Arriverà Brandao al posto di Zagalo

Arriverà Brandao al posto di Zagalo Arriverà Brandao al posto di Zagalo L'attuale et. ha già il contratto col Botafogo Gorski: "Abbiamo reso meno del solito" (Dal nostro inviato speciale) Monaco, 6 luglio. Prova generale sugi! spalti dello stadio Olimpico con la finale per il terzo e quarto posto in attesa della partita più importante: in tribuna d'onore, nel settore riservato ai « vip », uno squadrone di agenti in borghese circonda Kissinger, il principe Ranieri di Monaco ed altre illustri personalità. Una decina di metri più avanti vi sono il presidente della Federcalcio Franchi e Valcareggi, giunto stamane dall'Italia. Negli spogliatoi, al termine della gara, le immancabili scene selvagge: il trainer polacco Gorski, arriva di corsa, circondato da interpreti e dirigenti. Quando sta per entrare nella sala delle interviste, viene letteralmente preso per il collo da un operatore della tv che cerca di tirarlo indietro. Intervengono alcuni giornalisti che glielo strappano via sbattendo l'uscio sulla faccia dell'operatore. Finalmente incomincia l'intervista: « Dopo la gara con la Germania — dice Gorski, con la sua voce cantinelante — c'è stato un certo rilassamento; lo si è notato oggi contro i brasiliani. II nostro rendimento è stato inferiore ad ogni attesa, ma alla fine siamo riusciti a vincere ottenendo un terzo posto che, per noi, è veramente importante, dopo la medaglia d'oro conquistata su questo stesso campo alle Olimpiadi del '72 ». « Il Brasile — ha continuato Gorski — è stato un rivale leale e forte, ma noi abbiamo creato maggiori occasioni riuscendo a sfruttarne una, forse quella più bella della partita ». Gli chiedono quali sono stati per lui i cinque migliori giocatori. <> Cruyff — risponde senza esitazione — e poi Mazzola, Breitner, Deyna e Beckenbauer ». Un'ultima domanda: cosa ne pensa del Brasile? » Non sono Zagalo — risponde quasi seccato — non conosco il Brasile, non posso giudicarlo ». Prima di uscire il tecnico polacco conclude: « La lezione più interessante che è venuta da questi mondiali è che il calcio va giocato all'attacco: così facendo noi abbiamo ottenuto il terzo posto. Due fattori sono risultati decisivi: la rapidità con cui passavamo dall'attacco in difesa e il gioco offensivo fatto in linea ». Esce Gorski, entra Zagalo, il cui destino, dopo questa sconfitta sembra ormai deciso. Il tecnico d'altronde lo ha confermato nel corso dell'intervista ribadendo che, al suo ritorno in Brasile, non avrà problemi: non resterà disoccupato. Ha già un contratto firmato per due anni con il Botafogo. Al suo posto, in Nazionale, dovrebbe andare l'attuale allenatore del Palmeiras, Osvaldo Brandao che da due anni a questa parte ha portato la sua squadra al successo in campionato. La prima domanda per Zagalo ripete, in pratica, tante altre fatte in questi giorni: — Perché non ha portato Pelé ed altri campioni a questi mondiali? << Se ci fossero stati — risponde al volo — ora non mi fareste questa domanda perché avremmo vinto il torneo. Siamo stati campioni per tre volte, siamo venuti in Germania per vincere ma l'Olanda ci ha messi fuori causa. E' indubbio che il risultato di oggi è stato condizionato proprio dalla partita con gli olandesi: le condizioni del campo a Dortmund e l'impegno notevole da parte di tutti si sono fatti sentire oggi in modo particolare ». — Non pensa che la Polonia sia stata fortunata? « No. Abbiamo avuto una grossa occasione, ma era discrezione dell'arbitro fischiare il fallo su Mirandinha, dentro o fuori l'area». — Cosa ne pensa dell'Olanda? « Ci ha dato una grande lezione: schiera una stella di eccezionale valore e ha impostato attorno a quella tutta la squadra. Noi comunque non cercheremo di imitarla, ma insisteremo sul nostro gioco». g. gand.