Bilancia tecnologica deficit di 190 miliardi

Bilancia tecnologica deficit di 190 miliardi Bilancia tecnologica deficit di 190 miliardi Roma, 8 luglio. (b. gii.) Nel 1972 il deficit della bilancia italiana per 1 brevetti e le tecnologie acquistati all'estero ha raggiunto i 190 miliardi. Nel 1980, secondo gli esperti, arriverà a 250 miliardi. I dati emergono da uno studio del prof. Giovanni De Maria, docente di chimica fìsica presso l'università di Roma. « Oltre a non costituire motivo d'allarme, il deficit potrebbe rappresentare un fatto positivo qualora in Italia ci fosse un parallelo impegno di rafforzare la ricerca e integrarla con i settori operativi — spiega De Maria —. Un saldo passivo della bilancia tecnologica del pagamenti viene infatti denunciato anche dalla Germania federale, dalla Francia, dal Belgio, dall'Olanda e da altri Paesi di solide tradizioni tecnologiche. Ma in essi l'apporto esterno di conoscenze tecnologiche va a rafforzare settori operativi che già godono di notevole vitalità. Nel nostro Paese invece il deficit tecnologico si accompagna ad una notevole carenza delle strutture di ricerca presso le università, il Cnr, gli enti di Stato, l'industria pubblica e privata ». De Maria aggiunge ancora che a questa notevole dipendenza dall'estero corrisponde la scarsa presenza di settori nuovi e tecnologicamente avanzati nella nostra industria e la lenta innovazione tecnica e strumentale dell'apparato produttivo del Paese. Il fatto più preoccupante, sostiene De Maria, è che la nostra Industria sembra aver già rinunciato allo sviluppo di una propria ricerca

Persone citate: De Maria, Giovanni De Maria

Luoghi citati: Belgio, Francia, Germania, Italia, Olanda, Roma