Ottawa: vince Trudeau Tokyo: Tanaka arretra

Ottawa: vince Trudeau Tokyo: Tanaka arretra IL VOTO IN CANADA E GIAPPONE Ottawa: vince Trudeau Tokyo: Tanaka arretra I liberali canadesi sconfiggono i conservatori, netta maggioranza - Più contenuto secondo gli ultimi dati il calo dei governativi giapponesi più contenuto rispetto a quello che si profilava ieri. Il partito governativo ha perduto infatti la maggioranza assoluta alla «camera dei consiglieri», controllandone ora soltanto 126 seggi contro 134 di cui disponeva prima delle votazioni di domenica scorsa. Ma si tratta pur sempre della metà esatta dell'assemblea: per fare approvare dalla Camera Alta i progetti di legge, sarà dunque sufficiente un minimo appoggio «esterno». Benché il partito goda di una sostanziosa maggioranza alla Camera Bassa, l'indebolimento della sua posizione alla Camera Alta rende tuttavia più difficile il controllo del parlamento da parte da liberal-democratici, Il primo ministro Kakueì Tanaka, che aveva affrontato la consultazione elettorale con la speranza di mantenere un agevole margine di maggioranza sull'opposizione, non ha voluto tuttavia parlare apertamente di disfatta. Evidentemente Tanaka intendeva sottolineare i buoni risultati ottenuti dai candidati della sua corrente in seno al partito, cosa che può essere decisiva per la sua posizione nei confronti dei rivali Hberal-democraticì. Tanaka ha d'altra parte ammesso che i risultati sono stati influenzati dall'insoddisfazione della popolazione per la situazione economica. (Ansa) stato decine di seggi, nell'Ontario, nel Quebec e nelle province marittime. Altrettanto netta l'affermazione liberale nella Columbia Britannica, la più occidentale delle province canadesi dove si è avuta per la prima volta la sensazione che Trudeau e i suoi compagni di partito avrebbero toccato il tetto dei 133 seggi, indispensabili per poter formare un governo di maggioranza. (Ap) Tokyo, 9 luglio. Gli ultimi dati sulle elezioni dì domenica assegnano al partito liberal-democratico 62 dei 130 seggi in palio, per un totale di 126 seggi sui 252 complessivi della Camera Alta. I socialisti ne hanno ottenuto 62 (contro 59 nella camera precedente), il «komeito» 24 (23), il partito comunista 20 (11), i socialdemocratici 10 (11), gli indipendenti 9 (6), più un seggio andato ad un partito minore. 1 comunisti si sono portati al quarto posto nella graduatoria di tutti i partiti, scavalcando i socialdemocratici che sono passati al quinto posto. I risultati elettorali non sono ancora finali in quanto lo scrutinio dei voti non potrà essere completato prima del 14 luglio in alcune circoscrizioni colpite da un violento tifone abbattutosi sul Giappone durante la fine-settimana. Si delinea comunque un arretramento dei liberaldemoerotici di Tanaka, sia pure Toronto, 9 luglio. Pierre Trudeau, che appena due anni fa aveva rischiato il crollo politico, e il partito liberale che a lui fa capo, sono tornati ad essere arbitri del destino del Canada aggiudicandosi con un netto margine di vantaggio sull'opposizione conservatrice di Robert Stanfield le elezioni per il rinnovo della Camera dei Comuni. I risultati definitivi delle consultazioni, in cui era in gioco la sopravvivenza dell'attuale governo, non lasciano adito a perplessità. I liberali hanno conquistato infatti 140 dei 264 seggi in palio, 31 in più di guanti ne conquistarono nelle elezioni del 1972. La maggioranza di cui oggi dispongono in Parlamento è tale (16 voti) da assicurare un futuro tranquillo al primo ministro, deciso ad attuare nel più breve tempo possibile — su basi già delineate — una serie di riforme soprattutto di carattere economicosociale. Alla vittoria di Trudeau corrisponde l'altrettanto chiara sconfitta di Robert Stanfield, il leader conservatore, che per la terza volta in sette anni aveva cercato di sbarrare la strada al governo liberale. Il suo partito registra infatti una perdita di tredici seggi e conta oggi ai Comuni 95 parlamentari. In declino oltre ai conservatori di Stanfìeld anche i nuovi democratici socialisti, che passano da trentuno a sedici seggi, e il partito sociale, che vede diminuire di tre unità la sua già esigua pattuglia (da quindici a dodici). In una dichiarazione rilasciata a poche ore dallo scrutinio finale Trudeau non ha nascosto la gioia e la soddisfazione per la vittoria, sottolineando come il Canada sia riuscito oggi ad eleggere un governo forte in un mondo dominato dall'incertezza. «Il Canada — ha esclamato il dinamico presidente del Consiglio — è uscito da questa consultazione forte e fiducioso nel proprio futuro. Sono veramente ansioso di mettermi subito al lavoro». Tema dominante della campagna elettorale, di cui Trudeau e Stanfield erano stati i grandi protagonisti, era stata la lotta all'inflazione. Il leader conservatore si era impegnato in caso di successo a congelare salari e prezzi per tre mesi e quindi a dar vita, per un anno e mezzo, a una politica di controlli flessibili in grado di ridurre il tasso inflazionistico salito nel Paese all'11 per cento. Le argomentazioni di Stanfield erano state confutate con vigore da Trudeau. Il primo ministro aveva ricordato all'elettorato che l'inflazione è un problema che investe oggi l'intera comunità internazionale e che sarebbe siato sciocco ricorrere a una politica di congelamento dei prezzi che si era già dimostrata improduttiva negli Stati Uniti e in Inghilterra. II successo dei liberali è stato addirittura un trionfo nel Canada orientale, dove il partito al governo ha conqui¬