottare una linea dura In base al principio che « chi ha sbagliato deve pagare ». Verrà sollecitato cioè il licenziamento di Valcareggi e una ristrutturazione del settore. I « falchi » federali, e sono pochi, andrebbero oltre. Pretenderebbero addirittura la denuncia di Chinaglia alla commissione disciplinare della Lega perché la sua « ribellione » ha turbato la tranquillità della Nazionale alla vigilia di una gara importante. La tesi è suggestiva, e se dovesse prevalere Chinaglia rischlerebbe una lunga squalifica. Però non è affatto detto che ciò avvenga. Molti consiglieri sono per il « perdono ». Sostengono questi ultimi che il provvedimento ai danni di Chinaglia sarebbe giudicato Impopolare perché il giocatore oltre tutto è stato utilizzato in Nazionale dopo i fatti di cui ora è imputato. Se Chinaglia è « utilizzabile » In azzurro, non si vede perché non debba esser « utilizzato » dalla Lazio. Franchi pare orientato verso la soluzione meno dura, decidendo con il ragionamento, cioè senza seguire la passione. Vorrebbe cioè la conferma di Valcareggi e dèi suoi collaboratori, limitando II cambio al vertice alla sola sostituzione di Carraro. Un rinvio, come qualcuno vorrebbe, sarebbe un errore. Presto gli azzurri torneranno in campo, a settembre è in programma un viaggio a Zagabria per Incontrare, sia pure In amichevole, la Jugoslavia, mentre nel mese di novembre la nostra rappresentativa sarà impegnata in Olanda per la prima partita ufficiale del campionato d'Europa. I problemi sono troppi ed urgenti per aspettare. Occorre ringiovanire la squadra, dare al nuovi la necessaria fiducia, amalgamarla con I vecchi, rifare quasi tutto insomma. Valcareggi è l'uomo adatto? SI autodefinisce un conservatore, e qui invece bisogna rinnovare. Come abbiamo già detto, Franchi è per non modificar nulla e finirà per prevalere lui come sempre. Dopo la soluzione dei problemi azzurri il consiglio federale passerà al secondo punto dell'ordine del giorno, quello delle « nomine di competenze ». Si tratta di scegliere un nuovo capo degli arbitri. Non vi sono dubbi, sarà ancora Campanati. Occorrerà nominare I membri delle commissioni che ogni settimana designano gli arbitri. Anche per la Can (Serie A, B e C) tutto è tranquillo. Saranno confermati Ferrari Aggradi, D'Agostino e Righetti. Qualche variante si potrà avere Invece nelle divisioni inferiori, nei semiprofessionisti, dilettanti e dei giovani. Sugli arbitri internazionali rimane il mistero. Angonese, Toselll e Giunti sono dimissionari, Menegali e dacci sono in lista di promozione, così come Serafini e qualche altro. Giulio Accatino Artemio Franchi Franco Carraro Italo Allodi Ferruccio Valcareggi