Ritorno della MV Errori giapponesi

Ritorno della MV Errori giapponesi Ritorno della MV Errori giapponesi La pericolosità del circuito di Spa confermata dall'incidente a Grassetti - Operato, è gravissimo Una vittoria a me. una a te, nessuna agli altri. Tra MV Agusta e Yamaha il gioco continua a fasi alterne, trionfalistico nella casa italiana oggi vincente, appena corrucciato In quella giapponese che sa accettare la sconfitta con sorrisi di poco più mesti di quelli che fanno seguito ad un successo. A Francorchamps la MV ha ottenuto una clamorosa rivincita che non è soltanto tecnica. L'esperienza acquisita in questi diciassette anni consecutivi di vittorie sul circuito belga, forse l'acume tattico di chi ora è responsabile, o ancora la semplice saggezza dei piloti, hanno fatto mettere da parte carenature sperimentali e ammennicoli vari, che saranno validissimi ma non avevano al loro attivo un collaudo sufficientemente lungo. La Yamaha manda in pista il suo nuovo bolide? Pazienza — dicono alla MV —, non facciamoci prendere dal panico. Cosi Read e Bonera vanno in pista con la moto nuda e cruda, il primo vince e il secondo rimedia il decimo posto soltanto per una frizione che ha ceduto, altrimenti sarebbe rimasto lui pure davanti ad Agostini. Il conto torna in pari dopo il successo Yamaha di Assen, ma rimane l'interrogativo sul perché della sconfitta di Agostini. Nessun problema sulla guida del campione, In forma come non mai, quindi bisogna guardare alla macchina, un « gioiellino > come l'ha definita lo stesso Agostini, ma che non ha saputo rendere come doveva. Read ha abbassato il record del circuito che era di Ago di quattro secondi, più o meno quanto è stato fatto quest'anno su tutti i circuiti proprio dal campione Italiano con la sua Yamaha prima serie. C'è di più Agostini specialista della velocità pura, ha girato per tutta la durata della gara con tempi superiori a quelli di Dieler Gratin, Patrick Pons e John Dodds, che avevano macchine private e quindi teoricamente con almeno sette od otto cavalli in meno. Secondo I calcoli degli ingegneri giapponesi la nuova quattro cilindri doveva esprimere a 11200 girl e con il massimo rapporto una velocità di 276 chilometri orari, pari a quella della 12 consueta. In compenso la guida doveva risultare molto più agevole per II peso diminuito. A quei regimi i consumi dovevano essere dell'ordine di un litro ogni quattro chilometri e settecento, quindi In totale alla fine della corsa su dodici giri (170 km circa] dovevano essere utilizzati circa 38 litri. Di qui la necessità di montare oltre al serbatoio grande nelal posizione tradizionale (36 litri) anche quello ausiliare nel codino (4 litri). I giapponesi ragionano con le cifre, gli italiani con il buonsenso. E le cifre si sono rivelate sbagliate poiché se è vero che il contagiri segnava 11.200 e a volte anche qualche centinaio In più, la velocità effettiva non è mai stata superiore al 265, e al termine nei due serbatoi rimanevano la bellezza di quattordici litri. Da domani, a Zandvoort, Agostini prova a risolvere il mistero, in una serie di prove ad oltranza che dovranno portare questa nuova moto al grado di competitività della prima TZ e quindi nuovamente a lottare almeno alla pari con la MV. Alla casa italiana rimarrà probabilmente il record assoluto del circuito poiché se una ragione in più doveva esserci nel decretare l'abolizione del circuito di Francorchamps da quelli mondiali, questa si è avuta con il gravissimo incidente occorso a Grassetti che versa in pericolo di vita all'ospedale di Liegi. Vi era stato trasportato ieri d'urgenza dopo che un primo irresponsabile verdetto emesso dai sanitari di Malmedy lo aveva dichiarato in ottime condizioni fisiche e lo aveva dimesso da quel primo ricovero. Ore Grassetti lotta con la morte, dopo essere stato anche sottoposte ad un intervento chirurgico, vittima del cinismo degli organizzatori che nulla hanno fatto pet migliorare questo terribile tracciato. Avevano disposto delle chicanes nel modo peggiore, e quando i corridori le hanno contestate, hanno replicato: • Dovevamo pur far vedere di aver fatto qualcosa >. Cosi tutto è rimasto come i rima e tocca a un anziano campione come Grassetti scontarne le conseguenze. g. vigl. Auto e moto, una domenica sì per le nostre Case

Luoghi citati: Francorchamps, Zandvoort